Gli eventi chiave della rivoluzione francese

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Testo

Giulia Pasquali, IV B, 22/04/2000
IN UNA SINTESI DI CIRCA 30 RIGHE TRACCIA L’ITER DEGLI EVENTI CHE DAL 5 MAGGIO 1789 (CONVOCAZIONE DEGLI STATI GENERALI) AL 24 LUGLIO 1794 (COLPO DI MANO DEL TERMIDORO ) HANNO CARATTERIZZATO LA STORIA DELLA FRANCIA.
ALLEGA INOLTRE LA TAVOLA CRONOLOGICA.
Nel maggio 1789 si riunirono gli Stati Generali, che, inizialmente convocati per risolvere il problema finanziario dello stato francese, divennero portavoce (tramite i cahiers de dolйance) delle lamentele del popolo nei confronti del governo del re. Dopo qualche mese, essi videro formarsi, al loro interno, un’associazione di rappresentanti del terzo stato, chiamata Assemblea Nazionale Costituente, che in poco tempo riuscм a sottrarre, di fatto, il governo a Luigi XVI. A corte, perт, si tramava per togliere ogni potere alla Costituente, cosм il popolo non tardт a ricorrere alle armi. Il 14 luglio venne assaltata e presa la Bastiglia, simbolo del potere reale; nell’ottobre dello stesso anno, forti di ciт che fu proclamato nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, anche le donne si resero partecipi in prima persona delle rivolte, marciando verso la reggia di Versailles e imponendo al re il ritorno a Parigi. Quello che inizialmente era stato uno scontento generale cittadino, ben presto si diffuse anche nelle campagne, dove i contadini cominciarono ad avere una “grande paura” del ritorno a quel passato di vincoli feudali contro cui si era tanto combattuto. Nonostante i molti provvedimenti di carattere economico, sociale e finanziario, adottati dalla Assemblea legislativa (per esempio la Costituzione civile del clero secolare, l’istituzione della Guardia Nazionale, l’emissione di assegnati), la situazione economica della Francia versava in condizioni molto precarie, gravando sempre piщ sulle classi meno abbienti. Nel frattempo, la Costituente aveva terminato la stesura della nuova Costituzione, che rendeva la Francia una monarchia costituzionale. La camera elettiva che affiancava il re, l’Assemblea Legislativa, riuniva i rappresentanti di tre diversi schieramenti: i Giacobini (esponenti del terzo stato, estremisti rivoluzionari), i Girondini (rappresentanti dell’alta borghesia, quindi decisi conservatori), e i Montagnardi (rappresentanti dei ceti popolari e della media borghesia, moderati). I primi ad avere in mano il controllo del governo furono i Girondini, che videro nella guerra l’unica soluzione alle crescenti divisioni interne della popolazione francese. Ma allorchй le sorti del conflitto volsero al peggio, l’effetto fu una nuova ondata rivoluzionaria che portт alla soppressione della monarchia e alla creazione di una nuova assemblea, eletta a suffragio universale, la Convenzione Nazionale. Nella sua prima seduta, questa dichiarт formalmente la Francia una repubblica, e, dopo pochi mesi, mise a morte il re. La guerra, perт, dopo un periodo favorevole, stava di nuovo volgendo in favore degli avversari; i Girondini, quindi, furono espulsi dal governo, e, al loro posto, subentrarono al governo del Paese i Giacobini, fra i quali emerse quasi subito la figura di M. Robespierre, che instaurт la politica del Terrore, ovvero, eliminт tutti i possibili nemici della repubblica. Per ottenere quel consenso che gli aveva permesso di agire cosм, egli non aveva esitato ad allearsi con i sanculotti, cioи i popolani, ma quando ormai credeva di poter fare a meno del loro appoggio, ne prese le distanze, arrivando persino ad eliminarli. Questo fu un passo falso perchй crebbero le opposizioni nei suoi confronti, fin quando, nel luglio (mese allora chiamato Termidoro) del 1974 i deputati piщ moderati, ormai decisi a prendere in pugno la situazione, lo fecero arrestare e giustiziare, insieme ai suoi compagni. Ebbe cosм inizio il governo dei Termidoriani, rappresentanti della borghesia benestante.

Giulia Pasquali, IV B, 10/05/2000
IL TERMIDORO E IL REGIME DEL DIRETTORIO.
I Termidoriani, rappresentanti delle forze borghesi moderate, ripresero quindi in mano il controllo della situazione, emanando in breve tempo una nuova Costituzione (detta Costituzione dell’anno III) che affidava il potere legislativo a due camere (Camera dei Cinquecento e Consiglio degli anziani) e quello esecutivo ad un organo collegiale di cinque membri (il Direttorio). Nel frattempo, i sanculotti cercarono di reagire alla sconfitta politica e alla crisi economica tramite moti rivoluzionari, che impegnarono seriamente l’esercito francese, al quale il Direttorio si appoggiava sempre piщ. Cominciт, quindi, a farsi strada l’idea che un governo militare potesse fronteggiare meglio una situazione di crisi come quella che si andava creando, proprio perchй in grado di autofinanziarsi e, addirittura, di far avanzare del denaro per tutte le spese necessarie. Fu proprio allora che Napoleone Bonaparte, giovane generale alla guida di una campagna militare in Italia, scavalcando le istruzioni del Direttorio e riportando numerose e schiaccianti vittorie, si distinse per le proprie doti di grande condottiero e per il proprio carisma. La fulminante carriera militare da lui intrapresa, sembrт, in un primo momento, essere frenata dal fallimento della sua spedizione in Egitto; tuttavia, l’ennesima crisi interna della Francia, nel 1799, gli offrм la possibilitа di tornare e di impadronirsi brillantemente del potere tramite un colpo di stato. Giа l’anno seguente egli era in grado di controllare e di disporre a suo piacimento delle sorti dell’Europa continentale, riconfermando quelle qualitа di ottimo stratega e determinato generale che negli anni passati gli erano valse la rapida ascesa, e che in futuro resero possibile la creazione di un regime autoritario e accentratore come quello napoleonico.

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