Gabriele D'annunzio la vita attraverso l'estetismo

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Testo

D’ANNUNZIO
* Panismo: allontanamento della proprio identità nella natura, io e mondo non sono più due realtà distinte ma l’io individuale si confonde nella vibrazione stessa della materia. Non più distinzione tra arte e vita ma osmosi.
* Attivismo politico e guerra.

ESTETISMO
* Nel momento stesso in cui propone la figura dell’esteta, ne mette in luce anche le debolezze.
* Produzione legata al mercato.
* Temi: primitivo, eros, sesso, violenza, propone un mondo idillico, con natura rigogliosa e sensuale in cui esplodono passioni primordiali, sotto forma di erotismo irrefrenabile e di una violenza sanguinaria; sensualità e fascino del barbarico.

1^FASE: ESTETISMO-soggiorno a Roma.
• Influenza dei poeti decadenti stranieri.
* Maschera dell’esteta: individuo superiore, dalla scquisita sensibilità, che rifiuta la mediocrità borghese, che accetta come regola di vita solo il bello. L’esteta si isola dalla realtà della società borghese, in un mondo rarefatto e sublimato, di pura arte e bellezza. D’Annunzio indossa questa maschera, non si ac-contenta di sognare, rifugiandosi nella letteratura, ma vuole essere quel personaggio anche nella realtà.
* “il verso è tutto”, la vita è un’opera d’arte, si sottrae alle leggi del bene e del male; culto dell’arte e della bellezza, l’arte è il valore supremo.
* “vivere inimitabile”: vita eccezionale, sottratta alle norme del vivere comune.

2^FASE: “IL PIACERE” e la CRISI DELL’ESTETA.
* L’esteta non ha la forza per opporsi realmente alla borghesia in ascesa; il suo isolamento non è un privilegio, è una condizione di sterilità e impotenza, il culto della bellezza si trasforma in menzogna; demistifica la figura dell’esteta; l’estetismo è una forza distruttiva.
→Il piacere
• Andrea è D’annunzio allo specchio; è un giovane aristocratico, la cui vita è un’opera d’arte; in un uomo dalla volontà debolissima come Andrea diventa una forza distruttrice che lo priva di ogni energia morale e creativa, lo svuota.
• È il primo romanzo psicologico che rappresenta quindi i complessi, i processi interiori del personaggio.
Simbolismo: costruisce sotto i fatti concreti una sottile trama di allusioni simboliche.
-ritratto allo specchio
• Monologo interiore: rivolge a se stesso la domanda iniiale.
• Interventi diretti del narratore che impietosamente mette in luce la vera natura del personaggio, prende le distanze da lui, lo giudica, fa la sua critica all’estetismo che è la menzogna delle sublimazioni estetizzanti, denuncia le mistificazioni e le intime debolezze.
• ”habere non haberi”: possedere non essere posseduto dalla morale corrente, dominare la realtà.
-una fantasia “in bianco maggiore”
• Gusto della contaminazione tra la sfera terrena e quella religiosa.
• Alternanza tra la prospettiva del narratore e quella del protagonista, il passaggio è mediato dal disorso indiretto libero. Il narratore descrive dall’esterno l’interiorità del personaggio, legittima le sue menzogne, in quanto “poesia” e è in sintonia con lui, è affascinato dalla sua bella fantasia estetizzante del suo alter ego.

• simboli:
1. Contrasto dei colori: rosso: passionalità carnale; bianco: purezza, gigli, neve, luna, pallore di Maria che vince il pallore della neve.
2. Nomi delle due donne: Maria: donna angelicata, allude alla Vergine; Elena: richiama Elene di Troia, donna fatale, che affascinando gli uomini dà origine a terribili sciagure.
3. Capelli bruni di Maria che sono in opposizione al bianco dominante, come il peccato che si contrappone alla purezza, rivela la carnalità anche nella donna angelicata.
• Il cedere ai desideri erotici dell’amante è un sacrificio rituale, un’immolazione.
• Distanza dal verismo:
1. A un intreccio di fatti oggettivi, esteriori, si sostituisce l’interiorità del personaggio.
2. Alla trama di eventi e oggetti, nella loro concretezza materiale, si sovrapponeun’altra trama simbolica.

ROMANZI DEL SUPERUOMO

Ideologia superomistica
* Influsso di Nietzsche: rifiuto del conformismo borghese, esaltazione dello spirito dionisiaco e vitalismo gioioso, rifiuto dell’etica della pietà, esaltazione della “volontà di potenza” dello spirito della lotta e affermazione di sé.
* Mito del superuomo: mito di energia eroica, attivistica; è aggressivo, vitalico, energico
* Il superuomo ingloba in sé l’esteta:, non lega con l’immagine precedente dell’esteta ma la ingloba dandole una diversa funzione. L’estetismo non è più rifiuto sdegnoso della realtà, ma strumento di una volontà di dominio sulla realtà.
* Dimensione politica dell’intellettuale:il superuomo non si piega a accettare la sorte comune ma ambisce a rovesciarla, a ritrovare un ruolo sociale.

