Il Crystal Palace

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“IL CRYSTAL PALACE”
L’origine delle esposizioni universali possono essere fatte risalire alle fiere ed ai mercati, contrariamente però quest’ultime offrivano merci in vendita diretta e non presentavano mezzi di produzione, tanto meno non avevano nessuna pretesa di presentazione a fini didattici ed espositivi.
Le prime esposizioni nazionali si hanno in Francia dopo la rivoluzione francese. Le nuove idee della rivoluzione aprivano la strada alle nuove figure borghesi che scalavano posizioni nella società. Nel 1791 erano state abolite le regole delle corporazioni che in Francia, contrariamente a ciò che era avvenuto in Inghilterra, avevano ostacolato lo sviluppo. Inoltre la Francia aveva bisogno di un rilancio dell’attività produttiva e in questo clima la prima esposizione, dedicata ai prodotti dell’industria francese, si apre nel 1798. Aveva un significato propagandistico ben preciso, mostrare all’Europa e soprattutto all’Inghilterra le conquiste intellettuali e materiali di un popolo liberato dalla tirannia monarchica. Per incoraggiare gli espositori fu organizzato un sistema di premi. L’esposizione benché mal organizzata ebbe successo e ben undici esposizioni nazionali si tennero a Parigi tra il 1798 e il 1849 e gli espositori passarono da un centinaio a circa 4000. Parallelamente alle esposizioni nazionali di sviluppò la Société d’encuragement par l’industrie nationale che giocò un ruolo importante per l’incoraggiamento del progresso tecnico manifatturiero francese. Altre esposizioni nazionali furono organizzate a Berlino nel 1844. In Gran Bretagna l’idea dell’esposizione stentava ad attecchire perché non vedeva la necessità di esporre i propri manufatti. L’idea però a poco a poco entro nella mentalità di alcuni organizzatori. Contrariamente alla Francia, in cui le organizzazioni erano di iniziativa pubblica, nel 1851 in Gran Bretagna l’idea fu di origine privata. L’esposizione avrebbe dovuto rappresentare il mezzo per il raggiungimento di un migliore benessere. Il principe Alberto insieme agli organizzatori stabilirono in che modo l’esposizione doveva dividersi: ci sarebbero state quattro sezioni, una dedicata alle materie prime, una per le macchine, una per i prodotti manifatturieri ed infine alle belle arti. Il luogo scelto fu Hide Park e le difficoltà non furono poche. Nell’estate del 1850 venne scelto anche l’edificio che avrebbe ospitato l’esposizione. Il progetto del Crystal Palace in un primo momento suscitò alcuni critiche ma alla fine fu accettato. Il cantiere del Palazzo di cristallo era una novità per l’epoca, non soltanto per le soluzioni tecniche con cui era realizzato, completamente in metallo e vetro, ma esso permise di sperimentare nuove tecniche costruttive e nuove macchine per la costruzione dell’edificio. La Great Exhibition fu aperta dalle regina Vittoria il 1 maggio. 14.000 espositori erano radunati sotto il Crystal Palace, mai prima di allora c’era stata una competizione pacifica di queste dimensioni, mai prima di allora tanti oggetti erano stati presentati sotto un solo tetto. Si può dire che fu la prima esposizione universale propriamente detta dal punto di vista organizzativo. La manifestazione ebbe un successo straordinario, ci furono più di 6 milioni di visitatori e grandi furono i vantaggi. I visitatori stranieri poterono rendersi conto dello stato di avanzamento dell’industria britannica, ci furono molti contatti commerciali, fu un occasione di confronto tra arti nazionali e tecniche diverse. Il Crystal Palace riuscì a far avvicinare persone di diversa estrazione sociale e ideologica. Il successo della manifestazione fu uno degli stimoli che fece infiammare la mania delle grandi esposizioni che movimenteranno il secolo scorso. La Francia in risposta alla Gran Bretagna organizzò negli anni cinquanta due grandi esposizioni universali a Parigi, nel 1876 gli Stati Uniti organizzarono un’esposizione a Philadelphia, così a Vienna e di nuovo Parigi. Ogni occasione era buona per organizzare un’esposizione universale. Le esposizioni videro delle realizzazioni spettacolari sia dal punto di vista urbanistico sia dal punto di vista architettonico. L’esempio del Crystal Palace fu seguito in parte, in Francia per esempio negli anni successivi si preferì abbellire ciò che esisteva già. Le prime esposizioni erano contenute in un solo edificio ma ben presto bisogno occupare più luoghi, Gia nel 1878 a Parigi occorsero due luoghi espositivi e spesso si tratto di utilizzare delle tecniche costruttive nuove. La costruzione della Torre Eifel a Parigi nel 1889 era un grande esempio di nuove tecnologie costruttive. Ovviamente l’architettura era spesso caricata di decorazioni: fra le realizzazioni più importanti vi erano le galleria delle macchine che contenevano le macchine utensili ed i generatori di energia per l’esposizione stessa. Alla fine del secolo le esposizioni occupano ampi territori con palazzi interi dedicati a nazioni o addirittura a singole società Dal 1870 circa inizia un pratica comune che consiste nella realizzazione di una Res de leso nations dove tutte le nazioni si presentano con edifici tipici che richiamano la classica architettura nazionale. Ovviamente le esposizioni universali pur presentando largamente le arti rappresentarono il trionfo della tecnica. Il trionfo della tecnica nei paesi occidentali si materializzava nelle gallerie delle macchine dove venivano esposte migliaia di macchine spesso funzionanti. Le esposizioni furono nel campo della tecnologia il luogo ideale per presentare nuove invenzioni come l’ascensore (Otis), il fonografo (Edison), i vagoni pulmann, il telefono. I costruttori e le nazioni stesse facevano a gara per presentare delle macchine sempre migliori. Nella corsa ad esibire la tecnologia, la tecnologia militare aveva un posto particolare. Anche nel campo delle arti le esposizioni ebbero una gran parte. Il loro merito fu quello di far visitare ad un pubblico che non avrebbe mai frequentato dei musei le aree espositive dedicate alle opere tipiche di un paese. Si pensi agli stati Uniti dove nell’Ottocento non si poteva certo pretendere che esistessero grandi luoghi espositivi stabili. Nell’esposizione di Londra del 1851 fu ammessa la scultura e non altre perché solo questa aveva in cento modo a che fare con i processi industriali, ma già nelle esposizioni francesi degli anni successivi le arti ebbero un posto privilegiato per ragioni politiche e di magnificazione nazionale.

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