Introduzione ai Promessi Sposi

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano

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Testo

RIASSUNTO – COMMENTO DELL’INTRODUZIONE AI PROMESSI SPOSI DI A. MANZONI

L’introduzione ai Promessi Sposi è caratterizzata dall’evento del manoscritto ritrovato. Infatti l’introduzione si apre con un brano anonimo che è in realtà un’abilissima ricostruzione manzoniana
degli scritti del seicento. Questo brano è una finzione che servirà da spunto per l’introduzione vera e propria la quale continuerà con lo spirito critico che caratterizzerà tutto il romanzo.
Il finto brano seicentesco viene interrotto a causa di uno scarabocchio che non permette la copia dello scritto. A quel punto Manzoni rileggendo l’elaborato appena copiato si sofferma , riflettendo, su chi alla fine leggerà questo brano così pieno di errori grammaticali, periodi sgangherati , argomentazioni che non si reggono in piedi da sole e di figure retoriche. La risposta è ovvia: “solo pochi secentisti”. Dispiaciuto il Manzoni sta per mettere da parte lo scritto quando capisce che una così bella storia non può essere abbandonata solo per il linguaggio e quindi riaffiora la scelta poetica che caratterizza le opere manzoniane cioè: che la letteratura deve avere il vero come base , l’interessante come mezzo, e l’utile come scopo. Di conseguenza decide di riscrivere il manoscritto in un linguaggio più moderno e più comprensibile. Il linguaggio sarà fonte di grande lavoro anche nella realtà , infatti il Manzoni nell’ultima edizione dei Promessi Sposi (la quarantana) si dedica soprattutto alla revisione linguistica , infatti verrà riscritto nel fiorentino dotto dell’ottocento. Alla fine dell’introduzione anticipa le critiche di cui sarà accusato e afferma ironicamente che ci vorrà un altro libro per ribaltarle, ma conclude affermando che sarebbe inutile e soprattutto ridicolo scrivere un libro per giustificarne un’altro.

Edoardo Bonaccorsi
2°A

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