America Centrale

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Categoria:	Geografia
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Data:	03.05.2007
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L’America Centrale

L’America Centrale è divisa in due aree ben distinte, ovvero la zona continentale e la zona insulare. Quest’ultima è formata da un gruppo di isole raggruppate in due arcipelaghi: delle Grandi Antille e delle Piccole Antille, che separano l’oceano dal Mar dei Caraibi. Fa parte dell’America Centrale anche il Messico anche se occupa parte del territorio dell’America Settentrionale.
Nei secoli passati l’America Centrale è stata occupata dai portoghesi e dagli spagnoli, dei quali rimangono evidenti tracce nel campo artistico, architettonico, culturale e linguistico.
A causa della varietà morfologica in America Centrale troviamo diversi tipi di paesaggi, climi e vegetazione.
Può essere suddivisa in tre grandi zone: Messico, America Centrale e Antille.
Parallele alle coste messicane si trovano delle sierre, sull’atlantico orlate da una pianura costiera e sul pacifico che scendono a precipizio sull’oceano.
L’Altopiano del Messico, grande due volte l’Italia, si estende tra la Sierra Madre Occidentale e la Sierra Madre Orientale. Questa parte del continente presenta un’intensa attività sismica e vulcanica a causa della sua recente origine. I vulcani più importanti sono in Messico, il Citlaltèpetl e il Popocatèptl.
Lungo le coste si trovano fasce pianeggianti come nello Yucatàn e nel Nicaragua.
A causa della vicinanza dei rilievi al mare non vi sono molti corsi d’acqua ad esclusione del Rio Grande. Vi sono anche alcuni laghi come il Nicaragua, il più grande.
Coste Atlantiche: basse, piene di lagune
Coste del Pacifico hanno litorale roccioso e in alcuni tratti pianeggiante.
Parte insulare divisa in due arcipelaghi: Grandi Antille e Piccole Antille
Le prime comprendono le isole di Cuba, Puerto Rico e Giamaica, etc.
Le altre comprendono isole come le Barbados, Martinica, Dominica, etc. I due arcipelaghi racchiudono un vasto mare: Mar delle Antille, collegato al Golfo del
Messico tramite il canale dello Yucatàn.
Vi sono spesso forti uragani, molto intensi, soprattutto negli ultimi anni.
Clima tipicamente tropicale, caratterizzato da umidità e temperature elevate.
Il territorio si divide in tre aree climatiche:
- tierras calientes: 1000 m sul livello del mare, temperature medie 23°C.
- tierras templadas: fino a 2500 m sul livello del mare, temperature da 17° ai 23° C che hanno favorito gli insediamenti.
- tierras frias: oltre 2500 m, con temperature che diminuiscono con l’aumentare dell’altitudine.
Precipitazioni abbondanti nella zona dell’America Centrale, mentre quella Messicana è piuttosto arida.
I paesaggi sono molto vari a causa dei diversi climi: dalle aree desertiche o steppose (in Messico), alle savane dello Yucatàn, fino alle foreste pluviali del Nicaragua.
Ciò che differenzia l’America Centrale da quella Settentrionale è la situazione di forte instabilità politica, che si riflette negli squilibri sociali.
Ciò è stato causato dai passati governi, ovvero regimi dittatoriali, che usavano metodi brutali.
Sono scoppiate anche guerre civili tra i governi autoritari e i movimenti di opposizione armata.
La povertà è molto diffusa anche a causa delle differenze di classi sociali: vi sono i proprietari terrieri che vivono nelle ville, mentre vi sono coloro che vivono in baracche e non hanno quasi nulla con cui sfamarsi. Vi sono anche realtà positive come la Costa Rica che ha un certo sviluppo socio- economico e ha una solida democrazia. Il Messico, il paese più ricco, è in uno stato di precarietà a causa della stabilità politica ed economica, nella quale intrattiene forti legami commerciali con gli Stati Uniti e il Canada.
La religione è prevalentemente cattolica e anche in questo paese la povertà è uno dei più grandi problemi.
La maggior parte degli abitanti vive nelle città e la capitale è Città del Messico, con 18 milioni di abitanti.
Il sottosuolo offre molte risorse e molti materiali, come il piombo e l’argento. L’industria è evoluta e diversificata, come siderurgica, petrolchimica e meccanica.