Racconto giallo

Materie:Tema
Categoria:Italiano
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Testo

UNO STRANO NATALE

Cinque amici di mezza età, di nome Giovanni, Paolo, Luca, Martina e Sara, un giorno, ricevettero un biglietto di invito anonimo per passare le vacanze di Natale in un castello non molto lontano. I cinque amici ne discussero un po’ ma non individuarono l’anonimo proprietario del castello; decisero comunque di andare pensando ad una festa a sorpresa o un invito di un amico.
La mattina del 24 dicembre 1973, Giovanni, Paolo, Luca, Martina e Sara, con le loro valigie partirono per raggiungere il castello. Dopo un oretta di viaggio iniziarono a salire una stradina di montagna desolata ma piena di decorazioni natalizie. Alle fine della stradina, in cima, trovarono il castello: era tutto illuminato da luci natalizie e decori bellissimi. I cinque amici aprirono la porta e trovarono subito una lettera sul tavolo che diceva: “Tantissimi auguri di Buon Natele, nel castello troverete molte cose inaspettate ma non vi preoccupate!” Paolo, una volta letta la lettera la mise in valigia e non si preoccupò di nulla. Gli amici cercarono di capire chi poteva averla scritta; non arrivarono ad una conclusione e scherzando ringraziarono l’anonimo autore per gli auguri di Natale.
Martina e Sara andarono in cucina per preparare la cena, mentre Giovanni, Paolo e Luca raggiunsero le stanze del piano superiore con le valigie. La cucina era perfetta, non mancava nulla; allora decisero il menù da cucinare per la cena di Natale e con molto entusiasmo prepararono tutto. Gli altri, al piano di sopra, perlustrarono tutte le stanze tranne una chiusa a chiave. Sistemarono bene le valigie e misero tutti i regali in un sacco natalizio per la sera.
Alle nove tutti si sedettero a tavola ed iniziarono la cena; mangiarono di tutto e quando scoccò la mezzanotte Luca andò a prendere il sacco dei regali di Natale, vide la porta della stanza non visitata socchiusa e ciò lo inquietò, andò comunque a prendere il sacco dei regali che era vuoto. Fu assalito alle spalle da qualcuno che con un coltello affilato lo uccise e lo mise nel sacco; l’assassino uscì dalla finestra con il sacco contenente il cadavere.
Dopo un po’ i quattro amici cominciarono a chiamare Luca per capire dov’era quando sentirono bussare alla porta d’ingresso, Martina credendo fosse l’anonimo amico che li aveva invitati andò ad aprire la porta e trovò Babbo Natale. Lo fece entrare e lo invitò a tavola. Babbo Natale non parlò molto e dopo averli salutati, prima di andarsene, disse: “chi di voi tornerà?” Sara, colpita da quella frase, andò all’uscio ma quando aprì la porta non lo vide più e trovò solo il sacco dei regali macchiato di sangue e contenente qualcosa. Chiamò terrorizzata gli altri tre amici. Portarono il sacco dentro e quando lo aprirono trovarono al posto dei regali il cadavere di Luca. Allora i quattro amici rimasti andarono nelle stanze del primo piano per cercare qualche indizio ma una volta arrivati nelle camere trovarono nella stanza che prima era chiusa a chiave tutti i regali sparsi sul pavimento. Martina, Sara e Giovanni corsero fuori dal castello per salire in macchina e fuggire; quando aprirono la porta però non videro la macchina, ma solo un coltello insanguinato, quello che probabilmente aveva ucciso Luca. Si fecero coraggio e cercarono di prenderlo quando vennero investiti dalla loro macchina e accoltellati a loro volta. Paolo non sentendoli più si affaccio alla finestra e vide i loro tre cadaveri schiacciati dalla macchina. Lui, ormai sicuro della sua brutale fine si chiuse in bagno e decise di passare la notte là. La mattina fece chiaro presto e decise coraggiosamente di uscire dal bagno, guardandosi bene intorno scese le scale e sul tavolo trovo tutto il pranzo pronto e Babbo Natale seduto lì ad aspettarlo. Scese le scale e in silenzio si sedette al tavolo apparecchiato, chiese addolorato a Babbo Natale il perché di tutti quei delitti ma il vecchio non rispose, Paolo molto preoccupato rimase là seduto, immobile ma quando Babbo Natale si alzò per dirigersi in cucina, Paolo vide la lama di un coltello sotto la cintura, allora si alzò in silenzio e scappò, salì in macchina e allontanandosi vide sullo specchietto retrovisore Babbo Natale con il mano quel coltello che aveva ucciso i suoi amici. In quel momento capì tutto, il proprietario del castello sotto le sembianze di Babbo Natale era un crudele assassino che era ricercato nella zona da molti anni per aver commesso tanti efferati delitti!

Esempio



  


  1. cartellino chiavarini

    sto cercando un giallo a enigma breve di 3 pagine

  2. geneasr

    molto bello mi piace tanto

  3. miki

    tema o appunti racconto giallo soddisazione propria liceo