Wolfgang Amadeus Mozart

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Categoria:Musica

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Testo

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Wolfgang Amadeus Mozart è stato un compositore a cui è universalmente riconosciuta la creazione di opere musicali di incommensurabile valore artistico.
Viene annoverato tra i geni della musica. Dotato di raro talento, manifestatosi precocemente, morì a trentacinque anni di età lasciando pagine indimenticabili di musica sinfonica, da camera, musica sacra e operistica.
La famiglia del piccolo Wolfgang era costituita da altre tre persone: il padre Leopold, un uomo dal carattere austero, permeato di ideali illuministi, schivo e sprezzante, che all'epoca ricopriva l'incarico di compositore di corte e insegnante di musica al servizio dell'arcivescovo Anton Firmian; la madre Anna Maria Pertl, una donna semplice, dal carattere sereno e scherzoso; la sorella Maria Anna Mozart detta Nannerl, nata cinque anni prima di lui, il 30 luglio 1751, e a sua volta straordinariamente dotata per la musica.
I coniugi Mozart, che si erano sposati il 21 novembre 1747, avevano avuto in precedenza altri cinque figli, ma erano tutti morti in tenerissima età.
Non si sa molto dei primissimi anni di vita di Mozart. È, però, certo che egli venne in contatto con la musica assai presto. Quando, infatti, il padre cominciò ad impartire alla sorella di otto anni le prime lezioni di clavicembalo, il piccolo Wolfgang, che di anni ne aveva tre, dimostrò immediatamente uno spiccato interesse per la musica. Il bimbo, infatti, amava trascorrere ore intere a strimpellare sulla tastiera.
Molte persone che conobbero il piccolo Mozart rimasero sbalordite dalle sue capacità.
Dal 1769 al 1773 Wolfgang viaggiò con il padre per l'Italia, in varie riprese, soggiornando a Milano, Verona, Venezia, Bologna, Roma e Napoli.
I soggiorni milanesi diventeranno una importante esperienza formativa: Mozart rimarrà a Milano complessivamente per quasi un anno della sua breve vita. Incontrò musicisti, cantanti, e scrittori.
Un altro importante soggiorno fu quello di Bologna (in due riprese, da marzo ad ottobre 1770). Ospite del conte Gian Luca Pallavicini, ebbe l'opportunità di incontrare musicisti e studiosi.

Malattia e morte

La malattia e la morte di Mozart sono stati e sono tuttora un difficile argomento di studio, oscurato da leggende romantiche e farcito di teorie contrastanti. Gli studiosi sono in disaccordo sul corso del declino della salute di Mozart, in particolare sul momento in cui Mozart divenne conscio della sua morte imminente e se questa consapevolezza influenzò le sue ultime opere.
L' idea romantica sostiene che il declino di Mozart fu graduale e che la sua prospettiva e le sue composizioni declinarono anch' esse in ugual misura. Al contrario qualche erudito suo contemporaneo sottolineò come Mozart nell' ultimo anno fosse di buon umore e che la morte giunse inattesa anche per gli amici e la famiglia stessa.
La tomba di Mozart rimane ignota; la sua musica è il suo monumento.
Mozart spirò nella notte del 5 dicembre 1791, poco prima dell'una, mentre stava lavorando alla sua ultima composizione: il Requiem.
Al giovane compositore Franz Xaver Süssmayr, allievo e amico di Mozart, fu affidato il compito di completare il Requiem.
Secondo la leggenda, Mozart morì squattrinato e dimenticato da tutti e fu seppellito in una tomba per poveri, ossia una fossa comune. In realtà, sebbene a Vienna non fosse ormai più “sulla cresta dell’onda”, continuò ad avere un lavoro ben pagato a corte e a ricevere consistenti commesse dalle più disparate parti d’Europa, soprattutto da Praga. Restano molte sue lettere in cui richiede aiuto economico che testimoniano non tanto della sua indigenza quanto della sua inclinazione a spendere più di quel che guadagnasse.
Nel corso degli anni nacque e si diffuse la leggenda secondo cui Mozart sarebbe stato avvelenato, per gelosia, dal compositore Antonio Salieri. Questa diceria, priva di fondamento, ha ispirato diversi artisti nel corso dei secoli.

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