Decamerone

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Testo

Decameron - Cisti il fornaio (riassunto)

La novella vera e propria è preceduta da una breve introduzione di Neifile: la narratrice della vicenda. L'argomento è come
persone astute riescano con parole

garbate a districarsi nelle questioni difficili. Neifile afferma che spesso la natura e la fortuna giocano brutti scherzi agli uomini
come dotarli di un'anima nobile e un

mestiere vile e questa è la situazione di Cisti, uomo intelligente e generoso, ma semplicemente un fornaio. Accadde che alcuni
ambasciatori del Vaticano andarono da

messer Geri Spina, un nobile uomo di Firenze, a discutere di affari del Papa. Ogni mattina Geri e gli ambasciatori passavano
davanti al forno di Cisti, e questo

bramava dalla voglia di far assaggiare il suo ottimo vino, ma non osava invitarli perché nonostante fosse molto ricco era sempre
e solo un fornaio. Allora aguzzando

l'ingegno face in modo che i signori si autoinvitassero: ogni mattina al loro passaggio si sistema su di un tavolo per la strada a
bere il suo vino con una enfasi tale da

far venir sete a chiunque. Dopo tre giorni Geri non sa resistere e chiede al fornaio di poterne assaggiare e con gli ambasciatori
del Papa convenne che era il miglior

vino che si fosse mai assaggiato. e così andò a bere da lui per mlti giorni appresso. Dovendo gli ambasciatori partire, Geri
organizzo in loro onore una festa con tutti i

personaggi più importanti di Firenze ed invito anche Geri. egli però capì di non poter accettare e rifiutò. Geri mandò allora un suo
servo a prendere un fiasco di vino

dal fornaio. Il servo prese però un grande fiasco e arrivato da Cisti si sentì dire: "Di certo non è messer Geri a mandarti da me!".
Il servo tornò dal padrone e

riferitogli l'accaduto fu rimandato dal fornaio per chiedere il motivo di quella risposta. Arrivato da Cisti gli dice che era
veramente mandato a lui da Geri, ma Cisti

ribadisce che probabilmente è stato mandato al fiume Arno. Messer Geri appena riferitegli queste parole capisce tutto e dopo
aver chiesto al servo di mostrargli il

botticello lo rimanda con un fiasco convenevoli e questa volta Cisti lo riempie. Finita la festa Geri va a trovarlo e il mugnaio gli
spiega di aver agito in quel modo non

per avarizia, tanto è vero che in seguito gli dona tutto il suo vino, ma solo per ricordargli che genere di bevanda fosse questa. Il
vino buono sta nelle botti piccole, è

un po' questo il senso della storia. Da quel giorno messer Geri tenne sempre in favore il buon fornaio.

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