Lo scudo di Talos di Manfredi

Materie:Scheda libro
Categoria:Letteratura
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Testo

SCHEDA PER LA RECENSIONE DI UN LIBRO

AUTORE: Valerio Massimo Manfredi TITOLO: Lo scudo di Talos
EDITORE: Arnoldo Mondatori LUOGO E DATA DI EDIZIONE: Milano, 1992
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1988

GENERE DEL LIBRO: romanzo storico

• La narrazione è ambientata a Sparta nel periodo delle guerre persiane, più precisamente tra il VI e il V sec. a.C. (la vicenda si svolge in circa 40 anni)

Il libro è intitolato così perché lo scudo è sia la “culla” in cui Talos viene ritrovato da bambino sia l’oggetto che viene consegnato ai guerrieri spartani dopo l’iniziazione, con inciso lo stemma della propria famiglia. Proprio sullo scudo di Brithos, Talos, vede per la prima volta il dragone, stemma della sua vera famiglia.
• TRAMA: Aristarchos Kleomenide, nobile spartano, ha due figli: il robusto Brithos, primogenito, e lo zoppo Kleidemos. Le leggi di Sparta, la patria dei guerrieri, non gli lasciano scelta… il bambino storpio deve morire. Aristarchos decide però di affidarlo agli dei deponendolo sotto alla quercia del monte Taigeto, nella speranza che qualcuno lo raccolga e lo cresca al posto suo. Kleidemos viene raccolto da Kritolaos, un vecchio pastore ilota, che decide di crescere il fanciullo come fosse il nipote che la figlia vedova non ha mai potuto dargli. Il bambino viene ribattezzato Talos e cresciuto tra quella gente che il suo rango originario avrebbe considerato umili servitori e giocattoli da esercitazione. Ma Kritolaos non è un semplice ilota: è il custode delle armi di Aristodemo, antico re degli iloti, e quindi capo spirituale del suo popolo. Il vecchio decide di fare di Talos il suo erede: gli insegna a difendersi nonostante il suo handicap e ad usare un robusto arco di corno. Gli anni passano ed i due Kleomenidi crescono separati in due società completamente diverse tra loro. In Talos si sviluppa una sempre più pressante attrazione verso Antinea, giovane ragazza ilota sua vicina, che un giorno salva da uno stupro ad opera di un gruppo di giovani spartani. Capo del gruppo era Brithos, che risparmia il fratello sconosciuto per il coraggio dimostrato. Il destino dei due inizia a ricongiungersi; Talos assiste alla violenta iniziazione di Brithos, che lo riconosce e lo obbliga ad una spedizione punitiva per reprimerne la sfrontatezza. Nel frattempo la Grecia entra in guerra con la Persia, e Sparta deve mandare il suo contingente di eroi a bloccare il passo delle Termopili: 300 uomini contro un quarto di milione di guerrieri persiani. Gli iloti fungono da scudieri e servitori per i guerrieri spartani… Talos viene scelto per accompagnare Brithos. Per tre giorni gli spartani reggono l’attacco persiano… ma il compito di Leonidas non è vincere, ma guadagnare tempo. Il re, grande amico del prode Aristarchos, sceglie il giovane Brithos ed il suo compagno Aghias per portare un messaggio a Sparta. Mentre alle Termopili il re ed i suoi eroi muoiono i due giovani spartani, accompagnati da Talos, proseguono verso Sparta con l’orgoglio ferito. Malauguratamente una spia sostituisce il messaggio durante il tragitto, e i due guerrieri vengono presi per dei vigliacchi dai loro concittadini. Aghias si suicida, ma Brithos non si arrende e decide di riscattarsi combattendo. Talos, ormai succeduto al vecchio Kritolaos, insieme al gigantesco Karas, altro capo spirituale ilota, organizza atti di guerriglia contro le truppe persiane isolate, coinvolgendo il fratello nella lotta. Brithos troverà la morte da eroe nella battaglia di Platea, in cui i greci riconquisteranno la loro libertà, e Talos scoprirà le sue vere origini.
Il messaggio di Leonidas era una richiesta per gli efori di liberare gli iloti dalla schiavitù, ma la Krypteia (l’organizzazione segreta dell’esercito), sconvolta da quel biglietto rivoluzionario, lo aveva sostituito con uno bianco. Sarà compito dello stesso Talos fare sì che il desiderio del re Leonidas si avveri. Comincia una nuova vita per lo zoppo, una vita come comandante degli spartani nella campagna del nuovo re Pausanias contro i persiani. Talos viene scelto come intermediario di Pausanias alla corte del Re dei re, ignaro di un tentativo di alleanza tra il reggente spartano e l’imperatore persiano. Pausanias verrà ucciso per aver cospirato contro Sparta, mentre in Talos il bisogno di tornare tra gli iloti diventa sempre più forte. La rivolta degli iloti diventa sempre più imminente, mentre la Krypteia prosegue nelle sue repressioni. Talos scoprirà tutta la verità, leggendo il biglietto di Leonidas, e deciderà di tornare dagli iloti per mettersi a capo della rivolta. Prese le armi di Aristodemo e sposatosi con Antinea, da cui avrà un figlio di nome di Aristodemo, Talos guida, insieme a Karas, la lotta contro Sparta. Gli iloti ribelli ottengono la libertà e al termine della battaglia Talos sparisce nell’ombra, come il lupo che era in lui, lasciando le armi di Aristodemo e la promessa di tornare a difendere il suo popolo se ce ne sarà bisogno.

