Filosofia da Talete ad Aristotele

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Testo

FILOSOFIA
Filosofia
Il termine filosofia deriva dal greco: Filos = amicizia,amore; Sofia = sapienza.
Amore per la sapienza
Il filosofo è un continuo ricercatore di ciò che rende saggi
Sapienza teorica e pratica
I primi filosofi nascono in Asia minore, in Magna Grecia e ad Atene.
Si chiamano Presocratici tutti i filosofi che vengono prima di Socrate.
I Presocratici sono stati conosciuti solo grazie a Platone (allievo di Socrate) che ne ha parlato per primo.
I filosofi moderni si rifanno spesso ai modelli dei Presocratici e di tutti i filosofi antichi.

Scuola di Mileto
Talete: primo filosofo della storia; nasce a Mileto.
È un grande osservatore delle stelle e per lui il problema principale sull’origine del mondo è l’ARKÈ
Città fiorente per il commercio, la cultura e l’arte; la filosofia nasce a Mileto
Secondo Talete l’universo è nato dall’acqua
è un elemento
materiale
Termine greco che significa origine
perché
Mileto è ricca grazie al fatto che ha uno sbocco sul mare
Secondo la mitologia Greca l’acqua ha fatto nascere alcuni Dei
Non si sa per certo
se Talete avesse
dei discepoli
Anassimandro: discepolo di Talete.
Secondo alcuni la filosofia nasce con lui, perché è il primo filosofo a pensare in modo astratto
Per lui l’ARKÈ è l’APEIRON
Concetto astratto
A PEIRON

non
limite
Dall’infinito escono INFINITO Illimitato
tutti i contrari
tutte le cose opposte
esistenti vita - morte
Da cui hanno origine tutte le cose
Tutto è composto da contrari
e funziona tramite essi
Anassimene: discepolo di Anassimandro.
Pensa che l’ARKÈ è fatto di ARIA
elemento materiale si solidifica e diventa terra
Scuola Pitagorica
Pitagora: fondatore del pitagorismo; i pitagorici si diffondono in Sicilia e Calabria.
Esistono tante comunità religiose pitagoriche
Per entrarci bisogna essere iniziati ai misteri orfici (Orfeo: cantore mitico)
L’arkè è il nmero, non come quantità ma come qualità. Il mondo è fatto da rapporti numerici
Il triangolo è la figura base del mondo
Superare prove spirituali
Sono credenze della trasmigrazione delle anime (reincarnazione).
Mangiano solo verdure per non rischiare di mangiare persone reincarnate in animali. Per loro il corpo è la tomba dell’anima e gli impedisce di liberarsi.
Per far parte dei pitagorici si deve giurare sul tetraktis
Tutto ciò che esiste è riconducibile a questa figura
1 = punto
2 = linea
3 = figura piana 10 punti perché il 10 è il
4 = figura solida numero perfetto
per loro i contrari sono i numeri pari e i numeri dispari. 1 è un numero parimpari.
Eraclito
Nasce a Efeso ⇒ è uno dei filosofi più importanti dei presocratici.
Eraclito è di natura aristocratica e viene denominato l’oscuro, perché non ama i cittadini e vuole stare da solo dato che pensa che bisogna fuggire dalla folla.
Deposita il suo libro nel tempio di Artemide; il suo modo di scrivere è critico e pessimistico.
L’ arkè è il logos si muove tra i contrari
Per lui vuol⇒
dire
1 - parola/discorso
2 - legge razionale che governa il mondo(agisce secondo la sua ragione)
3 - fuoco sempre vivente
forse si riferisce al sole che si “accende” e si “spegne” ogni giorno

ha un ritmo
il logos implica una dialettica degli opposti.
Inteso come l’articolarsi di tesi contrapposte messe a confronto
Esempio: il giorno e la notte sono sia contrari che la stessa cosa perché è il logos che prima è giorno e poi è notte
Dice che la guerra è il padre di tutte le cose Sostiene la tesi del divenire
La guerra fra i contrari è il padre della realtà la realtà cambia sempre
Scuola di Elea
Elea : è un piccolo paesino sotto Napoli.
Parmenide: scrive un libro, e per lui il punto di partenza per risolvere il problema dell’arke è la disgiunzione.
Bisogna saper scegliere tra ciò che è e ciò che non è (secondo lui le persone scelgono sempre l’essere).
