Jaspers, i maestri del sospetto, Freud, Adler, Jung

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia
Download:532
Data:01.06.2007
Numero di pagine:6
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
jaspers-maestri-sospetto-freud-adler-jung_1.zip (Dimensione: 7.65 Kb)
trucheck.it_jaspers,-i-maestri-del-sospetto,-freud,-adler,-jung.doc     32 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

JASPERS
L’esistenza e l’essere: Nell’opera di Jaspers il singolo uomo è il tema unico della filosofia, il cui compito è quello di essere chiarificazione razionale dell’esistenza singola.
Per Jaspers l’esistenza è sempre esistenza nel mondo cioè legata ad una situazione di fatto che la delimita in modo specifico. L’esistenza è ricerca dell’essere e il primo modo di questa ricerca è il caratterizzarsi come esserci (Dasein). L’esserci è la situazione dell’uomo di essere situato entro una realtà, questa situazione è un muro contro cui l’uomo sbatte inevitabilmentesenza possibilità di attuare un superamento. L’essere è un’ulteriorità, un qualcosa che si arricchisce continuamente di significati e che nel mostrarsi si allontana dalla possibilità di una definizione definitiva. L’essere è il tutto che avvolge, è inarrivabile e illogico, rappresenta il fondo oscuro da cui ogni ente sembra emergere e venirci incontro nella forma degli oggetti.
La trascendenza, lo scacco, il naufragio: L’essere, sfuggendo a qualsiasi definizione oggettiva, è trascendenza, ovvero ciò che l’uomo non può mai abbracciare totalmente, l’essere è altro dal mondo. Il mondo intero è un naufragio, un continuo essere in balia delle onde della trascendenza, imprevedibili e non determinabili. Al naufragio non si può sfuggire poiché la negazione di ogni apparato scientifico e filosofico porta a concepire la vita come divenire supremo, come mancanza di senso. Il naufragio nel tempo è annientamento di tutte le certezze ed è per questo che la condizione della vita dell’uomo è scacco, ovvero impossibilità di andare oltre il suo annientamento. La verità dell’essere risiede nella stessa condizione di naufragio infinito, è il naufragare di ogni verità a garantire la libertà del divenire.
Il nichilismo e la volontà di eternare: Nel si alla vita e quindi nel si all’annientamento vi è una perversione ovvero la volontà di voltare le spalle alla Trascendenza. Dire si alla vita costituisce un tentativo di permanere entro la vita e negare la condizione radicale dell’esistenza che è mutamento e divenire. La vita dell’uomo è volontà di eternare ovvero allontanare il più possibile il naufragio.
Il silenzio e la rassegnazione: Di fronte alle domande sulle ragioni dell’essere, l’uomo trova soluzione solo nel silenzio che considera l’essere per ciò che è senza alcuna possibilità di trovare un’autentica soluzione a questo scacco. Dopo il silenzio può subentrare la pace della rassegnazione. La rassegnazione è quella condizione di pace della coscienza che finalmente abbraccia lìessere per ciò che è, ovvero quella condizione in cui percepiamo che mai potremmo comprendere l’oscurità dell’essere trascendente.
La filosofia autentica: E’ la filosofia che si pone nei confronti della realtà come apertura alla possibilità dell’essere trascendente. La scienza non ha valore, prepara solo la struttura oggettiva entro la quale ogni fenomeno verrà ingabbiato. La metafisica continuerà ad indagare l’eterno come riflesso della volontà propria dell’uomo di eternare la sua vita e di allontanare il naufragio.
Il rapporto intellettuale-potere: “La questione della colpa” La colpa e le responsabilità sono al centro delle riflessioni di Jaspers dopo la guerra. Ci sono 4 tipi di colpa:
• Giuridica: deve essere di competenza dei tribunali
• Politica: è riferita alle azioni degli uomini di stato e coinvolge quanti appartengono allo stato perché ognuno ha responsabilità riguardo al modo in cui viene governato.
• Morale: è riferita alla colpa individuale rilevabile al tribunale della propria coscienza in quanto i delitti rimangono tali anche se ordinati da altri.
• Metafisica: è riferita alla colpa che investe qualsiasi uomo che tollera ingiustizie inflitte ad un proprio simile. Ha per oggetto l’infrazione del principio di solidarietà tra gli uomini.

I MAESTRI DEL SOSPETTO
Ricoeur sostiene che Marx, Nietzsche e Freud sono i tre maestri del sospetto in quanto:
MARX sospetta della coscienza facendone una coscienza capovolta della realtà dipendente e condizionata dai rapporti sociali di produzione, egli evidenzia l’azione condizionante degli interessi e dell’essere sociale sulla coscienza. Marx ha sospettato che dietro la coscienza, la forza più profonda che opera è costituita da interessi economici ed ha mostrato ciò che si cela al di là dell’essere sociale.
NIETZSCHE sospetta che la coscienza copra e mistifichi gli istinti profondi da cui è determinata. Egli rivela la volontà di potenza che è dietro alle menzogne della coscienza.
FREUD sospetta che la coscienza rifletta in modo distorto pulsioni inconsce rimosse sempre latenti che operano potentemente nel fondo della nostra psiche. Freud teorizza la sottomissione dell’Io all’Es e al Super-Io e alla realtà.
Tutti e tre sono maestri del sospetto perché hanno dimostrato la falsità della coscienza, hanno sospettato che dietro ai valori operino forze più profonde e hanno cancellato la certezza della coscienza intesa come luogo della consapevolezza che dà senso alla realtà.