PERSONAGGI PRINCIPALI:

(PROTAGONISTA) TALOS/KLEIDEMOS

Talos è il protagonista del racconto, figlio di una delle famiglie nobili più importanti di Sparta viene abbandonato dai propri genitori a causa di una malformazione al piede e accolto da una famiglia di Iloti. Nella vicende narrate Talos è un giovane alto e muscoloso, ha i capelli neri e gli occhi scuri. La sua vita da semplice pastore non piega il suo carattere orgoglioso e il suo nonno acquisito, Kritolaos, gli insegna le arti belliche perché il suo destino è quello di liberare il popolo ilota dall’oppressione spartana. Egli è abilissimo nel tiro con l’arco, nel combattimento corpo a corpo e nella strategia militare. Il suo unico Grande amore è Antinea per cui farebbe qualsiasi sacrifico. Talos è presentato dall’autore in maniera indiretta ed è un personaggio a tutto tondo.

BRITHOS
Brithos è il fratello maggiore di Talos, è un prode guerriero come il padre ed è il migliore della sua compagnia. Un giorno si scontra con Talos, al quale risparmia la vita ma fa massacrare completamente il gregge dal suo cane Melas. All’inizio è in forte contrasto con il fratello minore, ma quando iniziano la loro lotta contro i persiani diventano grandi amici e compagni inseparabili. Brithos morirà nella battaglia di Platea combattendo per la patria e solo dopo la sua morte Talos scoprirà di esserne il fratello.

ANTINEA
Antinea è una ragazza dolce e premurosa dai capelli biondi e gli occhi azzurri. Ella è perdutamente innamorata di Talos, ma deve separarsi da lui per seguire il padrone spartano della sua famiglia. Alla fine ritrova Talos e i due si sposano generando un figlio di nome Aristodemo.

KRITOLAOS
Capo degli Iloti e nonno adottivo di Talos al quale insegna a maneggiare le armi e al quale racconta le storie dell’antico re di Messenia. Kritolaos è il custode delle antiche armi del re Aristodemo, ed è suo il compito di addestrare ed istruire il futuro capo del suo popolo. Morirà quando ormai Talos è un forte e robusto ragazzo e a lui lascerà il compito di riscattare gli Iloti. Dopo la sua morte entra, misteriosamente, nella vita di Talos un altro importante personaggio: Karas.