Verità o essere Falsità o non essere
Per dimostrare le sue tesi si avvale dell’uso dell’ontologia e della deduzione per assurdo
Esempio: Io credo in dio
Essere Discorso
Dio non può non esistere
Discorso sull’essere
Dio esiste
Grazie all’uso di queste due tecniche formula alcune affermazioni:
Se l’essere si muovesse sarebbe un attimo in un certo punto e un attimo in un altro
quindi
se si muovesse non sarebbe nello stesso punto
impossibile
perché è l’essere e non il non essere
deduzione
l’essere è immobile
per lo stesso motivo: l’essere è finito perché se fosse infinito, ci sarebbe sempre qualcosa di nuovo e quindi non sarebbe uguale.
L’essere è eterno, altrimenti non sarebbe “sempre”
Empedocle: nasce ad Agrigento e per lui l’arkè sono i 4 elementi (o 4 radici)
Aria, Acqua, Terra, Fuoco

Si possono muovere solo se amore ⇒ forza che aggrega
c’è una causa esterna 2 forze
odio ⇒ forza che disgrega
Gli Atomisti
Questa scuola filosofica si diffonde in Grecia ed il suo principale esponente è Democrito.
Secondo Democrito l’arkè è l’atomo
Movimento interno caotico
Ciò che è indivisibile
Non ha origine ne fine
Gli atomi hanno bisogno del vuoto per muoversi, e si differenziano per:
ESISTONO INFINITI MODI PERCHÉ IL VUOTO È INFINITO
1) forma = a ≠ b
2) posizione = a ≠ b
3) ordine = ab ≠ ba
I Sofisti
Tra il 400 ed il 300 a.C. Atene partorisce i più grandi filosofi della storia: i sofisti.
I sofisti sono filosofi che insegnano ai giovani cittadini ateniesi le arti del discorso, per permettergli di fare carriera politica, facendosi pagare.
Secondo loro la verità è soggettiva cioè non esistono criteri oggettivi
quindi
insegnano a chiunque glielo chiedi, che abbia buone o cattive intenzioni.
Protagora: è il sofista più famoso.
cioè
Secondo lui : “l’uomo è misura di tutte le cose” è l’uomo che decide il suo rapporto con ciò che lo circonda.
Esempio: il miele, che è dolce, non può essere definito tale, dato che chi è influenzato non può sentirlo.
Gorgia: più utilitaristico di Protagora.
Secondo lui il linguaggio è uno strumento che serve unicamente a convincere il pubblico e non ha nessun valore in se, non è un mezzo per arrivare alla verità. La parola può fare tutto e chi la sa usare bene ha un potere illimitato.
La relatività dei valori si può sintetizzare in tre punti:
1) l’essere non è (non esiste alcun valore)
2) se anche fosse non sarebbe conoscibile (non potremmo capirlo)
3) se anche si potesse non sarebbe comunicabile (non abbiamo la capacità per comunicare una cosa assoluta)
Socrate
Secondo alcuni è il filosofo per eccellenza
Vive ad Atene: nasce nel 469 e muore nel 399.
È l’unico filosofo che non ha mai scritto nulla
Esiste un racconto per spiegare questa scelta:
un giorno andò dall’oracolo di Delfi che gli disse che lui era il più sapiente di tutti; ma Socrate gli disse che non si riteneva il più sapiente e decise di far visita a tutti i sapienti per confrontarsi con loro, scoprendo così che credevano di sapere tutto, ma che invece non sapevano nulla.
Quindi non scrive nulla perché, secondo lui, non ha nulla da insegnare.
Persegue la filosofia della dotta ignoranza: “so di non sapere”
Socrate è solito girare per Atene e fermare i giovani che vanno dai sofisti, per chiedergli se erano sicuri di quello che credevano. Chiedeva ad esempio: “cos’è la virtù?” e fingeva in un primo tempo di essere d’accordo con la risposta che gli veniva data.poi usava il così detto sistema dell’ironia grazie al quale dimostrava che non si poteva essere veramente sicuri di ciò che si pensava. Il suo obbiettivo era di diffondere dei dubbi. Usava quindi il metodo della Maieutica (dal greco: partorire): poiché sua madre era un’ostetrica, lui aiutava la gente a partorire la propria verità.
È convinto dell’intellettualismo etico ⇒ puoi fare del bene solo se sai cos’è il bene.
