Papua, Nuova Guinea

Materie:Appunti
Categoria:Geografia
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Testo

PAPUA-NUOVA GUINEA
CAPITALE: Port Moresby DISTR. DEL TERRITORIO:
SUPERFICIE: 461.691 kmq 1)arativo: 0,9%
LINGUA: inglese, pidginmelan., 2)pascoli: 0,2%
e lingue papuane 3)boschi: 90,7%
RELIGIONE: animista 4)incolto: 8,2%
MONETA: kina
POPOLAZIONE: 4.070.000 abitanti DISTR. DEGLI ADDETTI:
DENSITA: 8,8% 1)agricoltura: 76%
INCREMENTO ANNUO: 2,27% 2)industria: 10%
MORTALITA INFANTILE: 68% 3)terziario: 14%
GOVERNO: democrazia parlamentare sul totale della popolazione: 46,8%
PNL PRO CAPITE: 950 $
LaPapua Nuòva Guinèa, è uno stato dell'Oceania che si estende sulla metà orientale dell'isola della Nuova Guinea e sugli arcipelaghi Bismarck e Louisiade e le isole d'Entrecasteaux, Trobriand e Woodlark.
Geografia
La porzione orientale della Nuova Guinea, che rappresenta circa l'85% della superficie totale del paese, è dominata dalla catena centrale che si estende su tutta l'isola con direzione NO-SE. A Nord e a sud si estendono basse terre sovente paludose. I fiumi principali sono il Sepik e il Fly, che scorrono rispettivamente a nord e a sud della catena centrale. Le isole maggiori sono prevalentemente montuose e di natura vulcanica. Situata interamente tra l'equatore e il 12° parallelo sud, la Papua Nuova Guinea ha un clima monsonico, con precipitazioni che superano quasi ovunque i 1.500 mm annui, e quasi i tre quarti del suo territorio sono coperti da foresta pluviale.
La composizione etnica della popolazione della Papua Nuova Guinea è molto complessa; vi sono infatti oltre 700 etnie differenti (e altrettanti lingue e dialetti), che si possono ripartire in due gruppi principali: i Papua propriamenti detti, che rappresentano circa l'84% della popolazione totale, e i Melanesiani (15%), ai quali vanno aggiunti, oltre ai Cinesi e agli Europei, gruppi di Polinesiani, insediati in talune aree litoranee, e anche pochi Pigmei nelle regioni più isolate. È una popolazione in massima parte rurale (oltre l'85%) e molto giovane (oltre il 40% sotto i 15 anni), con un indice di incremento naturale (26,1‰) elevato, anche se minore rispetto al passato; diminuiti sono anche l'indice di natalità, però sempre molto alto (38‰), e quello di mortalità (11,9‰) e, soprattutto, quello della mortalità infantile (60‰). La religione predominante è quella protestante, seguita da quella cattolica, ma credenze e riti tradizionali sono ancora assai diffusi. La lingua ufficiale è quella inglese, che però è parlata da una frazione minima della popolazione; il tok pisin, un pidgin melanesiano e l'hiri motu fanno funzione di lingua franca; l'indice di analfabetismo supera il 57%. Più della metà dell'esigua popolazione urbana è concentrata nelle quattro città principali, che sono tutte porti: Rabaul (nella Nuova Britannia), Lae e Madang sulla costa settentrionale della Nuova Guinea, e Port Moresby, la capitale, sulla costa meridionale.
Per la maggior parte i Papua vivono nelle montagne della Nuova Guinea, libere dalla malaria, e hanno conservato il genere di vita tradizionale e un'economia non monetaria, ma ampiamente autosufficiente, basati sull'agricoltura su terreni debbiati e la coltivazione di patate dolci, taro, mais e canna da zucchero. L'ascia di pietra e il bastone sono stati sostituiti da utensili metallici d'importazione. Raccolta e caccia integrano le risorse dell'agricoltura. Le comunicazioni con l'esterno avvengono tramite piste malagevoli e, soprattutto, per via aerea. L'apertura al mondo esterno è accompagnata dalla penetrazione dell'economia monetaria, dalla creazione di piantagioni di caffè (circa 50.000 t all'anno) e di tè (9.000 t), dalla diffusione di prodotti occidentali (birra) e dalla migrazione verso le piantagioni della costa.
Le basse terre, paludose e malsane in quanto infestate dalla malaria, sono poco popolate e la risorsa essenziale è rappresentata dal sagù. Durante l'epoca coloniale sono stati piantati vasti palmeti (palme di cocco) sia sul litorale della Nuova Guinea sia delle vicine isole della Nuova Britannia, della Nuova Irlanda e di Bougainville (155.000 t di copra). Vi sono inoltre piantagioni di palme da olio (139.000 t d'olio), cacao (36.000 t) ed hevea. Lo sfruttamento del notevole patrimonio forestale è in costante sviluppo (oltre 8 milioni di m³ di legname all'anno), mentre l'espansione dell'industria della pesca e della relativa industria conserviera è rallentata dalla limitata domanda internazionale. Il settore manifatturiero ostacolato da un mercato interno estremamente ristretto e da infrastrutture inadeguate, è più o meno inesistente.
Le esportazioni di prodotti agricoli (caffè, anzitutto, e cacao, olio di palma e copra) e di legname sono oggi passate in secondo piano rispetto a quelle di prodotti minerari: oro (36.410 kg), di cui la Papua Nuova Guinea è il quinto produttore mondiale, e rame, estratto a Panguna nell'isola di Bougainville (213.700 t di rame contenuto), di cui pure la Papua Nuova Guinea è uno dei maggiori produttori mondiali. Oro e rame rappresentano, in valore, oltre la metà delle esportazioni del paese, che compensano ampiamente le importazioni (materie prime [petrolio], beni strumentali e di consumo), consentendo un attivo della bilancia commerciale; ciò significa però anche che l'economia della Papua Nuova Guinea è assai vulnerabile e soggetta a risentire sensibilmente delle fluttuazioni di prezzo di tali prodotti sul mercato internazionale. Maggiori fornitori della Papua Nuova Guinea sono l'Australia (40,4% delle importazioni), il Giappone (17,7%) e gli Stati Uniti (9,5%); suoi maggiori clienti, la Germania (34,4% delle esportazioni), il Giappone (25,6%) e l'Australia (14,9%).
Forma di governo
La Papua Nuova Guinea è uno stato indipendente nell'ambito del Commonwealth britannico. Il potere esecutivo è esercitato dal primo ministro e dal governo, che rispondono del loro operato davanti all'Assemblea legislativa. Questa, costituita da 109 membri eletti ogni cinque anni a suffragio universale, esercita inoltre il potere legislativo. Sul piano amministrativo, il paese è suddiviso in 19 province, più il distretto della capitale.

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