Dewey

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Testo

DEWEY
Si rifà al darwinismo e il suo pensiero è legato a una visione centrale che riguarda sia il piano biologico, quello psicologico e quello sociale.
Inoltre considera l’uomo non come spettatore di ciò che accade ma immerso nel flusso degli eventi deve accettarne i rischi e può prevederne o definire il corso.
Ruolo e significato dell’educazione
Per Dewey il pensiero scaturisce dall’esperienza umana che è anche esperienza sociale. L’educazione sarà dunque continua riorganizzazione dell’esperienza sociale e personale. La concezione di Dewey viene cosi sintetizzata nella sua più celebre opera “ il mio credo pedagogico” in 5 punti fondamentali:
1) l’istruzione è frutto della partecipazione progressiva dell’individuo al patrimonio comune del genere umano.
2) 2) l’istruzione è un processo sociale e la scuola è il fulcro di questo processo
3) il centro dei programmi di insegnamento è l’insieme delle attività del bambino nel quadro sociale
4) il concetto che deve guidare l’insegnamento è l’attività del fanciullo
5) l’istruzione è il fondamento del progresso sociale e politico
quindi il processo educativo necessita sia dell’individuo che della società e per questo l’educazione mira a rendere ogni cittadino capace di comprendere e di saper cambiare la società di cui fa parte. Questa finalità è tipica di una società democratica come quella americana quindi nella scola deve esserci un rapporto democratico fra alunno e insegnante.
Scuola e società: lavoro e scuola per una società in trasformazione
Nella società preindustriale il fanciullo viveva attivamente le relazioni sociali e assisteva e partecipava al lavoro di produzione e trasformazione dei beni.
Con la rivoluzione industriale invece il bambino si allontana da questi processi. da qui sta alla scuola organizzare,e realizzare l’esperienze per favorire la socializzazione anche sul piano lavorativo e secondo Dewey il lavoro nella scuola può svolgere questo compito cioè rendere la scuola veramente attiva.
Democrazia ed educazione:l’analisi del rapporto tra società e processo formativo
Dewey affronta il rapporto educazione-scuola in “democrazia ed educazione”. innanzi tutto sottolinea l’importanza dell’educazione in quanto indispensabile per la trasmissione sociale poi sottolinea l’importanza delle scuole nel fornire gli insegnamenti necessari agli allievi in quanto tutto questo sarebbe impossibile in un contesto di vita quotidiana. Inoltre la scuola rappresenta l’ambiente speciale che fa da tramite dall’ambiente familiare al vasto ambiente sociale;il ruolo della scuola è dunque quello di mediare tra società e fanciullo e quello di preparare quest’ultimo a non essere travolto dall’ambiente sociale;nonostante ciò la scuola deve mantenere il contatto con ciò che è esterno.
Dewey non ritiene possibile fissare in modo preciso le finalità del processo educativo in quanto l’educazione si occupa della crescita continua dell’esperienza che risulta imprevedibile.
Le fonti di una scienza dell’educazione :il significato del sapere pedagogico.
Dewey vede nella teoria e nella pratica una transizione continua per questo vede la pedagogia non come un sapere fisso ma piuttosto come un sistema elastico pronto ad essere arricchito e modificato con l’esperienza. Nonostante questo nell’opera
“le fonti di una scienza dell’educazione” definisce i rapporti fra la pedagogia e gli altri saperi dell’uomo e arriva a dire che le altre scienze umane sono l afonte del sistema educativo e le regole devono essere decise di volte in volta dell’educatore a secondo della situazione
la didattica e l’esperimento di Chicago
con l’esperienza condotta a Chicago Dewey riesce a sperimentale le proprie teorie nella scuola attiva attraverso un processo completo che va dalla scuola primaria all’università. il suo curricolo inizia dalla scuola dell’infanzia(4..6 anni)con un programma prevalentemente ludico poi c è un anno-ponte per avviare il fanciullo al lavoro scolastico poi inizia la scuola primaria (8-12 anni) con attività di laboratorio per conoscenze teoriche e per collegare le materie. in seguito di nuovo 2 anni di transizione per poi arrivare agli studi secondari (14-18 anni) necessari per la preparazione al del lavoro e per un percorso a carattere culturale. Dall’esperienza di Chicago Dewey comprende l’importanza di un’educazione integrale e un piano di studi generale per adattare il fanciullo alla società e alla capacità di cercare soluzioni sempre nuove.
Il metodo
Nell’opera”democrazia ed educazione” Dewey affronta anche il problema del metodo che non può essere qualcosa già impostata a priori ma deve essere considerato nel programma di studi e relazionato al gruppo di alunni. Inoltre sottolinea anche l’importanza per l’insegnante di una preparazione culturale e professionale con precise conoscenze tecnico-professionali in quanto l’insegnante è il leader intellettuale di un gruppo sociale.
Esperienza ed educazione :una revisione critica
Nonostante il successo della teoria deweyana ci sono delle critiche che riguardano proprio l’esperienza in quanto lo stesso dewey nell’opera esperienza ed educazione riconosce che non tutte l’esperienze hanno un valore positivo e sta all’educatore orientare il fanciullo verso quelle esperienze educative che appagano i bisogni dei fanciulli e li conducano al sapere. per questo D. dispone dei consigli :
-tutto quello che concerne le materie di studio deve essere ricavato dall’esperienza quotidiana
-tutto quello che viene appreso deve essere organizzato
-i nuovi apprendimenti devono essere collegati all’esperienza infantile
-il passato deve costituire la base per la comprensione del presente
-i contenuti del sapere organizzati dall’adulto devono rappresentare una meta e non il punto di partenza
-il lavoro scolastico deve essere attivo e organizzato attraverso progetti e laboratori.
Molti autori criticano i principi di D. soprattutto criticano l’eccessivo primato dell’esperienza che trascura la verità ,l’unità dell’io e l’importanza dell’educazione attraverso la cultura…..

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