Bologna sotterranea: appunto di storia

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Categoria:Storia

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Testo

I sotterranei di Bologna
Rilievi storici:
-il Battiferro è una delle tre conche navigatorie costruite da un milanese di nome Pietro de Brambilla (1491-1494) e successivamente rifatta dal Vignola (1548). Attorno sorsero vari opifici: un maglio per battirame, una cartiera, una centrale idroelettrica (1901) e la fornace Gallotti (1886). Fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale al Battiferro giungevano barconi da Ferrara e da altre parti dell’ Adriatico. Durante l’occupazione tedesca i membri della Resistenza usavano il Battiferro per far giungere munizioni e armi.
-grande sviluppo dell’industria della seta.
-l’Aposa venne tombato nel Medioevo.
-lungo via Riva di Reno sorsero molti opifici e l’area divenne il cuore del sistema protoindustriale bolognese.
-il Cavaticcio partendo dal canale di Reno giungeva fino al porto del canale Navile e non forniva energia idraulica ma serviva solo per lo scolo delle acque a monte.
-1176: la battaglia di Legnano porta alla costruzione delle cinta murarie delle città di Bologna. Nel secolo XVI una nuova cerchia di mura venne costruita e sarà abbattuta agli inizi del Novecento.
-dal 1219 al 1548 il Sostegno della Bova era il porto del Maccagnano.
-nel XIV secolo il Canale di Reno entrava in città vicino a Porta S. Isaia all’altezza della chiesa della Grada e dopo aver percorso parte dell’area urbana virava bruscamente verso nord per formare il canale delle Moline.
-nel canale delle Moline esistevano nove cadute d’acqua.
- la Bologna sotterranea presentava una rete capillare di “chiaviche” che nella zona delimitata dal canale di Reno e dalle mura, tra Porta S. Isaia e Porta Lame, traevano ingenti quantità d’acqua al canale di Reno riducendone la portata.
-la fonte Remonda venne costruita nel 1473 per alimentare la fontana del Nettuno che prende l’acqua sotto San Michele in Bosco.
-si dice che le conserve di via Valverde (dette Bagni di Mario) sono state costruite dal console romano Caio Mario per la realizzazione dei bagni, ma in realtà è stato Tommaso Laureti nel 1564 a costruirle per provvedere alla raccolta dell’acqua che sgorgava dai Colli. Presentano ingegnose tecniche idrauliche messe in opera fra medioevo e rinascimento per rifornire la Fontana Vecchia.
-le gallerie sotterranee erano tutte collegate tra loro e servivano ai nobili per abbandonare i loro palazzi e la città in caso di pericolo o epidemie. Una importante galleria è quella del palazzo Poeti, costruito da Nicolò Poeti nel 1465.
-papa Benedetto XIV regalò a Bologna un grande reliquario.
-dalla metà del Cinquecento il Canale di Reno venne scelto come unica fonte energetica e gli edifici idraulici si andarono a concentrare in quell’area.
- La Madonna della Visitazione (chiamata la Madonna del Ponte perché stava a cavallo del canale di Reno) è stata costruita nel 1527 dopo che i Lanzichenecchi lasciarono Bologna per effettuare il saccheggio di Roma. Nel 1942 venne trasformata in santuario e durante i bombardamenti dell’ultima guerra fu l’unica a rimanere in piedi.
-il ghetto ebraico era isolato dalla città e vi si accedeva solo attraverso i portoni che i tedeschi avevano montato in sei punti d’accesso. Le vie principali di questo ghetto erano via De’ Giudei e via dell’Inferno. Qualche secolo fa la furia razzista aveva provocato la distruzione della sinagoga e l’affresco della Madonna col Bambino ricorda un passato comune tra cattolici ed ebrei.
-il 7 novembre 1944 scoppiò la battaglia di Porta Lame nella quale molti riuscirono a salvarsi grazie alla conoscenza dei punti strategici del canale di Reno.
-durante l’ultima Guerra Mondiale i partigiani si erano nascosti nel canale per sequestrare la barca tedesca che trasportava documenti e probabilmente oro.
-la porta che dal canale dell’Aposa mette nei sottopassaggi della stazione venne utilizzata dai nazisti per far giungere munizioni.
-il 2 agosto 1980 scoppia la bomba nella stazione ferroviaria bolognese che provoca moltissime vittime.
-l’Aposa (un torrente) deve il suo nome alla moglie di un ricco possidente che aveva il palazzo in prossimità del torrente che allora era scoperto. Durante un viaggio d’affari del marito, Aposa scese nel torrente per lavare i panni ma incontrò un bel giovane e tradì il marito con questi. Inaspettatamente il marito ritornò e vide la moglie che, nonostante le sincere richieste di perdono al marito, venne gettata nel torrente.
-Bologna era una città d’acqua: via dell’Argine, via Rialto, via Cavaliera, via Riva di Reno, via del Porto ecc… e i suoi abitanti vedevano nelle acque un elemento importante della loro ricchezza.
Rilievi geografici:
-via Riva di Reno si chiama così perché al centro di due strade che la costeggiavano scorreva il canale ( e sotto scorre ancora).
-il canale è costeggiato da un groviglio di sterpi.
-l’Aposa e il Cavaticcio escono di sotto la città per diventare il Navile, che è la Chiusa del Battiferro nella periferia Nord di Bologna.
-il luogo in cui l’Aposa e il Cavaticcio si uniscono è il Sostegno della Bova.
-a sinistra del Navile si trova una costruzione con su la scritta “Genio civile-Casa di Manovra” e a destra una struttura indicata come “paraporto” che presenta una nicchia con dentro la Madonna con Bambino.
-sul declivio che riporta il terreno all’altezza delle strade, esistono ancora le vecchie fornaci e le case degli operai che si occupavano della produzione di laterizi e che attualmente sono abitate da disperati.
-l’acqua del Navile si congiunge con quella del Canale Moline e dell’Aposa
-l’Aposa scorre in un condotto che incrocia il centro storico da viale Panzacchi a viale Masini seguendo le vie Rubbiani, S. Domenico, piazza Minghetti, de’ Toschi, dell’Inferno, piazza S. Martino, del Borgo.
-in via Bovi Campeggi è visibile il sostegno della Bova.
-il canale di Savena passa sotto via Rialto, via Guerazzi, via Moline e infine Capo di Lucca, si scarica nell’Aposa e raggiunge assieme ad essa il Battiferro.
-il canale scorreva in mezzo a via Riva di Reno e poi entrava sotto la chiesa della Madonna del Ponte, l’attraversava e poi raggiungeva via lame e tornava allo scoperto.
-l’Aposa scorre in una galleria dalle grandi volte e dai possenti archi in muratura; è larga 5 o 6 metri e scende fra due banchine di cemento.
-sotto le due Torri c’è ancora il ponte costruito dai romani per attraversare il torrente.
-l’acquedotto romano è lungo 18 km e viaggia sottoterra e porta l’acqua del Setta in città.
-nel tratto sottostante via Rizzoli rimane l’arcata del ponte romano mediante il quale la via Emilia superava l’Aposa.
-sotto Bologna ci sono come minimo ottantacinque km di canali tutti percorribili.
-attraverso la porta del Liceo Galvani si poteva percorrere una galleria che passa sotto mezza città, ma che venne chiusa su richiesta del preside dello stesso Liceo.

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