Dante

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Testo

Rapporto di Dante con gli intellettuali del suo periodo
Dante è nato nel 1265 da una famiglia appartenente alla piccola nobiltà cittadina.
La sua vita artistica può essere divisa in due periodi: prima e dopo il suo esilio.
Nella prima parte della sua vita Dante ha una formazione culturale di alto livello, ha rapporti con esponenti del Dolce Stilnovo. A 18 anni Dante incontra Beatrice e da quell’incontro risale l’esordio della poesia dantesca e l’elaborazione da parte di Dante di una nuova poetica riconducibile a quella stilnovista.
Durante l’ultimo decennio del XIII secolo Dante intraprende un’attività politica che lo porterà nel 1300 a diventare priore. Dante inoltre risulta iscritto all’Arte dei medici e degli speziali; questo deriva dal fatto che l’iscrizione a quest’Arte permette di partecipare alla vita politica comunale.
L’immagine di Dante coincide con quella dell’intellettuale tipico nella società comunale: provenienza da strati alti della società e ruolo importante nella vita politica delle città.
Nel 1302 Dante fu accusato di baratteria (corruzione) e di conseguenza costretto a una multa di 500 fiorini e due anni di esilio; trovando l’accusa infondata egli si
rifiutò di pagare la multa e quindi venne condannato a morte sul rogo.
A partire da questo periodo Dante è costretto a errare di corte in corte e mettersi a servizio dei signori ottenendo in cambio l’ospitalità. Dante passò molte corti nel Nord Italia e attorno al 1310 egli scrisse l’Inferno e il purgatorio. Nel 1318 Dante si trasferì a Ravenna dove morì nel 1321 poco dopo aver compiuto il Paradiso.
La situazione di Dante rispecchia perfettamente quella degli intellettuali del periodo nominato Autunno del Medioevo in quanto i letterati di questo periodo errano di corte in corte contando sul loro prestigio e ricevendo in cambio dai signori ospitalità e incarichi prestigiosi.
L’evoluzione, sul piano sociale, di Dante coincide con quella avvenuta per tutti gli intellettuali del suo periodo.
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