"Con gli occhi chiusi" di Federigo Tozzi

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Data:13.02.2001
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Testo

Con gli occhi chiusi

Domenico è proprietario di una trattoria. La moglie, da cui ha avuto un figlio, vive in una campagna vicino Siena, insieme a tutti gli assalariati e le loro mogli. Si raccontano le avventure di questi, come la cura della campagna, e superstizioni legate a l’olio buttato per terra…
Il figlio si chiamava Pietro, adolescente, aveva un rapporto particolare con la figlia di uno degli assalariati, e aveva un amico Agostino. A scuola era il più grande, e il meno bravo, e spesso stava nell’osteria con alcuni clienti (Adamo, Giacomino, Biba, Pino) abituali. Intanto Pietro si era innamorato di quella ragazza, Ghisola, e lei ricambiava, ma il loro rapporto era molto freddo, distante. Il padre era molto duro con gli assalariati, li riempiva di ordini e si innervosiva quando non li poteva controllare e bastonava anche il cavallo. Intanto Pietro non andò più a scuola. La madre aveva un rapporto particolare con il figlio (spesso pensava di guarire dalla crisi di nervi proprio con la sua vicinanza), mentre lui dimostrava di non volerle bene. Intanto era molto timido con Ghisola, che era corteggiata anche dal suo amico Agostino. Forse anche per questo che diventò più caparbio, voleva fare tutto di testa sua. Intanto Anna, dopo una convulsione morì. Pietro pur fingendo di addolorarsi in realtà non provava alcun dolore e non voleva essere visto da nessuno. Dopo la morte di Anna, Domenico divenne più economo e più irascibile con i suoi assalariati. Ogni domenica mattina andavano al cimitero, ma Pietro era disinteressato e spesso andava via prima. Tutti avevano paura di Domenico, che spesso urlava a qualcuno senza motivo. Fece castrare tutte le bestie del suo podere. Intanto erano passati tre anni. Ghisola era andata via, e Pietro lesse una sua lettera con una sua foto. Era bellissima, e si accorse di essersene innamorato. Intanto a stento aveva finito gli studi. Ogni occasione era buona per stare lontano da casa, dove il padre lo vedeva sempre più diverso da lui, e lo picchiava. Si era inscritto al partito socialista. Il padre lavorava nel podere (per esempio per l’arrivo della paglia) o nella trattoria (controllando il cuoco). Si riposava osservando una medaglina trovata durante la vangatura. Una volta la settimana faceva l’elemosina di quello che rimaneva nella trattoria ai poveri. Pietro andò a Firenze per studiare, ma si sentiva solo, tutto gli sfuggiva, e dopo qualche mese tornò a casa. Ma poi decise di rimettersi a studiare: la sua unica forza era pensare a Ghisola. Questa intanto era lontana al suo paese, ma qui non ci voleva stare: si sentiva a disagio con tutti i suoi parenti tranne che di un amico di famiglia, Borio, che si era innamorato di lei. Ma la vita in quel paese non era adatta per lei: tutti sapevano qualcosa sul suo conto, o se la inventavano. Allora andò in un altro paese, ma fu lo stesso. Andò a lavorare presso una fattoria, e qui un giorno arrivò Pietro. Entrambi si amavano ancora. Pietro e Ghisola continuarono a vedersi, e lui avrebbe voluto sposarla. Così, visto che ormai non aveva più voglia di studiare, che sarebbe dovuto ritornare a Siena, e che pensava sempre a lei, pensò di portarla con se e Ghisola accettò, dato che non voleva stare con la sua famiglia, e dato che l’uomo per cui lavorava (che era anche un suo amante), era impegnato in un processo di fallimento e per questo non si faceva vedere da nessuno. La andò a prendere. Stette pochi giorni nella trattoria, in casa di Pietro, ma visto che il padre dimostrava di non interessarsi a loro, come se creassero un disturbo, tornò nel suo podere. Qui passò molti giorni: Pietro non aveva il coraggio di chiederle di sposarlo, e si limitava a baciarla, ma sua zia (Masa) si preoccupava che non fossero visti dagli assalariati, temendo per le voci che ne sarebbero nate. Poi decisero che era meglio se fosse tornata a Radda, con i suoi genitori. Intanto Ghisola era rimasta incinta, non di Pietro. I due si videro altre giornate, prima a Radda, poi a Firenze; Ghisola era sempre più fredda, sentiva di non essere come Pietro voleva, e per questo poi decisero di non vedersi più. Dopo riceve una lettera che afferma che Ghisola lo stava tradendo, e vi era scritto un indirizzo. Lui va in questa casa che è piena di prostitute. Vede Ghisola, incinta, ma non se ne accorge subito. Quando la vede e se ne accorge sviene. Si sveglia. Fino a poco tempo prima no poteva stare senza di lei, e l’amava. Ora si accorse di non amarla più.

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