Il cavaliere inenistente, di Italo Calvino, analisi dell'opera

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Testo

IL CAVALIERE INESISTENTE

(pubblicato presso l’editore Einaudi DI TORINO nel novembre del 1959; Romanzo ambientato tra i paladini di Carlomagno con molte dissonanze storico geografiche rispetto al Medioevo com’è proprio dei poemi cavallereschi, ma che fonde al suo interno invettive tipiche del mondo moderno focalizzate a dare più sfumature e più profondità alla psiche dei personaggi.) di ITALO CALVINO (Nasce a Las Vegas, 15 ott. 1923; figlio di Mario agronomo sanremese e di Evelina Mameli, sassarese, laureata in scienze naturali e all’epoca assistente di botanica all’università di Pavia.A vent’anni aderisce alla RESISTENZA combattendo nelle brigate Garibaldi.Nel 1945,stabilitosi a Torino, fonda con Vittorini la rivista”Il Menabò”.Colto da ictus il sei sett. 1985 muore in seguito a emorragia cerebrale il diciannove sett.

Contenuto dell’opera

Si narra la vicenda di Agilulfo,paladino al servizio di Carlomagno,che non ha corpo e si presenta come una maestosa armatura vuota al suo interno,da una suora che si scoprirà essere Bradamante compagna d’armi invaghita di lui.La storia del cavaliere si interseca con quella della guerra tra i cristiani e gli infedeli alla quale partecipa ma quando viene messa in dubbio l’azione che l’ha portato ad essere cavaliere esce dal campo di battaglia seguito dal suo scudiero Gurdulù,Rambaldo suo ammiratore nonché innamorato di Bradamante,la stessa e Torrismondo,che aveva messo in pubblico la falsità dell’azione di Agilulfo.Dopo varie vicende e controversie venne ristabilizzato l’ordine ma Agilulfo sparisce e cede l’armatura a Rambaldo che conoscerà poi la suora narratrice,Bradamante.

I personaggi

AGILULFO:protagonista dell’opera,cavaliere inesistente ,che sprovvisto di corpo e sensi si distingue fra cavalieri , è perfetto ,ma questa perfezione che lo porta ad essere ammirato da molte donne crea anche un distacco fra lui e i cavalieri .La sua figura vista in chiave moderna rispecchia quella dei cittadini d’oggi nascosti dietro le loro funzioni e attribuzioni.
BRADAMANTE:si scopre verso la fine del racconto che è la monaca cha narra il racconto CARLOMAGNO:personaggio importante della storia che da molti particolari per l’ambientazione storica del romanzo. RAMBALDO:giovane arruolatosi per vendicare il padre che diventa subito ammiratore di Agilulfo ,s’innamora poi di Bradamante e nel finale ottiene in dono l’armatura di Agilufo e si sposa con Bradamante.

Gli ambienti

Non c’è una dettagliata descrizione dei luoghi ma si può intuire che la vicenda è ambientata prevalentemente in boschi e prati su alture.Più dettagliatamente è descritto il laghetto dove Rambaldo incontra Bradamante ma il paesaggio fa da sottofondo alle sensazioni del giovane soldato

L’epoca

Siamo nel mentre di una delle guerre cristiane contro gli infedeli condotta da Carlomagno

Intenzione dell’autore

Si può intuire che il tema di fondo trattato da Calvino è il problema di Agilulfo che può essere letto in chiave moderna come la situazione della società moderna stressata dagli impegni dove si vedono passare migliaia di persone nascoste dietro un’armatura costituita dalle loro funzioni e attribuzioni .C’è poi un intreccio di tematiche secondarie riguardanti l’amore e l’amicizia .A mio parere Calvino si mantiene al di fuori dal dare un proprio parere ma si può intuire la sua avversità verso questo modo di vivere senza personalità dal fatto che ,Agilulfo, figura emblematica che rappresenta la società moderna nonostante fosse il migliore paladino,una volta sprovvisto della sua funzione si perde nell’oblio.Calvino inizialmente da ampio spazio alla descrizione delle ottime qualità di Agilulfo che però col proseguire della storia vengono superate da quelle molto più umane e frivole degli altri personaggi.
Come ha detto più volte nelle presentazioni delle sue opere anche per questa non ha voluto dare alcun riferimento al suo credo politico ma ha definito il suo modello di società moderna ,meno robotizzata e perfetta e veloce ma più frivola ,imperfetta e più umana

USO DELLA LINGUA

L’opera inizia senza Dare un’idea di chi possa essere il narratore che però conosce ogni cosa come fosse presente ai fatti e introduce la vicende descrivendo i personaggi e i paesaggi che faranno da sfondo ai fatti ma nel proseguire ci viene detto che ciò che stiamo leggendo è un libro scritto da una suora ,che si lamenta della sua condizione, grazie a alcune notizie arrivate al suo convento e alla sua fantasia perciò il racconto prosegue su due piani :quello della vita della suora e quello di Agilulfo e compagni.Nel finale le due storie si incrociano in un’unica creando così un imprevedibile colpo di scena e passando da una narratore esterno ad un narratore interno ;dalla terza persona alla prima .A mio parere questo mutamento di narratore e persona danno al romanzo più movimento e suspence rendendolo più appassionante.
Calvino utilizza un registro solenne che fa immedesimare meglio il lettore nell’epoca ma lo fa con parole moderne e facilmente comprensibili rendendo più scorrevole la lettura,raramente si possono trovare termini tecnici riferiti alla battaglia o parole dialettali per lo più comprensibili dal contesto .
Il brano si presenta come scarna narrazione dei fatti ma proseguendo entrano in scena poetiche descrizioni dei paesaggi che si fondono a sentimenti amorosi.
Calvino non usa metafore o doppi sensi ma la morale del libro trasforma tutta la vicenda in una metafora.

GIUDIZIO PERSONALE

L’opera presenta contenuti di argomento storico ma privi della pesantezza di tali grazie al susseguirsi di colpi di scena; i problemi trattati seppure coperti da un’ambientazione nel medioevo si riferiscono ai tempi moderni ed escono dai soliti schemi poiché riguardano più l’essere e la psiche che le cose materiali.Da tutto quest’insieme di cose ne risulta un’opera interessante e nelLa quale è presa in considerazione una difficile ma profonda problematica ricorrente nei nostri giorni.
Nicola Buso 3°e “G.Marconi”Conegliano

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