Adelchi

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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ADELCHI
Primo atto: a Pavia, capitale del regno longobardo, arriva Ermengarda, figlia del re Desiderio, che è stata ripudiata dal marito Carlomagno. Ella chiede di ritirarsi in convento. Desiderio, sdegnato, proclama re dei Franchi i figli di Gerberga, cognata di Carlo rifugiatasi a Pavia. Inutilmente Adelchi tenta di farlo recedere dal suo proposito. Subito dopo giunge un ambasciatore di Carlo che, visto respinto il suo ultimatum da Desiderio, gli porge la dichiarazione di guerra. Alcuni duchi longobardi si riuniscono in casa di Svarto e progettano di tradire Desiderio; al termine della riunione Svarto parte per la Francia.
Secondo atto: al campo dei Franchi in Valsusa, il legato papale Pietro incita Carlo a non abbandonare la lotta; questi infatti è scoraggiato perchè non riesce a forzare le difese longobarde alle Chiuse. Sopraggiunge il diacono Martino, che afferma di conoscere una via tra i monti che permette di aggirare e attaccare alle spalle i Longobardi.
Terzo atto: i Franchi attaccano di sorpresa il campo longobardo, mettendo in rotta i nemici; parte dell'esercito sconfitto, al comando dei duchi traditori, si schiera con Carlo. Desiderio fugge a Pavia, Adelchi a Verona. Nel coro che conclude l'atto Manzoni mette a confronto i vecchi e i nuovi oppressori, mentre gli imbelli latini assistono senza reagire alle lotte degli stranieri per la loro terra.
Quarto atto: in un monastero di Brescia, Ermengarda morente riceve dalla sorella Ansberga, badessa del convento, la notizia che Carlo si è risposato; questo colpo le è fatale. Dopo un secondo coro, l'azione si sposta a Pavia, dove il duca Guntigi, a cui è stata affidata la guardia delle porte della città, si accorda segretamente con Svarto, divenuto nobile franco, per far entrare l'esercito nemico.
Quinto atto: i Franchi, presa Pavia, assediano Verona; i subordinati di Adelchi chiedono al capo di arrendersi. Adelchi pensa in un primo momento di uccidersi, poi decide di riparare a Bisanzio, per poter un giorno tornare a liberare il padre. Desiderio chiede a Carlo di risparmiare il figlio, che non ha avuto alcuna parte nella preparazione della guerra, ma il re franco è irremovibile. Verona capitola, e Adelchi è ferito a morte; in un ultimo colloquio con Carlo e il padre, ottiene dal primo la promessa di un trattamento umano per il secondo, e spira.

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