A 65-70 anni cerca di cambiare il governo di Atene ed il tribunale lo iprigiona perché corrompe i giovani e non rispetta le divinità; si rifiuta di pagare una multa per essere liberato, e viene quindi condannato a morte. I suoi discepoli gli organizzano la fuga, ma lui rifiuta perché non vuole mettersi contro le leggi della sua città. Quando gli fanno bere la cicuta (veleno che blocca tutti i muscoli fino ad arrivare al cuore), muore, ed uno dei suoi discepoli, Platone, si chiede com’è possibile che un uomo così giusto sia stato ucciso.
Platone
Secondo alcuni è il più grande filosofo mai esistito.
È il primo di cui abbiamo sue opere, anche se non ha un pensiero sempre coerente.
Oltre alla dottrina scritta, secondo alcuni aveva anche una dottrina orale.
Nasce ad Atene attorno al 428-427 a.C. ; è benestante e conosce Socrate a circa 20 anni. Alla morte di Socrate, Platone si distacca dal governo ateniese e comincia a viaggiare. Viaggia per la Magna Grecia e secondo alcuni viene a contatto con i pitagorici.
Comincia ad interessarsi della politica e compie tre viaggi (l’ultimo nel 360 a.C.) a Siracusa per convincere il sovrano di quella città a governare in maniera filosofica, dato che secondo lui solo i filosofi sono in grado di governare. I tre viaggi si rivelano un fallimento. Nella lettera VII (forse l’unica originale) descrive le sue esperienze a Siracusa e parla di cos’è la filosofia.
Ad Atene fonda un accademia dove insegna ai suoi discepoli, e in cui si cerca di essere aperti a tutti i pensieri.
Muore nel 348-347 a.C.
Rapporto tra oralità e scrittura
Per lui lo scritto è inferiore all’oralità perché lo scritto non si può difendere (Il Fedro; La Lettera VII). Inoltre per gli antichi non esiste il senso della storia e i discepoli aggiungono spunti personali quando ripetono gli insegnamenti dei maestri.
Usa lo scritto solo per “fissare” cose che altrimenti andrebbero dimenticate.
La sua filosofia scritta la trasmette usando solo dialoghi o miti (i miti raccontano il verosimile, la filosofia racconta la verità).
Gli sono stati attribuiti tantissimi dialoghi, ma non tutti sono suoi.
Le sue dottrine non scritte si basano sulla concezione dell’UNO (tutto ciò che è definito) e della DIADE INDEFINITA (tutto ciò che non è definito). L’UNO è il perno e la DIADE è la ruota che gli gira intorno.
Usa anche la DIALETTICA, che è il metodo della filosofia e serve ad analizzare i rapporti delle idee fra di loro. Può essere:
1) La discussione tra individui.
2) Una tecnica di indagine:
a. Sjnagogie: ricondurre una molteplicità all’unità.
b. Diairesis: prendere un idea e dividerla nelle sue articolazioni.
Dialoghi:
1) Giovanili o Socratici (399-388): parla solo di Socrate e dei suoi pensieri.
a. L’apologia di Socrate.
b. Il Critone.
c. Il Protagora.
d. Lo ione.
2) Dialoghi della maturità (388-367): scrive i propri pensieri.
a. Simposio.
b. Menone.
c. Fedone.
d. Il Fedro.
e. La Repubblica.
3) Dialoghi della vecchiaia (365-348): sono i dialoghi più complessi.
a. Il Teeteto.
b. Il Sofista.
c. Il Parmenide.
d. Il Timeo.
e. Le Leggi.
Dottrina delle idee
Teoria delle idee⇒ è il fulcro della sua filosofia.

Sono le forme o le essenze universali (eterne; ingenerate; incorruttibili) delle cose sensibili .Una cosa (che si avverte con i sensi) non può esistere se non viene pensata.
Secondo lui esistono 2 mondi:
1) il Mondo delle Idee (eterno)
2) il Mondo delle Cose Sensibili (Contingente, o non eterno; non può esistere senza il mondo delle idee).
Le idee sono:
1) Dal punto di vista ontologico: forme.
2) Dal punto di vista gnoseologico (che riguarda la conoscenza): la causa delle cose dato che sono i motivi per cui noi conosciamo le cose.
3) Dal punto di vista assiologico (dottrina che riguarda i valori): idee di valori (giustizia, bellezza, bene).
