"American History X" di Tony Kaye (1999)

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Testo

American History X

La trama
American History X è la storia di Derek, e di suo fratello Danny. Il film ha inizio il giorno della scarcerazione di Derek, e del suo ritorno a casa. Derek è stato in prigione per tre anni dopo aver aperto il fuoco su due ragazzi di colore che nottetempo stavano tentando di rubargli la macchina. Derek è uno Nazi Skin, ha una svastica tatuata sul petto e la camera arredata con cimeli nazisti, si da da fare in atti di violenza e vandalismo, fa parte di una locale organizzazione di giovani neonazisti che viene finanziata dal proprietario di una casa editrice che pubblica libri propagandistici e dischi di gruppi musicali che inneggiano alla supremazia bianca. Il giorno stesso della scarcerazione, a scuola, il fratello Danny consegna come compito per casa, un saggio sul Mein Kampf, pensando di seguire al meglio l'esempio del fratello in questo modo. Ma in carcere il fratello è cambiato. Non solo fraternizzando con ragazzi di colore, ma subendo violenze e soprusi da parte degli stessi naziskin. Il suo ex-professore del liceo lo ha inoltre aiutato nel recupero, attraverso l'ascolto e la lettura, e gli ha parlato con preoccupazione di suo fratello Danny, di cui è a sua volta professore, che sembra prendere la sua stessa strada. Così, il professore assegna a Danny, il compito di riscrivere la sua tesina intitolandola American History X, e incentrandola sulla figura di suo fratello e su come questa abbia influito sulla sua vita, e Derek, a sua volta, cerca di far si che Danny rompa ogni rapporto con i gruppi skin ed il loro leader/finanziatore. Lì per lì, Danny si rifiuta di accettare il cambiamento, e il gruppo di neonazisti, continua a vedere Derek come un esempio, finché non è Derek di persona ad affrontarli per tentare di chiarire la sua posizione, e tentare di tagliare tutti i ponti. La cosa non va bene, e Derek deve darsi alla fuga. Raggiunto dal fratello, che lo assale per il modo in cui si sta comportando con gli skin, dopo averlo calmato, gli racconta la sua storia, la sua esperienza personale in carcere, e l'ammissione del suo errore. Il ragazzo, alla fine sembra convinto dal fratello e i due tornano a casa, dove Danny finisce di scrivere il suo saggio chiudedolo con una citazione di Abraham Lincoln:
«Noi non siamo nemici, ma amici. Noi dobbiamo non essere nemici. Possiamo essere stati tesi dalle nostre passioni, ma ciò non deve rompere in nostri legami d'affetto. Le corde mistiche della memoria suoneranno se toccate ancora, come sicuramente saranno, dai migliori angeli della nostra natura »
Ma è troppo tardi. L'odio genera odio, e così come le classi povere bianche, emarginate hanno cercato nell'odio la risposta, così avviene per le classi povere nere. Mentre nella notte alcuni gruppi armati mandano in ospedale alcuni degli skin, un ragazzo di colore della stessa età di Danny, gli spara nei bagni della scuola, uccidendolo. Nella versione italiana il film termina con le inquadrature sull’oceano che danno un ‘impressione di profonda tristezza. In realtà la versione originale del film non termina con la scena del tramonto sul mare ma con Derek che, spinto dall'odio, si taglia i capelli.
Considerazioni personali
Questo film parla specialmente del razzismo americano tra bianchi e neri. Quello che ci vuole fare capire il film è che l’odio non è di una razza, di un gruppo di persone con un determinato colore della pelle, ma l’odio fa parte dell’uomo stesso e pertanto non limitato ad un gruppo specifico. Io penso che questo film sia molto educativo ai fini scolastici e forse sarebbe positivo se tutte le classi prendessero visone del film per rifletterci sopra insieme e per fare delle considerazioni.

Esempio