La formazione del II Reich

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Testo

FORMAZIONE DEL II REICH

Protagonista dell’unificazione tedesca è Otto von Bismarck, nato nel 1815 da una famiglia di junker (proprietari terrieri). La sua prima entrata in politica avvenne nel 1847 nella parte dei conservatori. Ebbe delle mansioni politiche come rappresentante della Prussia nella dieta tedesca dopo il fallimento del 1848 e fece un’attività diplomatica a Parigi. Era una persona molto duttile, un genio della politica, egli era consapevole che la borghesia rappresentava la forza motrice della Germania.
La Prussia era stata leader del processo di unificazione ed il progetto di Bismark era quello di unificare gli stati tedeschi intorno alla Prussia, ma questo comportava l’innesco di un conflitto con l’Austria perché presiedeva ancora la dieta tedesca di Francoforte anche se era l’ultima eco della supremazia degli Asburgo. Bismarck subordinò alla ragion di stato i diritti di parlamento e di libertà dei cittadini, il che era all’opposto di quello che Cavour fece per l’Italia. Bismarck si rese conto che la borghesia dopo il fallimento del 48 era disposta a rinunciare alla guida politica della Germania per avere la possibilità di eseguire. Questo significa che se prima la borghesia voleva avere il diritto di fare progetti politici adesso le basta fare eseguire queste leggi che saranno formulate da altri. E senza questa situazione di rinuncia da parte della borghesia Bismarck non sarebbe riuscito a attuare il processo di unificazione.
Le tappe principali dell’unificazione sono le seguenti:
• Guerra in cui la Prussia ebbe alleata l’Austria contro la Danimarca per strapparle due Ducati: quello di Schleiswig e quello di Holstein (1865-66).
• Nel 1866 una guerra austroprussiana (terza guerra d’indipendenza) fruttò all’Italia le proprietà del Veneto. Questa guerra finì con la pace di Praga con la quale l’Austria cedette l’organizzazione degli stati tedeschi alla Prussia, perse così l’ultimo diritto che aveva sulla Germania:dieta, vennero annessia alla Prussia alcuni Stati, venne creata una confederazione della Germania del nord sotto la presidenza di Guglielmo I Re di Prussia. Essi dipendevano per gli affari di comune interesse (bilancio e difesa) del governo federale. Il parlamento federale era bicamerale: BUNDESRAT (formato dai rappresentanti dei singoli stati ma la maggioranza era riservata a quelli della Prussia), REICHSTAG (eletto a suffragio universale). Il carattere politico della Prussia e il suo metodo organizzativo vennero estesi a tutta la confederazione. Si Badò anche a realizzare una confederazione meridionale della Germania. Nel 1866 Bismarck aveva stretto un’alleanza segreta militare con la Prussia (offensiva e difensiva).
Il governo di Vienna si decise a intraprendere riforme liberali e di decentramento politico. Dopo alcuni fallimentari tentativi di riforma, l’imperatore instaurò un regime costituzionale nato col nome di Compromesso AUSTRO-MAGIARO (Ungheria) che rimase in vigore fino alla prima Guerra Mondiale. L’impero fu diviso in due Stati con costituzioni e parlamenti separati: Impero d’Austria e regno d’Ungheria (1867). I due Stati ebbero il medesimo sovrano imperatore in Austria e Re in Ungheria (Franz Joseph), un governo comune con gli esteri, al guerra e le finanze, e infine, un’assemblea unitaria di delegati eletti dai parlamenti di Vienna o di Budapest per questioni di reciproco interesse. Nonostante l’instaurazione della costituzione, di fatto la burocrazia e le forze armate continuavano a precludere ogni evoluzione in senso liberale. In Ungheria, invece, la costituzione fu ispirata a criteri senz’altro più liberali, perché introdusse il principio della responsabilità del governo di fronte al parlamento. Tuttavia il parlamento era rappresentante solo dei notabile del regno.
III GUERRA FRANCO PRUSSIANA
La guerra si risolse con una tremenda sconfitta della Francia il 2 settembre 1870. L’unico che corse a difendere la Francia fu Garibaldi con un po’ di volontari contro il militarismo Prussiano. Bismarck impose alla Francia la cessione dell’intera Asazia e la parte settentrionale della Lorena, la Francia gravava dell’onere di 5 Milioni di Frenchi come indennità di guerra; veniva inoltre consentito alla Prussia di mantenere truppe di occupazione in Francia fino all’estinzione del debito. Infine fu permessa l’entrata a Parigi di truppe tedesche. Il 18 gennaio de 1871, nella reggia di Versailles, aveva luogo la solenne cerimonia della proclamazione del secondo Reich germanico che inclideva anche gli stati tedeschi del sud 1890 (anno del licenziamento di Bismarck).
POLITICA INTERNA DI BISMARCK
• Un problema da affrontare secondo Bismark era il rapporto con le forze cattoliche opposte alla sua politica. Il CENTRO (partito cattolico) era in difesa delle minoranze e degli interessi particolari degli Stati singoli e rivendicavano l’indennità dello Stato luterano. In Baviera, Asazia, Lorena e Regioni polacche ploriferava il centro. KULTURKAMPF (battaglia per la civiltà) per le differenze e gli interessi locali contro le interferenze della Chiesa nello Stato.
• Le scuole sotto ilcontrollo statale.
• Lotta contro l’oscurantismo classicale. Tutto ciò fino al 1878 quando Bismarck vede che non potrà mai averla vinta con il centro. A questo punto egli cercò di mettere mano ad una legislazione che preservi la Germania da rivoluzioni sociali.
• Sistema pensionistico per vecchi e disabili.
• Assicurazione contro infortuni e malattie sul lavoro
Edward Bergstein è il maggiore teorico del Marxismo revisionista, lo ritiene compatibile con il capitalismo in quanto accettabile pur di assicurare agli operai i diritti fondamentali. Nel 1890 crescono i suffragi 1400000 voti, Bismarck è costretto a dimettersi da Guglielmo II

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