Galles

Materie:Appunti
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Galles
1
INTRODUZIONE
Galles (inglese Wales; gallese Cymru), regione storico-geografica del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord; occupa una vasta penisola posta sul versante occidentale della Gran Bretagna e include l'isola di Anglesey, separata dalla terraferma dallo stretto di Menai. Confina a ovest con l’Inghilterra e si affaccia a nord sul Mar d’Irlanda, a sud sul canale di Bristol e a ovest sul canale di San Giorgio. Ha una superficie di 20.760 km². La capitale è Cardiff.
2
TERRITORIO
La regione, a eccezione delle strette pianure costiere e di alcune zone pianeggianti situate a sud e a ovest, ha un territorio prevalentemente montuoso, con coste frastagliate e incise da numerose baie. La più estesa di queste è la baia di Cardigan, affacciata sul canale di San Giorgio. Maggiori rilievi della regione sono i monti Cambrici, che si estendono in direzione nord-sud nella sezione centrale occupando circa due terzi del territorio. Il massiccio di Snowdon (1.085 m), nel Parco nazionale di Snowdonia, è la vetta più elevata di Galles e Inghilterra. Il fiume Dee, che nasce dal lago Bala e sfocia nel mare d'Irlanda, è uno dei principali della regione, accanto al Severn e al Wye.
2.1
Clima
Il Galles è esposto ai venti occidentali provenienti dall'oceano Atlantico, carichi di umidità; di conseguenza le precipitazioni sono abbondanti e variano dai circa 760 mm annui lungo la fascia costiera ai circa 2540 mm nel massiccio di Snowdon. Lungo la costa il clima è temperato e umido, mentre è più rigido nelle zone interne.
2.2
Flora e fauna
Praterie e brughiere prevalgono alle alte quote; alle quote più basse sono presenti aree boschive dove predominano, fino ai 300 m di altitudine, la quercia, il sorbo, il pino e la betulla. Muschi e felci crescono in abbondanza nelle aree più umide e meno elevate. La fauna del Galles è molto simile a quelle presente in Inghilterra.
3
POPOLAZIONE
Il Galles ha una popolazione di 2.937.000 abitanti (1999), con una densità media di 141 abitanti per km². Circa tre quarti della popolazione sono distribuiti nelle zone industrializzate del sud.

