Diverse analisi dell'Odissea

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Categoria:Letteratura

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Testo

F) I PERSONAGGI PRINCIPALI:
CERCHIA FAMILIARE:
-Ulisse: protagonista dell’Odissea. Re di Itaca ed eroe del ciclo troiano. Sposò Penelope e da lei ebbe un figlio. Prese parte alla guerra di Troia e ne provocò la caduta. Intraprese quindi il ritorno a casa durato dieci anni. Giunto a Itaca, con l’aiuto di suo figlio uccise i pretendenti della moglie e punì i servi infedeli.
-Penelope: moglie di Ulisse e madre di Telemaco. Rimase fedele al marito durante la sua lunga assenza, attendendone fiduciosamente il ritorno e rifiutando di passare a nuove nozze.
-Telemaco: figlio di Ulisse, partì dalla sua isola nativa per avere notizie del padre ormai assente da parecchi anni.
-Eumeo: amico fedelissimo della famiglia, viveva all’esterno delle mura perché svolgeva la pastorizia.
-Argo: cane di Ulisse. L’unico che ha riconosciuto il suo padrone, intrufolatosi nella sua casa, travestito da falso mercante per non farsi riconoscere dai pretendenti di sua madre che hanno approfittato della sua assenza, i Proci.

DEI:
-Atena: una delle principali divinità. Atena simbolizzava la superiorità della ragione e dello spirito sul coraggio. Con la lancia in pugno e l’elmo sulla testa era anche una divinità pacifica, ispiratrice ed intelligente. Nell’Odissea appariva ad Ulisse, Telemaco e a Penelope per dare consigli.
-Zeus: suprema divinità. Zeus divenne il nume supremo padre e sovrano temuto dall’infinita varietà di dei.
-Eolo: re dei venti. Secondo l’Odissea, abitava nell’isola galleggiante di Eolia, dove esercitava il potere su tutti i venti rinserrati in una caverna.
-Nettuno: dio del mare, identificato con il greco Posidone.Nell’Odissea, dopo essere stato insultato e offeso da Ulisse, fece andare alla deriva egli con i suoi compagni.
ANTAGONISTI DI ULISSE:
-DURANTE IL VIAGGIO:
-Scilla: mostro marino con sei teste e dodici zampe. Abitava in una caverna nella scogliera calabra, di fronte a Cariddi, cibandosi di pesce e, all’occasione, dei marinai delle navi che si avvicinano troppo al suo antro.
-Cariddi: mostruosa divinità marina vivente nello stretto di Messina.
-La maga Circe: divinità di origine solare in luminose sembianze di donna, che, dotata di poteri magici, con incantesimi trasformava gli uomini in animali e li teneva poi prigionieri nelle sue stalle.
-Polifemo: ciclope figlio di Posidone. Nell’Odissea, rientrando la sera con il gregge dal pascolo, trova nella sua spelonca Ulisse con alcuni compagni e ve li imprigiona.
-A CASA:
-I Proci: nome attribuito ai numerosi principi di Itaca e delle isole vicine che ispiravano a sposare Penelope e che, nell’attesa di una sua decisione, si erano installati da padroni nel palazzo di Ulisse.
-Ancelle e serve infedeli: alcune di loro si sono schierate da parte dei Proci e dicendoli perché Penelope non finiva mai la tessitura.
-Antinoo: capo dei pretendenti di Penelope, bello e insolente, ucciso da Ulisse dopo la vittoriosa prova dell’arco.