Es.: un quadro esiste perché ha la forma di un rettangolo e ha bisogno di quella forma per esistere, ma la forma (o idea) non ha bisogno del quadro per esistere.
Le idee si trovano nell’Iperuranio (situato sopra il cielo) e possono essere:
1) Idee di Valore (bellezza; giustizia; il bene).
2) Idee di Enti Matematici (forme geometriche).
L’idea del BENE è l’idea guida.
Come il sole illumina il mondo il bene illumina il mondo delle idee.
Ogni idea è uguale in se (sempre uguale a se stessa)
Il mondo sensibile esiste perché partecipa al mondo delle idee.
Spiega i suoi pensieri usando:
a) la Metessi (manifestazione dell’idea nelle cose sensibili).
b) la Mimesi (teoria per cui le cose sensibili imitano le idee).
Dottrina della Conoscenza
Secondo lui la conoscenza è semplicemente il ricordo di cose che già si sapevano: l’anima conosce tutte le idee, ma quando si incarna le dimentica; grazie alla conoscenza, si può far ricordare all’anima tutte le cose che già sapeva.
Mito di ER: quando si muore la propria anima si mette in fila insieme alle altre per scegliere un corpo; le prime potranno scegliere vite migliori, le ultime quelle che rimangono. Dopo la scelta le anime attraversano il fiume Lete (dal greco: oblio) e dimenticano tutto ciò che sanno.
Secondo lui si può prendere un comune schiavo e dimostrargli il teorema di Pitagora; lui saprà poi riprodurlo, perché la sua anima già lo conosce.
Mito della biga alata: nel Fedro paragona l’anima ad una biga alata che viene trainata da un cavallo bianco e uno nero. Il cavallo nero è la marte che desidera e tende a scendere verso il mondo delle cose, mentre il cavallo bianco è la parte irascibile, che tende ad andare verso il mondo delle idee. L’auriga (briglia) cerca di guidare l’anima ed è neutrale. Se vince il cavallo nero l’anima cade sulla terra e si incarna in un corpo dimenticando le idee.
Per risvegliare le idee bisogna usare EROS ⇒ desiderio amoroso

È un demone perché è figlio di Poros (espediente) e Poenia (povertà).
Bisogna quindi amare la bellezza a 5 gradi differenti:
1°- bellezza dei corpi (lato materiale).
2°- bellezza di un corpo solo.
3°- bellezza dell’anima.
4°- bellezza delle istituzioni (Es.: una città di migliaia di abitanti che funziona).
5°- bellezza della matematica (è perfetta e funziona tutta in armonia).
Dopo essersi elevati fino al quinto livello si può comprendere l’idea stessa della bellezza.
La Repubblica
Deriva dal greco res (cosa) publica (pubblica). In questo dialogo Platone indica come deve essere organizzato lo stato.
È la prima utopia dell’occidente
Utopia = luogo che non esiste; luogo teorico che non si può rendere in pratica; luogo dove si immagina costituito un governo politico e sociale secondo particolari teorie.
Bisogna abolire la proprietà privata e suddividere la città stato ideale in 3 classi:
1) Governanti (filosofi): sono la parte razionale dell’anima.
2) Guerrieri (difensori): sono la parte irascibile dell’anima.
3) Produttori (artigiani): sono la parte che desidera dell’anima.
Lo stato deve possedere giustizia (intesa come il fatto che ognuno si occupi del proprio compito.
Deve essere abolita la famiglia, e i figli, una volta nati, vengono adottati dallo stato.
Bisogna dividere uomini e donne; lo stato deciderà chi si deve accoppiare.
Bisogna evitare la poesia e la musica (arti imitative: imitano la natura) che ispirano le emozioni e turbano i giovani.
Mito della Caverna: c’è una caverna sul cui fondo ci sono degli uomini incatenaticon la faccia contro la parete. Fuori dalla caverna c’è una strada con un fuoco, con delle persone; il sole illumina la strada. Secondo lui noi siamo sempre incatenati al fondo della caverna e vediamo solo questa parte buia. (1)Non sappiamo che esiste la strada e vediamo il fondo della caverna con delle ombre che sono gli oggetti trasportati dalle persone che stanno fuori. (2)Se qualcuno libera una persona, questa si volta e vede che c’è un’uscita, ma non vede bene perché c’è sempre il buio. (3)Uscendo dalla caverna vede gli oggetti. (4)Quando guarda in alto vede il sole, che è ciò che permette di vedere il mondo.