KARAS
Karas è un gigante barbuto con una forza fisica e mentale smisurata ed è amico fraterno di Talos. Entra nella vita del giovane in seguito alla morte dell’anziano Kritolaos per proteggerlo ed aiutarlo. Egli è anche il custode delle parole che serviranno a liberare dalla maledizione la spada dell’antico re messeno Aristodemo. Alla fine del romanzo sarà lo stesso Karas a pulire l’antica armatura e le armi usate da Talos per proteggere gli iloti durante l’assedio della città di Itome.

PERSONAGGI SECONDARI:

ARISTARCHOS
Aristarchos è il padre di Talos, costretto ad abbandonare il proprio figlio a causa delle dure leggi spartane. Aristarchos è un prode combattente, pronto a sacrificarsi per il proprio paese e il suo stemma di battaglia è un dragone.

PAUSANIAS
Re di Sparta, dopo la caduta di Leonidas, prende accordi segreti con i persiani per far diventare la sua città una polis democratica. Egli è un abile stratega e uomo politico ma viene tradito dal suo servo, e amante, Lahgal. Il re morirà per ordine degli Efori e con lui moriranno i suoi progetti di democrazia.

LAHGAL
Lahgal è il giovane servo del re Pausanias che Talos incontrerà a Cipro e con il quale intraprenderà un importante viaggio diplomatico propostogli dallo stesso Pausanias per decidere del futuro di Sparta. Durante il ritorno da questo viaggio Talos aveva ordine di ucciderlo ma lo risparmia a patto che egli non si faccia più vivo. Lahgal non rispetta l’accordo preso con Talos e rivela agli Efori i progetti di Pausanias.

ISMENE
E’ la moglie di Aristarchos, madre di Kleidemos e Brithos. Viene descritta con grandi occhi e capelli ingrigiti prima del tempo a causa delle vicende familiari: un figlio dato per morto e il marito in guerra con l’altro figlio.

IL RE LEONIDAS
Manda un messaggio rivoluzionario agli Efori che non leggeranno mai, poiché viene rubato da una spia della Krypteia. Era un re che sperava nell’unione in un'unica classe sociale di Iloti e Spartiati; muore da eroe durante la battaglia delle Termopili.

• TEMATICHE DI MAGGIORE IMPORTANZA: Secondo me l’autore, in questo libro, vuole esprimere due concetti importanti, il primo è la differenza tra classi evidenziata dalla lotta tra Spartiati e Iloti, e il secondo è la forza di lottare nelle situazioni difficili per realizzare i propri obbiettivi; esempio di questo è Talos che nonostante il suo handicap riesce nel suo scopo di diventare guerriero e di liberare il suo popolo dall’oppressione spartana; tutto grazie al suo coraggio e alla sua forza di volontà. Un altro aspetto importante è come due fratelli cresciuti in due società completamente diverse riescano a ritrovarsi e a combattere insieme per un obbiettivo comune.

• NARRATORE: Esterno (Eterodiegetico)

• FOCALIZZAZIONE: Zero (Narratore Onnisciente)

• Il linguaggio è semplice e i periodi sono brevi. Sono presenti numerosi dialoghi e descrizioni brevi.

• Non ho riscontrato particolari difficoltà nella lettura di questo libro bensì l’ho trovato scorrevole e di semplice comprensione.

• COMMENTO: Secondo me l’autore riesce ad appassionare il lettore con l’infittirsi del mistero legato alla famiglia di Talos e ad esporre, in maniera semplice e scorrevole, i caratteri della società spartana, l’organizzazione sociale, militare e religiosa. “Lo scudo di Talos” è un romanzo appassionante, nel quale l’avvincente narrativa si unisce alla realtà della documentazione storica. Valerio Massimo Manfredi riesce a fondere perfettamente i suoi due mestieri di storico e narratore dandoci così un racconto che ci trasporta in un’epoca profondamente diversa e lontana. Manfredi è riuscito, inoltre, a rievocare in maniera esemplare un epoca di guerrieri ed eroi. Nel complesso questo libro mi è piaciuto molto ed è un chiaro esempio di come si possano riportare eventi storici importanti nella forma avvincente e coinvolgente del romanzo.

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