Il Bambino con i petali in tasca, Anosh Irani

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Testo

Il bambino con i petali in tasca

Autore: Anosh Irani;

Casa Editrice: Piemme;

Anno e luogo: 2007, Trento;

N. 2 – Trama
Bombay, 1993. Chamdi ha 10 anni, vive in periferia, durante un aspro periodo di lotta tra musulmani e Induisti, che infiammano case, strade sventrate, negozi devastati, moschee distrutte. Vive in un orfanotrofio dal momento in cui il padre lo abbandona avvolto in una sciarpa, mentre scappa. Il suo mondo è fatto di colori accesi, sgargianti, fioriti, come nelle buganvillee, come le canzoni, come i giochi, come le preghiere silenziose. Chamdi ha anche un grande sogno: Bombay trasformata in una città stupenda, senza odio ne violenza, senza povertà, miseria e fame; una città dove si possa giocare per le strade, vivere senza paura. Chamdi ritiene la sua vita, come quella di tutti gli orfani del mondo, una vita a metà, una vita dagli occhi spenti, triste, a metà. Un giorno, in seguito ad una sua insistente richiesta di verità alla maestra Sadiq ed alla rivelazione del suo abbandono, Chamdi fugge dall’orfanotrofio e fugge verso Bombay; qui si perde, ma fa anche conoscenza con due poveri ragazzi di strada, Sumdi e Guddi. Animato da una nuova amicizia, si unisce a loro, scoprendo così, però, la terribile vita di strada: non giochi, libertà, gioia, ma soltanto disonestà, violenza e inganno. Tuttavia, desiste dal fuggire lontano dai due fratelli, così, come vuole la legge della strada, si presenta a Anad Bhai, il “boss” del quartiere, che obbliga i senzatetto a mendicare, lavorare, rubare. Un giorno, mentre sta per rubare al tempio, non per Anad Bhai, ma per Sumdi e Guddi, che volevano fuggire da Bombay, scoppia una bomba. Nell’esplosione, Sumdi muore, ma Guddi sopravvive, gravemente ferita. Dopo un’nesorabile lotta contro il tempo, Sumdi è salvata grazie all’intervento del “medico” di Anad Bhai, Darzi. Infine, dopo qualche giorno, completamente guarita, Sumdi riprende a vendere statuette del Pantheon Indiano, mentre Chamdi, che aveva promesso un segreto ad Anad Bhai (anche se non lo conosceva) e si era a lui sottomesso, diventa un suo “allievo”, costretto a lanciare bombe e svolgere guerriglia contro i musulmani.
N. 3 – Descrizione dei personaggi principali
Chamdi: È il protagonista del racconto. Ha 10 anni, vive in un orfanotrofio, non ha mai conosciuto i suoi genitori (fugge alla ricerca del padre), è un tipo intelligente e simpatico.

Sumdi: è un ragazzo che Chamdi conosce il giorno dopo essere fuggito. Diventa il suo migliore amico. È affetto dalla Poliomielite alla gamba; ciò gli impedisce di correre. Muore nell’attentato al tempio.

Guddi: è la sorella di Sumdi, vende statuine del Pantheon Indiano davanti al tempio. È salvata dalla morte nell’attentato grazie a Chumdi.

N. 4 – Ambiente

Il racconto è ambientato alla periferia di Bombay. Prevalgono le descrizioni esterne.

N. 5 – Tempo della storia e Tempo del Racconto

Il ritmo temporale è normale. La vicenda si svolge nel 1993 durante la guerra tra musulmani e induisti. Le vicende narrate si svolgono nell’arco di poche settimane. È presente un solo flashback, quando Chamdi scopre che suo padre lo ha abbandonato e poi corre via.

N. 6 – Tecniche narrative e stile

Il narratore è esterno e nascosto. La focalizzazione è interna. Ci sono alternate parti descrittive, narrative e riflessive. Lo stile è colloquiale, con molte parole, però, in lingua indiana che lo arricchiscono.

N. 7 – Temi

Il tema è la vita di strada dei bambini indiani e di come siano sfruttati. Non ci sono particolari brani che mi hanno colpito.

Esempio