-TAPPE del VIAGGIO:
-PARTENZA: da Troia
-ARRIVO: la prima isola, in cui approdano, sono presso i Ciconi; l’ultima, invece, è presso l’isola dei Feaci.
-PUNTO più LONTANO: Ade (nell’oltre tomba)
-INCONTRI più DRAMMATICI: Lotofagi, maga Circe, Ade, Scilla e Cariddi.
-Il periodo in cui è ambientata la vicenda è subito dopo la guerra di Troia
-Il viaggio è durato circa vent’anni
Tutto ciò è stato tratto dall’ enciclopedia Fabbri e da Armi ed Eroi, un libro di antologia ed epica.
TRAMA:
Partito da Troia con i compagni, arriva dapprima presso i Ciconi, nella Tracia, che però lo costringono a fuggire.Approda poi presso i Lotofagi, cioè i mangiatori di loto, frutto che genera un completo oblio dei propri doveri in chi lo gusta . a stento Ulisse può trascinare alle navi, per ripartire, i compagni che lo avevano assaggiato.Arriva poi nella terra dei Ciclopi e qui, spintosi nella caverna di Polifemo, è costretto ad assistere impotente all’ uccisione di sei suoi compagni.
Poi con uno stratagemma riescie ad accecare il Ciclope ed a fuggire.Ripreso il mare grida parole di scherno al Ciclope, che inutilmente lancia contro la nave enormi massi.
Approda quindi presso il re Eolo che gli regala, alla partenza, un otre dentro al quale sono racchiusi tutti i venti contrari alla navigazione.I compagni però, credendo che contenga un tesoro, mentre Ulisse dorme, lo sciolgono e così si scatena una tempesta.Arrivano poi alla terra dei Lestrigoni,
feroci cannibali, dalla quale immediatamente fuggono.Arrivano così all’ isola della maga Circe
che trasforma in porci ventidue compagni di Ulisse, il quale però mediante l’aiuto di Erme, la costringe a ridare loro la natura umana.Dopo un anno Ulisse riparte, e la maga gli consiglia di recarsi nell’ Ade per conoscere le vicende del suo ritorno. Dopo una serie di riti, nella terra dei
Cimmerii, avvolta sempre dalle tenebre, Ulisse può parlare con alcune ombre di morti: la madre Antclèa prima, Tiresia dopo, gli profetizzano il futuro.
Riprendendo la via del ritorno e seguendo i consigli di Circe, Ulisse riesce a superare le insidie delle Sirene, turando con la cera le orecchie ai compagni, e di Scilla e Cariddi. Approdato all’isola del Sole, violente tempeste gli impediscono di partire e lo trattengono per un mese. I compagni uccidono e mangiano le giovenche sacre al Sole. Il Dio li punisce con una terribile tempesta che li sorprende quando, ripartiti, sono già in alto mare. Tutti periscono, tranne Ulisse, che approda all’isola Ogigia accolto da Calipso che lo trattiene per sette anni.
Ulisse costruisce una zattera e lascia l’isola Ogiga e arriva sull’isola dei Feaci. Commossi dal lungo racconto, portano Ulisse con una nave ad Itaca. Atena gli si presenta e gli da consigli e un aspetto di mendicante affinchè non possa essere riconosciuto; lo indirizza poi alla capanna del porcaro Eumeo, il quale parla al mercante delle angherie dei Proci e del suo affetto per Ulisse, che egli ormai crede morto. Intanto Atene si presenta a Telemaco, ospite ancora di Menelao, e gli consiglia di tornare, di nascosto, ad Itaca e di recarsi presso Eumeo.
Arrivato nella capanna di Eumeo ed accolto con grande gioia, Telemaco ordina al porcaro di informare Penelope del suo arrivo. Eumeo parte ed allora Ulisse rimasto solo col figlio, con l’aiuto
di Atena, si fa riconoscere.
Al sorgere del nuovo giorno, Telemaco si reca ad Itaca dove, la nutrice Euriclea prima e Penelone dopo, lo accologono con grande gioia. Il mendico intanto, accompagnato da Eumeo, si avvia verso la reggia per accatare. All’ingresso, il vecchio cane Argo riconosce il padrone, da vent’anni assente, e vorrebbe andargli incontro, ma muore. Cala la notte sulla reggia e Penelope ha un lungo colloquio con il mendico, il quale le racconta una lunga storia per convincerla che Ulisse è vivo e tornerà al più presto. La regina, rincuorata, ordina che questo strano mendico venga trattato come un ospite di riguardo. Ed ecco che Euriclea, mentre lo aiuta nel bagno, si accorge, da una cicatrice alla coscia, che quello è Ulisse. Felice, vorrebbe informare Penelope, ma Ulisse lo vieta.
Alla mattina Penelope va nella stanza del mergon e propone ai Proci la gara con l’arco: chi dei Proci con l’arco di Ulisse riuscirà a far passare una freccia attraverso gli anelli di dodici scuri in fila, sarà lo sposo. Tutti si provano, ma non riescono; anche il mendico chiede di partecipare e la sua richiesta venne esaudita. Penelope intanto ritorna nella sua stanza mentre il mendico prende la mira e scaglia la freccia e trapassa i dodici anelli grazie all’aiuto di Zeus; i Proci impallidiscono, Telemaco, impugnate le armi, si affianca al padre, pronto alla vendetta ed ora il mendico si presenta nella sua vera identità. Con l’aiuto di Atena, Ulisse elimina tutti i Proci.
Trama:
situazione d’equilibrio iniziale del protagonista:
-Ulisse, insieme ai suoi compagni, parte vittorioso da Troia per ritornare a Itaca.
evento che rompe l’equilibrio:
-Nettuno, dopo essere stato insultato ed offeso, manda Ulisse e i suoi amici alla deriva.
processi di peggioramento o di miglioramento:
-Approdano in molte isole dalle quali sono costretti a scappare. I luoghi più drammatici sono: Nell’isola del Sole dove si trovano Scilla e Cariddi, mostruose divinità viventi nello stretto di Messina e nella scogliera calabra; cibandosi di pesce e, all’occasione, dei marinai che si sono avvicinati troppo al loro antro. La maga Circe, la quale è dotata di poteri magici, con incantesimi ha trasformato Ulisse e i suoi compagni in animali e li teneva poi prigionieri nelle sue stalle.
Eolo ha dato in regalo a Ulisse, per ritornare a Itaca senza avere problemi, i venti contenuti in un’ulna, ma i ragazzi infedeli e impazienti di cosa conteneva ulna l’aprirono quando ormai erano arrivati, e improvvisamente i venti uscirono e provocarono una terribile tempesta, dalla quale andarono di nuovo alla deriva.
evento/i che segna/segnano il recupero di una situazione di nuovo equilibrio:
- Ulisse approda sull’isola dei Feaci. Commossi dal lungo racconto, portano egli con una nave a Itaca.
Atena gli si presenta e gli da consigli e un aspetto da mendicante affinchè non possa essere riconosciuto; lo indirizza poi alla capanna del porcaro Eumeo, un amico fedelissimo di famiglia.
Ulisse, infine, ammazza tutti i Proci, che avevano approfittato della sua assenza e volevano prendere sposare Penelope, sfidandoli alla gara con l’arco.
situazione finale:
-Ulisse riprende le sue sembianze e Penelope lo riconosce.
E a Itaca ritorna la pace.

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