Romanzi
* protagonista inetto, malato, intimamente corroso nelle sue forze vitali.
→Trionfo della morte
• Giorgio va alla ricerca del senso della vita.
• La soluzione è nel mssaggio dionisiaco di Nietzche: un’immersione nella vita in tutta la sua pienezza; ma l’eroe non è in grado di realizzare questo progetto perché gli si oppongono le forze oscure della sua psiche.
• Nemica: femmina fatale, immagine di morte.
• simboli:
1. Suicidio iniziale come prefigurazione di quello finale di Giorgio.
2. Bocca sensuale di Ippolita: paragonata a un fiore, rispecchia l’ossessione di essere inghiottito e distrutto che assilla l’eroe.
→Le vergini delle rocce
• Claudio Cantelmo si rende conto che le possibilità dell’azione sono lontane e così cerca un sostitutivo nella letteratura.
• Decadenza, putredine e morte sono rovesciate: sono lo stimolo all’affermazione della vita, all’azione eroica. “lo spettacolo e l’odore della putredine” sono “potentissimi pre eccitare i grandi pensieri”.
• Il vitalismo esasperato, l’attivismo eroico sono solo tentativi per esorcizzare l’immagine della morte che ossessiona e affascina lo scrittore.
• Violante è immagina della donna fatale: immagine non di fecondità creatrice, ma di un Eros preverso, distruttivo e crudele, un’immagine di morte.
→Fuoco
• Stelio Effrena
• musica + parola + azione.

OPERE DRAMMATICHE
* Teatro: strumento per agire direttamente sulle folle, potente strumento di diffusione del verbo superomistico.
* Ambisce a un teatro di poesia che trasfiguri e sublimi la realtà, riportando in vita l’antico spirito tragico, che presenti personaggi d’eccezione, passioni e conflitti psicologici fuori dal comune, e al tempo stesso si basi su una fitta trama simbolica.
* La parola deve creare delle atmosfere cuggetive: simbolismo.

LE LAUDI
* Volontà di creare die cicli come i romanzi.
* Teatro: strumento per agire direttamente sulle folle.
→Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi
→Maia
• verso libero: si susseguono senza un ordine preciso tipi di versi più vari con ricorrenti rime senza schema fisso. Il fluire libero del verso corrisponde al carattere intrinseco del poema che si preenta come carme ispirato, profetico e pervaso di slancio dionisiaco.
• È la trasfigurazione mitica di un viaggio in Grecia realmente compiuto da D’Annunzio, l’io protagonista si presenta come l’eroe “ulisside”.
→Elettra
• È una poesia patriottica e civile in chiave nazionalistica.
→Alcyone
• Le liriche si ordinano secondo un disegno organico.
• L’io del poeta si confonde col fluire della vita del Tutto, si identifica con le varie presenze naturali, animali, vegetali, minerali, trasfigurandosi e potenziandosi all’infinito.
• È componente del tutto naturalistico pervaso da Dio; l’immersione nella natur consente il superamento della visione superomistica.
• È manifestazione del superomismo: solo al superuomo, creatura d’eccezione, è concesso di fondersi con la natura, attingendo a una vita superiore, al di là di ogni limite umano.
-La sera fiesolana
• momento di sospensione: sorgere della luna + elementi indefiniti e sfumati.
• silenzio: gli elementi della natura si caricano di mistero. Pure sensazioni e suggestioni. Suggestione dei suoni: infiniti echi che la trama della parola poetica crea; trama dei suoni + trama delle immagini: è un’unica intera sinestesia.
• Si supera progressivamente la dimensione umana in favore dell’antropomorfizzazio della natura.
• Manca la punteggiatura, sperimentalismo nel metro.
-La pioggia nel pineto
• È la sinfonia della pioggia che la parola poetica vuole rendere nella sua totale musicalità, trasformando la parola in musica.
• Metamorfosi umana delle cose.
• Motivo panico: allontanamento della proprio identità nella natura, io e mondo non sono più due realtà distinte ma l’io individuale si confonde nella vibrazione stessa della materia. Non più distinzione tra arte e vita ma osmosi.
-Nella belletta
• Oggettivazione degli oggetti (ponte con Montale).
• Termini ricercati.
• Preludio della fine dell’estatecol fascino di morte che porta con sé. “le bolle d’aria salgono in silenzio”: senso della fine non esplicitato, alone di morte.
→Merope
→Asterope

PERIODO NOTTURNO
-La prosa notturna
• Impressioni frammentate, pure, slegate: non vi è una volontà costruttiva imposta che forza sul reale, ma una logica ordinatrice.
• Immagini oniriche, surreali, allucinate.
• Flusso di coscienza: alternanza libera di impressioni sensoriali, fantasie, allucinazioni, ricordi.
• Ideologia: esaltazione dionisiaca.
• Stile turgido e artificioso.

Esempio