3.1
Lingua e religione
Le lingue ufficiali sono l'inglese e il gallese. Idioma appartemente alla famiglia delle lingue celtiche, il gallese è parlato da circa il 20% della popolazione, soprattutto nelle zone rurali del nord e dell'ovest. L’anglicanesimo è stata fino al 1920 la religione ufficiale del Galles, sostituita in seguito dalla Chiesa del Galles. Gran parte della popolazione appartiene alle Chiese protestanti cosiddette “non conformiste”, tra cui quelle metodista, battista, presbiteriana e unitariana.
3.2
Istruzione e cultura
Il sistema scolastico del Galles è simile a quello dell’Inghilterra. L’istruzione è obbligatoria e gratuita dai 5 ai 16 anni di età. Nel 1970 l’insegnamento è diventato bilingue e in alcuni distretti rurali l’inglese viene insegnata come seconda lingua. Principale istituto universitario è l’Università del Galles, fondata nel 1893. Tra i maggiori musei si ricordano il Museo nazionale di Cardiff, il Museo delle antichità gallesi di Bangor e il Museo del folclore gallese di Saint Fagans. La musica tradizionale e la danza folcloristica sono aspetti rilevanti del patrimonio culturale del paese. Tra le diverse manifestazioni si ricorda il Royal National Eisteddford, festival annuale in cui si celebrano la musica, la poesia e le tradizioni gallesi. Per approfondimenti sulla cultura del Galles vedi Arte britannica e Mitologia celtica.
4
DIVISIONI AMMINISTRATIVE E CITTÀ PRINCIPALI
Il Galles è suddiviso amministrativamente in 22 distretti unitari, ripartizioni delle precedenti otto contee di Clwyd, Dyfed, Gwent, Gwynedd, Mid Glamorgan (Glamorgan), Powys, South Glamorgan e West Glamorgan. Oltre a Cardiff, capitale e principale porto e centro commerciale, i maggiori centri urbani sono Swansea e Newport.
5
ECONOMIA
Nel corso degli ultimi decenni si è assistito a una crisi delle tradizionali industrie pesanti, come quelle dell'estrazione del carbone e cantieristica, che dal XIX secolo rappresentavano la principale risorsa economica della regione. Per contro il settore terziario, soprattutto turistico e dei servizi finanziari, si è sviluppato notevolmente, influendo su nuove industrie che hanno diversificato la produzione manifatturiera. Oggi sono particolarmente sviluppate nel paese le industrie elettronica, informatica, siderurgica, chimica e farmaceutica. Milford Haven, uno dei principali porti britannici, è un importante centro di importazione e lavorazione del petrolio.
Circa l'80% del territorio gallese è coltivato: i principali prodotti sono frumento, patate, avena e orzo. Attività fiorenti sono l'allevamento di ovini e bovini in collina e, in pianura, la produzione di latticini. Attualmente sono in fase di realizzazione piani per il rimboschimento a scopo commerciale, dato che l'industria forestale può diventare importante fonte d'impiego nelle zone rurali.
Il Galles dispone inoltre di abbondanti risorse idriche. In molte zone dei rilievi centrali e nordoccidentali sono stati creati bacini di raccolta e centrali idroelettriche. La centrale idroelettrica di Llanberis (nel Gwynedd), costruita all'interno della montagna, è la più grande dell'Europa occidentale.
6
ISTITUZIONI E VITA POLITICA
Il Galles fu unito all’Inghilterra con l’Act of Union del 1536. Prima della riforma costituzionale del 1999, responsabile delle questioni gallesi era un segretario scelto tra i membri del governo britannico. Con i referendum tenutisi il 12 e il 18 settembre 1997 in Scozia e in Galles, nel Regno Unito si aprì un processo di riforma del sistema politico volto a concedere una maggiore autonomia (devolution) alle due regioni, che culminò nel 1999 con la costituzione di due distinti parlamenti e governi regionali.Il Parlamento gallese (insediatosi il 26 maggio 1999) è formato da 60 membri, scelti ogni quattro anni attraverso un sistema elettorale misto. Il governo gallese ha competenze in materia di educazione, sanità, giustizia, trasporti, ambiente e cultura. Il Parlamento e il governo di Londra conservano invece le competenze in materia di difesa, politica estera, finanze, energia, politica sociale e del lavoro. Nel Parlamento di Londra (la Camera dei Comuni) il Galles è rappresentato da 40 deputati.Oltre ai due tradizionali partiti britannici, il Partito laburista e il Partito conservatore, nella regione riveste un importante ruolo il Partito del Galles (Plaid Cymru); fondato nel 1925 su basi indipendentiste, è attualmente la seconda forza politica gallese.
7
STORIA
Abitata fin dall’antichità – come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici –, nel 600 a.C. la regione venne occupata dai celti di lingua britonica che introdussero nel paese le tecniche di lavorazione del ferro e la religione dei druidi. Conquistato dai romani durante il regno di Vespasiano (69-79 d.C.) senza però essere mai assimilato alla cultura latina, a partire dal V secolo il Galles subì le invasioni degli angli e dei sassoni, che provocarono lo spostamento della popolazione celtica verso le zone interne e montuose della regione, dove riuscirono a conservare una loro autonomia. Fu in questo periodo che dal ceppo britonico si formò la lingua gallese, chiamata cymraeg (cimrico), da Cymru, “Galles”.Il primo tentativo di creare uno stato unitario venne compiuto nel IX secolo da Rhodri Mawr, grande condottiero che riuscì a resistere alle invasioni vichinghe; alla sua morte la precaria unità fu subito spezzata e divisa tra i figli. Dopo il 1066 la regione venne invasa dai normanni che, guidati da Guglielmo il Conquistatore, si stanziarono nel Galles meridionale dove instaurarono un sistema di impronta feudale. I principi gallesi del nord si opposero alla dominazione anglo-normanna e parteciparono alla guerra dei baroni a fianco di Simone di Monfort contro Edoardo I re d’Inghilterra; tra essi si distinse Llewelyn di Gruffydd, il quale nel 1267 assunse il titolo di principe del Galles, riconosciutogli anche dalla Corona inglese. Uscito vincitore, Edoardo I incorporò il Galles all’Inghilterra (1282), lo suddivise in contee e nel 1284, estintasi la dinastia dei cimri, assegnò il territorio a suo figlio maggiore, il futuro Edoardo II, insignito del titolo di principe del Galles. Da allora è tradizione che il primogenito del sovrano britannico abbia tale titolo. Tuttavia, lo spirito nazionalista gallese sopravvisse attraverso la letteratura e la tradizione orale, mantenuta viva dai bardi.Con gli Acts of Union, siglati durante il regno di Enrico VIII tra il 1536 e il 1543, il Galles venne annesso definitivamente all’Inghilterra, suddiviso in 13 contee e con diritto a una rappresentanza al Parlamento inglese. Lenti nell'adottare il protestantesimo, i gallesi si mostrarono decisamente diffidenti verso il puritanesimo di Oliver Cromwell e dovettero essere persuasi con la forza. Nel XVIII secolo iniziarono ad abbracciare il calvinismo, e la nascita della Chiesa metodista anticonformista dopo il 1730 fu un'affermazione di nazionalismo. I liberali gallesi incominciarono a premere per l'abolizione della Chiesa anglicana in Galles, ottenuta solo nel 1920, con la creazione della Chiesa del Galles. Il nazionalismo gallese rimane tuttora un movimento molto attivo e organizzato.

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