Gian Lorenzo Bernini

Materie:Riassunto
Categoria:Storia Dell'arte
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Testo

Gian Lorenzo Bernini
(1958 – 1680)
Il trionfo del Barocco
Scultore, architetto, pittore, scenografo, commediografo, disegnatore.
- A differenza di Caravaggio, che vive ai margini della società, Bernini riceve fama, onori e ricchezza;
- Nasce a Napoli, ma la sua formazione artistica avviene a Roma;
- Il disegno è l’elemento unificatore di tutta l’attività berniniana;
- Disegna anche delle caricature, ad esempio quella del capitano della guardia di Papa Urbano VIII, nella quale enfatizza i suoi difetti fisici;
- La sua carriera si svolge interamente all’interno della corte papale, della quale diviene rappresentante artistico e ideologico;
- Bernini porta alla massima fioritura il linguaggio barocco, attuando i piani urbanistici con i quali i pontefici volevano rilanciare il ruolo della Chiesa;
- L’artista non percepisce le arti in modo separato, come nel Rinascimento, ma le immagina come un'unica forma espressiva;
- Il complesso e affascinante interagire delle arti si inserisce in modo scenografica nel contesto della città;
- L’arte barocca risente molto del gusto teatrale, come se la vita potesse essere ridotta a un enorme palcoscenico;
- Gli spunti, molto ricchi, spesso sono tratti dallo studio dell’Antico;
- Si verifica il definitivo tramonto del concetto rinascimentale di arte come rappresentazione della realtà;
- Si pongono le basi per un arte nuova e rivoluzionaria;
- La fantasia e la libertà di espressione trasgrediscono tutte le regole classiche, si conserva però l’armonia;
Apollo e Dafne
- L’artista presenta il momento in cui Apollo, il dio greco della musica e delle profezie, sta per raggiungere la bellissima ninfa Dafne di cui era innamorato a causa di una freccia scagliatagli da Eros. Dafne pur di sottrarsi al dio chiede al padre di trasformarla in una pianta di alloro.
- Bernini conferisce alle due figure un senso di movimento nuovo;
- La gamba di Apollo è sollevata nella corsa;
- Il corpo nudo di Dafne, si inarca in avanti, per sfuggire all’abbraccio di Apollo;
- La ninfa urla disperata, mentre le mani e i capelli iniziano a trasformarsi in rami di alloro, e le dita dei piedi diventano radici;
- Si tratta di una scena drammatica, ricondotta però a una dimensione di composta e classica armonia;
- L’artista cerca nuovi effetti di tipo pittorico, svincolandosi dal linguaggio scultoreo tipico.
Estasi di Santa Teresa
- Fa parte del gruppo scultoreo all’interno della Cappella Corsaro, nella chiesa romana di Santa Maria della Vittoria;
- La volontà dell’artista è ancora quella di stupire il pubblico;
- Rappresenta Santa Teresa d’Avila in estasi mistica, cioè mentre viene sopraffatta dalla visione di Dio;
- Bernini scolpisce la santa immaginandola semidistesa su una coltre di nuvole, mentre un angelo sorridente (molto simile a Cupido) sta per trafiggerle simbolicamente il cuore con una freccia;
- Dietro al gruppo scende una cascata di raggi dorati, illuminati da una finestra nascosta, che alludono alla presenza divina;
- La collocazione e gli atteggiamenti dei personaggi sembrano quelli di attori sul palcoscenico, infatti ai lati della cappella sono rappresentati 2 balconcini dai quali si affacciano le statue rappresentanti i membri della famiglia Corsaro, committenti dell’opera.
Baldacchino di San Pietro
- Costruito fra il 1624 e il 1633 per volere di Papa Urbano VIII;
- Il baldacchino doveva potersi inserire in modo armonico e proporzionato nello spazio sottostante alla cupola di Michelangelo;
- L’artista è costretto a inventare una nuova tipologia molto complessa;
- Su 4 giganteschi basamenti rivestiti in marmi colorati si ergono 4 colonne tortili di bronzo dorato, decorate con viticci, api e putti, sulla sommità vi sono i capitelli sormontati da 4 dadi; la trabeazione imita le falde pendenti di un baldacchino in tessuto, ma è realizzata in bronzo; la copertura è frutto della collaborazione con Borromini, e vengono impiegate 4 enormi volute a forma di dorso di delfino che convergono e sono unite da un elemento di raccordo sormontato da una sfera che regge una croce.
- Nonostante le dimensioni colossali il baldacchino appare proporzionato, grazie alle 4 colonne tortili la struttura ha un grande slancio verticale;
- Il colore scuro del bronzo snellisce ulteriormente la struttura;
- Secondo il gusto barocco l’architettura utilizzando vari artifici falsa la percezione della realtà.
Il colonnato di Piazza San Pietro
- Si tratta di un intervento urbanistico su scala cittadina;
- Commissionato nel 1657 da Papa Alessandro VII;
- E’ composto da 284 colonne e 88 pilastri disposti su 4 file;
- Enormi capitelli di ordine tuscanico sorreggono uno spesso architrave sormontato da una cornice marmorea;
- La copertura è a capanna, ma in prossimità della gronda si erge una massiccia balaustra sulla quale sono collocate 162 gigantesche statue di santi;
- Il colonnato ha una forma ellittica, si congiunge con la facciata della basilica grazie a due ali laterali che hanno lo scopo di capovolgere l’effetto prospettico, in modo che le distanze si attenuino e la facciata sembri più vicina.
- Il Colonnato ha anche un particolare valore simbolico infatti i due rami curvi fanno pensare a una sorta di abbraccio al fedele che attraversa la piazza;
- Il Bernini pur utilizzando sempre elementi tratti dal repertorio classico compone le sue architetture secondo regole nuove che non hanno niente in comune con il rigore formale dei classici.
- Le architetture non sono pensate solo per se stesse ma in funzione dello spazio circostante, al quale si adattano o lo modificano.
- Con queste raffinate soluzione l’arte barocca trova in Bernini la propria espressione più alta e completa;
- Città reale e città ideale trovano un irripetibile e perfetto equilibrio.

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