De Bello Gallico (Cap. XVIII)

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Testo

DE BELLO GALLICO
Capitolo XXVIII

Altre consuetudini dei Galli: il calendario lunare; il rapporto tra padri e figli.

I Galli sostengono di essere tutti discendenti dal padre Dite (il Dio dei morti) e dicono che ciò è stato tramandato dai Druidi. Per questo motivo definiscono la durata di ogni periodo non in base al numero dei giorni, ma delle notti. Stabiliscono (calcolano) i compleanni e gli inizi dei mesi e degli anni in maniera tale che il giorno segua alla notte. Negli altri momenti fondamentali della vita in questo più o meno differiscono dagli altri che non tollerano che i loro figli si avvicinino a loro apertamente, se non quando hanno raggiunto l’età adulta così da poter sostenere il servizio militare e ritengono vergognoso che un figlio in età puerile stia al cospetto del padre in pubblico.

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