FREUD
Le tre umiliazioni narcisistiche: Secondo Freud l’uomo, nel corso della storia, ha subito tre grandi umiliazioni narcisistiche:
1. Cosmologica → Con la rivoluzione copernicana avvenuta nel XVI sec. Viene smentita la teoria tolemaica geocentrica e si afferma la teoria eliocentrica. La Terra non è al centro dell’universo e l’uomo quindi non è padrone dell’universo.
2. Biologica → Coincide con le ricerche fatte da Darwin alla fine dell’800 secondo le quali l’uomo non discende da Dio ma ha antenati comuni agli animali.
3. Psicologica → L’uomo si sente sovrano della propria psiche ma invece è dominato dalle passioni e dalla vita pulsionale, la coscienza non è al centro della vita spirituale dell’uomo, ma viene sostituita dall’inconscio.
La terza ferita narcisistica è stata aperta dallo stesso Freud e dà il via alla cosiddetta Rivoluzione Psicoanalitica.
La rivoluzione psicoanalitica: Freud è in polemica con i filosofi coscienzialisti, per lui l’inconscio sostituisce la coscienza. Per Freud l’inconscio è lo psichico reale, è il fondamento della psiche; la coscienza ha un ruolo specifico solo in relazione all’inconscio. Costituiscono importanza fondamentale la vita pulsionale della sessualità, la rimozione (meccanismo involontario che allontana le idee che possono procurare dispiacere), i lapsus, i sogni.

ADLER
Fu allievo di Freud conobbe la psicoanalisi e se ne allontanò. Secondo Adler, Freud insiste eccessivamente sulla pulsione sessuale e sbaglia nel dire che la psiche è un complesso sistema determinato da istinti sessuali. Per Adler l’istinto basilare è quello sociale, quindi egli svaluta la sessualità e mette in luce il ruolo svolto dagli istinti sociali e ambientali. La tendenza della socialità è innata, il comportamento nevrotico scaturisce dal fatto che la situazione socio-ambientale modifica la tendenza alla socialità ed è per questo che si sviluppa un complesso d’inferiorità.
Il complesso d’inferiorità nell’adulto si presenta quando vengono a mancare le condizioni educative ambientali che consentono al bambino di liberarsene durante la crescita. Psicologia individuale (l’uomo non può essere compreso se non viene analizzato nel contesto sociale in cui vive) Al complesso d’inferiorità poi si aggiunge l’inferiorità d’organo, l’insufficienza fisica, estetica determinata dalla costellazione familiare e dalla rivalità tra fratelli. Secondo Adler lo stile di vita si forma nella prima infanzia ed è la risposta dell’individuo nel muoversi nel contesto ambientale originario costituito in genere nella famiglia. Nello stile di vita abbiamo la volontà di potenza, il bisogno innato di sopravvivere di affermarsi e il sentimento sociale. La coesistenza di queste istanze porta alla salute mentale mentre il conflitto porta alla nevrosi. Solo con l’incoraggiamento è possibile guarire dalla nevrosi, è lo strumento di cambiamento, incoraggiare vuol dire scoprire le capacità creative dell’individuo e aiutarlo ad incrementare la sua autostima. Anche Adler pone in luce l’importanza dei sogni in quanto l’interpretazione dei sogni contribuisce alla comprensione delle distorsioni del sé e delle mete inconsce. Per Adler il riferimento psicoanalitico alla sessualità deve essere inteso in senso metaforico. Invidia del pene: Invidia della preminenza maschile nella civiltà occidentale (Adler); fattore nevrogeno (Freud)

JUNG
E’ l’altro grande scissionista. In comune con Freud ha l’importanza attribuita ai fenomeni inconsci e alle realtà simboliche. Il dissenso di Jung è sulle nozioni di libido e di inconscio. Freud parla di libido solo nell’accezione sessuale, per Jung è un’energia primaria desessualizzata e un’energia psichica onnipervasiva, riguarda altre forme di attività i cui principi sono influenzati dagli archetipi (modelli ideali innati che emergono nei sogni e nei miti, sono immagini simboliche di momenti significativi della vita di ogni uomo in ogni tempo. L’inconscio collettivo di cui parla Jung è un complesso di archetipi, di immagini simboliche che appartengono a tutta l’umanità. L’analista può rinvenire questi archetipi perché tra i sogni dell’uomo moderno e i prodotti della mente primitiva ci sono delle analogie.
Jung costruisce una tipologia di caratteri (forme individuali stabili) fondata sulla distinzione introversione-estroversione. L’introverso è l’uomo in cui l’energia libidica si concentra sul mondo interno, nell’estroverso invece è orientata verso l’esterno.

Esempio



  


  1. mary

    cosa significa il termine sciossionista in filosofia?