Ci sono quindi quattro tappe da percorrere per giungere alla verità:
1) si è incatenati al mondo sensibile e si vedono solo le forme (ombre) ma non le idee; non si sa neanche che esistono.
2) Si capisce che esistono le idee.
3) Si conoscono le idee.
4) Si conosce l’idea guida: il bene.
Il Timeo
In questo dialogo Platone elabora la cosmologia (indagine sulla natura fisica dell’universo).
Mito del Demiurgo (dal greco: artigiano): il demiurgo è colui che ha creato il mondo, plasmandolo, a partire da una materia preesistente. Modella questa materia ispirandosi alle idee. Ma riprodotte con questa materia perdono la loro purezza. Viene creato il mondo sensibile, composto dai quattro elementi, che sono composti da figure geometriche elementari: triangoli. L’universo è un insieme di astri che compiono un moto circolare eterno. I pianeti sono degli dei. Questo universo è eterno e attivo: ha un principio interno di vita, un anima.
Secondo lui le donne non sono state create ma nascono quando un uomo riesce male.
Dall’uomo discendono tutti gli animali. Per ultimi ci sono quelli acquatici.
Le Leggi
In questo dialogo parla dello stato e ne da una visione più “morbida” rispetto alla repubblica. Per esempio riammette la famiglia.
Il Filebo
In questo dialogo si chiede quale sia la vita felice per un individuo.
Una buona vita non può essere dovuta ne solo all’intelligenza, ne solo al piacere. La vita felice è una vita equilibrata tra intelligenza e piacere (inteso come piacere della conoscenza).
Per lui ogni cosa è limitata (ha una parte unitaria: l’UNO) e illimitata (ha una parte molteplice: DIADE ILLIMITATA).
Il Parmenide
Nel Parmenide si chiede se la molteplicità delle idee è talmente ampia da essere falsa
Per Platone l’idea è un unità che ha un rapporto con la molteplicità (con le altre idee e con se stessa).
Parmenide aveva separato unità e molteplicità, ma Platone cerca di riunire le due cose: secondo lui la molteplicità non è negativa e l’errore sta nel fatto di considerare la molteplicità una cosa assoluta. Se invece la consideriamo una cosa relativa può esistere e quindi “ESSERE”. Il “NON ESSERE” verrà rinominato il “DIVERSO” e quindi sarà un “ESSERE diverso da”. Con questa affermazione è un po’ come sé avesse compiuto un Parricidio.
Il Sofista
In questo dialogo cerca di delineare i rapporti tra le idee.
Prende in considerazione le idee di movimento, essere e quiete.
L’idea di moto partecipa all’idea di essere.
L’idea di moto esclude l’idea di quiete.
L’idea di quiete partecipa nell’essere.
Alcune idee sono più generali di altre (ESSERE) e possono contenere idee opposte
Ogni idea è; quindi è identica a se stessa ma è anche diversa dalle altre.
Ogni idea partecipa all’ “IDENTICO” e al “DIVERSO”.
Esiste una partecipazione reciproca tra le idee e quindi c’è una molteplicità tra di esse.
Aristotele
Nasce a Stagira nel 384 a.C.; a 17 anni entra nell’accademia di Platone. Dopo la morte di Platone viene chiamato dal re macedone Filippo, per insegnare a suo figlio Alessandro (Magno).
Fonda una sua scuola: il liceo (perché sorge vicino a una statua di Apollo Licio).
Ha l’abitudine di fare le sue lezioni camminando.
Muore nel 322 a 60 anni circa.
La logica
Ha scritto molti trattati, che vengono poi suddivisi dai suoi discepoli.
Ci sono 2 tipi di scritti: esoterici ed essoterici.
Organon: contiene gli scritti sulla logica (6 libri).
Secondo lui la logica è il motore della scienza; inoltre pensa che la filosofia nasca dallo stupore (quando ci si chiede perché). Una buona via da seguire è quella del discorso

i discorsi scientifici sono proposizioni apofantiche
c’è sempre un soggetto mostrano o si distinguono per
e un predicato negano qualcosa modalità: parlano del
possibile,del contingente
(meno del possibile) o
del necessario
possono essere:
1) UNIVERSALI: riguardano tutti i soggetti.
2) PARTICOLARI: riguardano alcuni soggetti.
