D'Annunzio

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

Voto:

2 (2)
Download:56
Data:01.06.2001
Numero di pagine:1
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
annunzio_3.zip (Dimensione: 2.85 Kb)
trucheck.it_d-annunzio.doc     21.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

La sera fiesolana: parafrasi
Le mie parole fresche nella sera ti fanno come il fruscio che fanno le foglie del gelso nella mano di chi le coglie in silenzio e ancora si attarda il lento lavoro sulla scuola alta che diventa nera contro il fusto color argento con i suoi rami spogli mentre la luna è prossima ad uscire dalle soglie azzurre e sembra che davanti a sé distenda un velo dove il nostro sogno giace e sembra che la campana senta già sommersa nel gelo notturno e beva da lei la pace sperata senza vederla.
Tu sia lodata per il tuo viso di perla, o sera, e per i tuoi grandi occhi umidi dove si tace l’acqua del cielo!
Le mie parole dolci nella sera ti sentono come la pioggia che faceva rumore tiepida e sfuggente, pianto lacrimoso della primavera, sui gelsi e sugli olmi e sulle viti e sui novelli pini con le dita rosa che giocano con l’aria che si perde, e sopra il grano che non è ancora verde, e sopra il fieno che già tagliato sta ingiallendo, e sopra gli olivi, sopra i fratelli olivi che fanno di pallida santità i clivi sorridenti.
Tu sia lodata per le tue vesti profumate, o sera, e per la cinta che ti cinge come il salice cinge il fieno che profuma!
Io ti dirò verso quali reami d’amore ci chiama il fiume, le cui fonti eterne all’ombra degli antichi rami parlano del mistero sacro dei monti, e ti dirò per quale mistero le colline sugli orizzonti limpidi s’incurvano come labbra che chiudono un divieto, e perché la volontà di dire, le faccia belle oltre ogni desiderio umano e nel silenzio loro sono sempre consolatrici novelle, così che sembra che ogni sera l’anima le possa amare di un amore più forte.
Tu sia lodata per la tua morte pura, o sera, e per l’attesa che fa palpitare in te le prime stelle.

Esempio