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Latino
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L’ “INNO A VENERE”
Il poema si apre con un inno a Venere, la divinità simbolo della sensualità, del piacere e della bellezza. Così Lucrezio si pone in contrasto con la dottrina epicurea, che negava l’intervento da parte delle divinità sulle questioni umane, e con il resto del poema, che ha come obiettivo l’abbattimento delle superstizioni
La Gallia nel suo complesso è divisa in tre parti: una è abitata dai Belgi, una dagli Aquitani, la terza da quelli che nella loro lingua si chiamano Celti, nella nostra Galli. Tutte queste popolazioni differiscono tra loro nella lingua, nelle istituzioni e nelle leggi. Divide i Galli dagli Aquitani il fiume Garonnna, dai Belgi la Marna e la Senna. Di tu
mon - itum
mon - ere
III
leg - o/is
leg - i
leg - tum
leg -ere
IV
aud - io/is
aud - ivi
aud - itum
aud - ire
Essere
sum/es
fu - i
esse
I TEMPI VERBALI
PRIMA CONIUGAZIONE ATTIVA
INDICATIVO
CONGIUNTIVO
IMPERATIVO
INFINITO
PARTICIPIO
PRESENTE
Io amo
Am –o~~~
e il rancore per cui la regina del cielo
costrinse un uomo famoso per la propria pietà
a soffrire così, ad affrontare tali
fatiche. Di tanta ira son capaci i Celesti?
Vi fu un'antica città, abitata dai Tiri,
che fronteggiava l'Italia e le foci del Tevere
da lontano: Cartagine, ricchissima di mezzi
e terribile in armi. Si dice
2. Rhenus, Raeticarum alpium inaccesso ac precipiti vertice ortus, modico flexu in occidentem versus septentrionali Oceano miscetur. Danuvius molli et clementer edito montis abnobae iugo effusus pluris populos adit, donec in Ponticum mare sex meatibus erumpat: septimum os paludibus hauritur.
Il Reno nato da una cima inaccessibile e scoscesa delle Al
2)Pertanto all’inizio i re – infatti sulla terra questo fu il primo nome del potere – ciascuno a modo suo esercitavano in parte l’intelligenza in parte il corpo; allora la vita umana era vissuta senza cupidigia, a ciascuno piacevano le proprie cose. Ma dopo che Ciro in Asia, gli Spartani e gli Ateniesi in Grecia cominciarono a sottomettere città e popol
CARPE DIEM
Il tema principale di questo carme è l’importanza che assume nella vita dell’uomo il cogliere i singoli attimi. Tale motivo ricorre in tutti gli scritti di Orazio, ma il “Carpe diem” ne è manifesto. Orazio esorta l’uomo a non pensare al domani, a non voler conoscere il futuro rivolgendosi all’astrologia, poiché il domani è incer
9. Tu padre sei, scopritore del vero; tu paterni precetti
10. ci prodighi, e, come le api nei pascoli fioriti
11. suggono per ogni dove, così noi nei tuoi scritti,
12. glorioso, ci pasciamo di tutti gli aurei detti,
13. aurei, sempre degnissimi di vita perpetua.
14. Infatti, appena la tua dottrina comincia a svelare a gran voce
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