Materie: | Appunti |
Categoria: | Filosofia |
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Testo
Protagora
• Nasce nel 490 a. C ad Abdera.
• Probabilmente influenzato dal pensiero eracliteo
• Insegnò in numerose città
• Soggiornò più volte ad Atene e fu amico di Pericle
• Le sue idee in fatto di religione gli crearono notevoli opposizioni; fu accusato di empietà e per questo dovette allontanarsi da Atene
Opere di certa attribuzione protagorea sono:
- Ragionamenti demolitori
- Le antilogie
Dottrina di Protagora
Tesi fondamentale di Protagora è nel principio:
“ L’uomo è misura di tutte le cose, delle cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono “
L’uomo è quindi il metro del giudizio della realtà e dell’irrealtà.
Sul preciso significato della tesi protagorea esistono diverse interpretazioni a seconda del valore che si attribuisce all’ “uomo” e alle “cose” (llllllll
• Prima interpretazione : uomo = individuo
Interpretazione risalente a Platone secondo la quale Protagora alluderebbe al fatto che le cose appaiono diversamente a seconda dell’individuo e del suo stato psico – fisico. (es. sensibilità nei confronti dei cibi)
• Seconda interpretazione: uomo = umanità, specie
= gli individui giudicano la realtà tramite parametri comuni caratteristici della specie razionale a cui appartengono. (Kant)
• Terza interpretazione : uomo = comunità a cui appartiene
= ognuno valuta le cose secondo la mentalità del gruppo sociale a cui appartiene
La critica ritiene però che Protagora, parlando dell’uomo, intendesse riferirsi a tutti i 3 significati indistintamente e sinteticamente presenti e, a seconda dei contesti, si riferisse a uno in particolare.