espropiazioni

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Testo

Espropiazioni per cause di pubblica utilità

La proprietà privata può essere espropriata per cause di pubblica utilità con pagamento di una giusta indennità. La procedura di espropriazione, secondo la legge fondamentale, si esegue nel seguente modo:
1. la dichiarazione di pubblica utilità può venire emanata per approvazione del piano generale delle opere da eseguire;
2. verrà eseguito, poi, un progetto con l’esatta indicazione dei terreni e fabbricati da espropriare e le indennità offerte;
3. tale progetto viene esposto all’albo dei comuni interessati per 15 giorni, durante i quali i proprietari possono prenderne visione. Coloro che accettano l’indennità verranno pagati dal Prefetto, il quale autorizzerà l’esproprio. I proprietari che non accettano l’indennità, invece, devono presentare un ricorso. Il tribunale nomina un tecnico che avrà il compito di valutare l’indennità spettante al proprietario che deve essere espropriato. Le spese giudiziali e peritali saranno a carico dell’ espropriante se la differenza tra l’indennità di perizia e quella offerta è maggiore per più di un decimo rispetto a quest’ultima; se questa differenza è inferiore di un decimo, le spese saranno divise a metà tra l’espropriante e l’espropriato; se questa differenza è inferiore per più di un decimo le spese saranno a carico dell’espropriato.

L’espropriazone può essere parziale o totale, e, rispetto alla durata, permanente o temporanea.

LEGGE FONDAMENTALE DEL 25 GIUGNO 1865
N. 2359

Questa legge ha come criterio il pagamento di un indennizzo che risarcisca il danno subito.
La legge riguarda:
1. ESPROPRIAZIONE TOTALE (art. 39)
2. ESPROPRIAZIONE PARZIALE (art. 40)
3. OCCUPAZIONE TEMPORANEA PARZIALE O TOTALE

INDENNITà SPETTANTE PER ESPROPRIAZIONE TOTALE

L’art. 39 precisa che l’indennità in tale caso deve corrispondere al giusto prezzo che avrebbe avuto l’immobile in una libera contrattazione di compravendita.

INDENNITà SPETTANTE PER ESPROPRIAZIONE PARZIALE

L’art. 40 stabilisce che l’indennità si deve determinare per differenza tra il valore di mercato che avrebbe avuto l’immobile prima dell’esproprio ed il valore di mercato che potrà avere dopo l’esproprio la parte residua. In pratica si determina con il valore complementare.

OCCUPAZIONE TEMPORANEA (5 ANNI DURATA MAX.)

L’occupazione temporanea differisce dall’esproprio, perché non determina un trasferimento di proprietà, ma fa sorgere un diritto reale di godimento. L’occupazione consiste nell’utilizzare parzialmente o totalmente un fondo altrui per un certo periodo di tempo. L’indennità deve essere determinata e pagata all’inizio dell’occupazione stessa; la si calcola secondo l’art. 68 che consiste nel determinare quanto segue:
1. i danni immediati
2. i mancati redditi
3. le eventuali spese di ripristino dell’immobile
4. gli eventuali danni all’immobile

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