Un'altra forma di ragionamento è il sillogismo: è l’unico ragionamento scientifico. Si pongono 2 premesse, e si trae 1 conclusione; se le due premesse sono collegate da un elemento comune si raggiunge la conclusione. Esempio:
1- tutti gli animali sono mortali. : prima proposizione (premessa 1)
2- Tutti gli uomini sono animali.: seconda proposizione (premessa 2)
3- Tutti gli uomini sono mortali.: terza proposizione (conclusione)
L’elemento comune (animali) è prima soggetto e poi predicato
Ci sono 4 tipi di sillogismo a seconda della funzione logica del termine medio:
Proposizione 1
soggetto
oggetto
soggetto
oggetto
Proposizione 2
oggetto
soggetto
soggetto
oggetto
L’ultima è stata scoperta solo nel medioevo
La metafisica
Divisa in 12 libri; è la scienza dell’essere in quanto essere: indagare le cose non per come appaiono, ma per come sono.
Esistono 10 predicati dell’essere: sostanza, quantità, qualità, relazione, luogo, tempo, situazione, avere, agire, subire.
La sostanza: più importante (sussiste di per se); le altre categorie dipendono da essa.
Esempio: Socrate (sostanza): non ha bisogno di nulla.
Indossare un mantello: ha bisogno di Socrate.
Le sostanze si dividono in:
PRIME: enti individuali (questo uomo [qui] = un uomo particolare).
SECONDE: enti universali (generi e specie: l’uomo è un animale).
Le sostanze si muovono: MOVIMENTO
È un MUTAMENTO viene studiato dalla fisica
4 tipi:
Qualitativo: raffreddarsi; riscaldarsi.
Quantitativo: aumentare; diminuire.
Sostanziale: nascere; morire.
Locale: passaggio da un luogo all’altro. Il locale è il Tipo Principale.
MATERIA: non può esistere senza la forma.
FORMA: da vita alla materia.
ATTO: la concretizzazione della forma.
POTENZA: materia che può ricevere o meno una forma.
es: la ghianda è una quercia in potenza; la quercia è la concretizzazione della ghianda.
CAUSA: formale, materiale, efficiente, finale.
Esempio: STATUA DI BRONZO.
Formale: la forma della statua.
Materiale: di bronzo.
Efficiente: lo scultore che l’ha scolpita.
Finale: il suo scopo.
Il moto di un pianeta influenza un altro pianeta… deve esserci una causa iniziale che muove i pianeti. Per i greci l’infinito è negativo.
La causa iniziale è DIO (motore immobile): è puro pensiero.
Causa formale: atto puro.
Causa materiale: non ha materia.
Causa efficiente e finale: muove i pianeti in quanto è causa finale del loro moto.
La psicologia
È una branca della fisica.
Gli organismi sono composti da:
1) omeomere: parti che, se divise, danno origine a parti uguali (pelle, ossa).
2) Non omeomere: parti che, se divise, non danno origine a parti uguali (organi).
L’anima è entelechia (atto perfetto) di un corpo che ha la vita in potenza.
Anima: -funzione nutritiva e riproduttiva.
-funzione sensitiva: avere 5 sensi.
-funzione intellettiva: intelligenza. (esiste intelletto in potenza su cui bisogna “scrivere”).
La politica
“l’uomo è un animale politico” ⇒ l’uomo è un animale di una
famiglia e proprietà privata sono fondamentali.
Economia: arte di procurarsi i beni necessari per la casa.
Forme di governo migliori: monarchia aristocrazia politeia
Forme di governo peggiori: tirannide oligarchia democrazia
L’etica
È la parte della filosofia che si occupa dello scopo della vita umana.
- bisogna vivere per la felicità.
- si è felici se si vive in maniera razionale.
-siamo razionali se seguiamo le virtù.
-la virtù può essere etica (pratica) o dianoetica (intellettuale).
ETICA: saper scegliere il mezzo tra due opposti.
- giustizia: Distributiva: si basa sull’attribuire a ciascuno i propri meriti.
Commutativa: bisogna dividere qualcosa in quantità uguali.
DIANOETICA: come usare l’intelletto
- Tecnica: capacità di produrre oggetti.
- Saggezza: capacità di distinguere il bene dal male.
- Scienza: saper condurre buoni esempi.
- Intelletto: cogliere i principi prima della scienza (intuizione).
- Sapienza: unione di scienza e intelletto.

Esempio