Jeli il Pastore

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano

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Testo

Giovanni Verga
JELI IL PASTORE

Jeli è un giovane pastore che passa tutto il tempo pascolando i puledri del padrone nelle pianure e sui monti attorno a Tebiti. È però solo perché i genitori sono lontani a lavorare. Lì intorno lo conoscono tutti e gli vogliono tutti bene, poiché è un ragazzo gentile e disponibile. Un giorno conosce e stringe amicizia con don Alfonso, detto il signorino perché figlio di un ricco signore che si trova lì in villeggiatura. Stanno spesso insieme ed entrambi invidiano qualcosa dell’altro: don Alfonso ama la vita all’aria aperta e vorrebbe poter fare quello che fa il giovane pastore, mentre a Jeli piacerebbe saper scrivere, ma “non riesce che si possa poi ripetere sulle carta quelle parole che egli ha dette”. Parlano spesso assieme e un giorno il pastorello dice al signorino di aver conosciuto tempo addietro una bella ragazza, Mara di massaro Agrippino, che abitava anch’ella a Tebiti. In quel periodo gli erano morti anche i genitori e lei e lo sua famiglia lo avevano aiutato ad andare avanti. Poi però si erano spostati in valle a cercare fortuna e lei lo aveva dimenticato. Lui però pensa sempre a lei e ne è ancora innamorato.
Arriva il giorno della festa di San Giovanni, in cui Jeli deve vendere i puledri del padrone. Durante il viaggio verso la valle però un cavallo scappa e cade in un burrone, rompendosi le reni. Giunge il fattore e vedendo che il cavallo è ormai carne da macello, gli spara e consiglia al giovane pastore di non farsi più vedere dal suo padrone. Così Jeli va in città ad assistere ai festeggiamenti e vede anche Mara. Viene a sapere che questa ha intenzione di maritarsi con il figlio del ricco massaro Neri e ne ha conferma quando li vede ballare assieme. Se la prende un po’ perché pensa che lei lo abbia dimenticato completamente, ma non conosce cosa sia la gelosia. L’indomani viene aiutato da massaro Agrippino a trovare un lavoro: viene assunto come pecoraio alla Salonia ed in breve tempo impara bene il mestiere, tanto da prendere quasi quanto prendeva come pastore.
Passa il tempo e “appena i baccelli delle fave cominciano a piegare il capo” Mara e la sua famiglia si recano alla Salonia per la raccolta. I due giovani si rincontrano e lei gli racconta che la sua famiglia ha perso tutto e che non ha più sposato il figlio di massaro Neri, poiché credeva che lei gli ‘facesse le corna’ con don Alfonso. Dice inoltre che adesso che è così povera nessuno la vuole più per moglie e così lui “se la piglia volentieri”. Dopo il matrimonio vanno a vivere assieme in una bella casa e Jeli lavora sodo tutte le settimane per non far mancare nulla alla sua amata.
In paese tutti dicono che lei ‘se la intende’ con don Alfonso alle sue spalle ma a lui “non gliene importa nulla,[...] e ci vive beato e contento nel vituperio” tanto che lo soprannominano “corna d’oro”; “non vuole crederci ancora, perché con don Alfonso erano sempre insieme, quando erano ragazzi.” Ma deve ricredersi quando lo rivede: “come s’è fatto grande e bello”, pensa tra sè. Durante il periodo della tosatura delle pecore infatti viene a fare una scampagnata con degli amici e invita anche Mara. Jeli le dice di non andare, ma lei non lo ascolta. Così quando vede che don Alfonso la stringe a sé “non ci vede più, e gli taglia la gola di un sol colpo, proprio come un capretto”.

Esempio



  


  1. elisa

    il riassunto di "Jeli il pastore" di Verga