Orazio e Carmina I

Materie:Appunti
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Testo

ORAZIO

8 dicembre del 65 a.C. a Venosa ( allusioni alla tria corda)
Padre liberto, molti sacrifici per far impartire al figlio un istruzione, coactor ( esattore delle tasse).
Dal padre Orazio eredita la filosofia del giusto mezzo.
A Roma segue i corsi di Orbilio con cui studia Livio Andronico.
Atene, circoli frequentati dai rampolli dell’aristocrazia che rimpiangevano l’antica Repubblica ed erano contro Cesare.
Bruto si rifugia in Grecia nel 44 a.C. e Orazio diviene suo sostenitore. Diventa tribunus e partecipa alla battaglia di Filippi nel 42 a.C. Sconfitta, abbandono dello scudo.
Padre muore, terre confiscate, impiego come assistente del questore.
40-41 inizio poetica oraziana.
Battaglia di Azio 31 a.C. Sconfitta di Antonio e Cleapatra → Nunc est bibendum
40-39 a.C. presso il circolo di Sirone a Napoli conosce Virgilio
38 a.C. incontro con Mecenate
MECENATE = Arezzo 70-8 a.C. origini etrusche, sempre rifiutato di andare oltre la classe di Cavaliere. Poesia negatoria, diventa famoso come colui che si circonda di scrittori e poeti . Non voleva letteratura di massa ma impegnata dal punto di vista sociale.
Richiamato da Mecenate dopo nove mesi, dopo la pubblicazione delle satire dono del podere in Sabina.
Rifiuta il ruolo di segretario di Augusto dopo la morte nel 19 a.C. di Virgilio.
Muore nell’8 poco dopo mecenate con cui fu sepolto nell’Esquilino.

Poesia autunnale → cantò l’amore con nostalgia di chi ah ormai superato l’età dell’innamoramento e perciò può guardare al proprio passato con un velo di malinconia.
Nei confronti della poesia greca → tentava l’aemulatio, il confronto ravvicinato e un tentativo di superamento di quel patrimonio culturale che pareva immagine insuperabile della civiltà. Paradigmi di riferimento i lirici arcaici – per gli Epodi Archiloco e Iponatte - con atteggiamento autonomo e maturo. Sperimentazione che si fonda sulla poikilia- variatio .Tiene conto anche dei recenti lirici ellenistici (CALLIMACO= poesia breve erudita ed elaborata, 310 a.C. in Libia muore nel 245 a.C., scrisse la Chioma di Berenice moglie di Tolomeo, catasterismo– Catullo carme 66 dei Carmina Docta-) .
Scuole filosofiche → nella società ellenistica diffuse forme di filosofia popolare. Ad opera di filosofi cinici itineranti, autori delle diatribe ( genere praticato da scrittori come Bione). Le satire oraziane ne risentono per quanto riguarda l’interlocutore fittizio.
Rapporto autore/pubblico → condizionato dall’individualismo. Poesia scritta, lettori singoli, nasce qui la preoccupazione critica e la filologia.
Classicismo → poesia catulliana alto confronto tra poesia greca e latina. Lui stesso si propone come monumentum, poeta da imitare dai posteri.

• Epodi: 17 componimenti 41-30 a.C.chiamati jambi da poesia jambica, caratterizzata da invettive .
• Satire : 2 libri pubblicati rispettivamente nel 35 e nel 30 a.C. sono in versi esametri e Orazio li chiama Sermones.
• Odi: o carmina sono 3 libri (88 componimenti ) pubblicati nel 23 a.C. e altri 4 libri pubblicati tra il 17e il 13 a.C.
• Epistole: 2 libri in versi pubblicati nel 20 e tra il 19 e il 13 a.C.

Fa parte dell’ Epistole l’Ars Poetica ( un trattato in esametri che spone le teorie peripatetiche sulla poesia in lingua latina.

CARMINA_ LIBRO I _ ODE I

Due temi:
- fare poesia non è soltanto un fatto letterario ma presuppone l’adesione a un modello di vita incentrato sull’ispirazione poetica.
- fare poesia lirica a Roma significa innestare nella cultura latina le forme della tradizione greca.

Classificazione modella di vita: atleta, politico, latifondista,agricoltore, mercante, epicureo, appassionato di guerra, appassionato alla caccia.

A Mecenate disceso da stirpe regale, difesa e dolce mio onore, ci sono quelli a cui piace sollevare con il carro la polvere a Olimpia, e la meta evitata dalle ruote infuocate e la palma che da gloria li innalza agli dei come signori della terra;
a questo (piace), se la folla degli incostanti Quiriti gareggia nell’innalzare (il candidato) alle duplici magistrature;
a quello piace, se ha ammassato nel proprio granai tutto il (grano) che si spazza dalle aie libiche.
Chi invece gode di rompere con la vanga la terra dei campi paterni mai riusciresti a distoglierlo neppure con le ricchezze di un re così da (indurlo) con una nave a Cipro a solcare il mare Egeo in qualità di navigatore timoroso.
Il mercante tenendo l’africo che lotta contro i flutti del mare Icarico esalta la pace e i campi del suo paese; subito ripara le navi sfasciate , incapace di sopportare la mediocrità.
C’è che ne rifiuta coppe di vecchio massico ne di sottrarre parte della giornata lavorativa, ora steso le membra sotto un verde corbezzolo, ora presso una fonte mormorante di acqua sacra.
A molti piace la vita militare e lo stridore della tromba misto a quello dalla cornetta, e le guerre odiate dalle madri.
Si accosta di notte sotto un cielo gelido il cacciatore dimentico della dolce moglie, sia che una cerba sia stata avvistata dai cani fedeli sia che il cinghiale marsico abbia rotto le ritorte reti.
Quanto a me, l’edera ornamento della fronte dei dotti, mi pone tra gli dei superiori, il bosco fresco e i cori leggeri delle ninfe con i satiri mi separano dalla folla se Eruterpe non fa tacere il flauto e Polumnia non rifiuta d’accordarmi la lira di Lesbo.
Che se tu inserisci me tra i poeti lirici, con il capo alto toccherò le stelle.

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