"La Peste" di Albert Camus

Materie:Scheda libro
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Testo

“la peste”
Scheda del libro
Biografia
Albert Camus nasce il 7 novembre 1913 a Mondovì (Algeria) da una poverissima famiglia e l'anno dopo resta orfano di padre.
L' autore passa la sua infanzia in un quartiere proletario immerso in una realtà umana e sociale che non si cancellerà più dalla sua memoria.
Dal 1918 al 1923 , Camus frequenta la scuola elementare.
Il suo maestro Louis Germain, colpito dalla sua intelligenza lo segue con particolare attenzione e gli fa avere una borsa di studio per il liceo di Algeri, dove studia fino al 1930, anno in cui viene colpito da una grave forma tubercolare. Malgrado la malattia , prosegue gli studi, frequentando le classi di filosofia sotto la guida di Jean Grenier di cui resterà amico per tutta la vita.
Nel 1932 collabora alla rivista '' Sud '' , sulla quale compariranno parecchi suoi articoli, nel 1933 si sposa con Simone Hié e l' anno dopo si iscrive al partito Comunista che lo destina alla propaganda tra gli arabi . Nel 1935 in seguito al patto Laval-Stalin si allontana dal partito comunista.
Scopre una sua passione per il teatro , scrive alcune parti di
''Il rovesio e il diritto '' , e fonda una compagnia, '' Le Théatre du Travail ''.
Con due amici scrive il dramma '' Rivolta nelle Asturie '' la cui rappresentazione viena vietata dalle autorità. Nel 1936 ottiene il diploma di studi superiori di filosofia con una tesi sui '' Rapporti dell' ellenismo e del cristianesimo attraverso le opere di Plotino e di Sant' Agostino ''.
Rompe i rapporti con la moglie e nel 1937 radio Algeri lo assume come attore nella compagnia di prosa .
Nel 1938 scrive ''Caligola'', la sua prima opera teatrale ,e inizia a lavorare attorno a due idee che diventeranno in seguito ''Lo Straniero'' e
''Il mito di Sisifo''. Pascal Pia gli offre un posto di redattore al giornale da lui fondato
''Alger républicain''. Come cronista Camus prende le difese delle vittime di classe in diversi processi e pubblica inchieste su questioni sociali.
Nel 1940, rifiutato come volontario alla II Guerra Mondiale, si trasferisce a Parigi dove lavora al giornale ''Paris soir''. Termina lo straniero e dopo l'arrivo dei tedeschi a Parigi si sposta con il giornale a Clermont Ferrand. Abbandona il giornale diventato collaborazionista ed aderisce alla Resistenza. Durante un breve soggiorno a Lione sposa Francine Faure. Nel 1942 scrive la ''Peste'' e pubblica ''Lo Straniero''.Nel '43 si trasferisce a Parigi, diventa lettore presso la casa editrice Gallimard e continua a lavorare alla redazione del giornale clandestino ''Combat'' di cui nel '44 si assume la direzione . Nel '45 nascono i figli Jean e Catherine . Nel '46 si reca negli Stati Uniti dove tiena conferenze sul teatro e su questioni di attualità. Prende posizione contro Stalin e contro ogni forma di dittatura. Nel '47 pubblica ''La Peste'' che ottiene un grande successo di critica e di pubblico. Pubblicamente condanna la dittatura franchista e le interpretazioni esasperate del comunismo. Nel '49 si reca in America del Sud e scrive
''L' uomo in rivolta'' . Nel '52 Camus abbandona la sua carica all' UNESCO per protestare contro l'ammissione della Spagna franchista. Nel '54 pubblica
'' L' eté ''. Nel '56 si reca in Algeria e pubblica ''La caduta'' e l'anno dopo
'' L' esilio e il regno '' e '' Riflessioni sulla pena di morte ''. Nel 1957 gli viene conferito il premio Nobel per la letteratura , pronuncia due importanti discorsi , poi pubblicati come ''Discorsi di Svezia'' e dedicati al suo maestro elementare. Continua la sua attività teatrale, ma la sua salute è sempre più precaria e il
4 gennaio 1960 muore in un incidente d'auto.
Sintesi dell' opera
Orano è una tranquilla città dell'Algeria i cui i giorni scorrono uguali e monotoni . Nel mese di aprile , annunciata da migliaia di topi morenti scoppia una epidemia di peste. La paura si impadronisce della città . Il narratore , a conferma della veridicità, della propria narrazione, cita gli appunti presi da Tarrou il quale documenta minuziosamente tutti i casi di morte per la strana malattia .
La commissione sanitaria , esitante all'inizio, prende su consiglio del Dottor Rieux decisioni drastiche e decide di chiudere la città . Inizia l'esilio degli abitanti e la lotta di Rieux e di quelli che come lui credono nella vita contro il flagello. Anche la chiesa con padre Paneloux esprime la sua opinione .
Il giornalista Rambert tenta ogni strada per lasciare la città e raggiungere sua mogli a Parigi. Tarrou propone a Rieux di organizzare delle squadre di volontari e i personaggi principali si ritrovano uniti in quest'opera di soccorso.
Durante l'estate il flagello imperversa e continua a mietere vittime.
Castel sta lavorando ad un vaccino che viene provato inutilmente sul piccolo Othon. Solo dopo Natale il nuovo siero comincerà a far miracoli.
Nel frattempo sono morti Tarrou, Cottard e Paneloux.
Finalmente l'esilio finisce, per i sopravvissuti si riaprono le porte, ma molti non troveranno chi amano. A questo punto il Dottor Rieux si svela come l’autore della cronaca per testimoniare ciò che ha visto e ciò che è stato fatto per combattere la peste.
Personaggi
I personaggi possono essere divisi in due categorie:
• quelli che muoiono: Tarrou, Cottard, Paneloux.
• quelli che sopravvivono: Rieux, Rambert, Grand, Castel.
I personaggi che muoiono

Tarrou
Tarrou, figlio di un giudice, aveva trascorso un ' infanzia agiata e felice, ma a diciassette anni, invitato dal padre ad assistere ad un processo lo aveva visto chiedere ed ottenere la condanna a morte di un imputato. Disgustato da questo aveva deciso di andarsene dalla famiglia ed aveva fatto della politica, convinto che la società in cui viveva fosse fondata sulla condanna a morte e che, combattendola, avrebbe combattuto l’assassinio. Si era poi reso conto, durante un’esecuzione in Ungheria che la peste dell’assassinio era entrata in lui in quanto, anche se indirettamente, aveva firmato la condanna a morte di migliaia di persone. Avevano cercato di convincerlo della necessità di questi atti che avrebbero risparmiato la vita di altre persone e che avrebbero portato ad un mondo in cui non si sarebbe più ucciso nessuno . Aveva però deciso '' di rifiutare tutto quello che, da vicino o da lontano , per buone o per cattive ragioni, faccia morire o giustifichi che si faccia morire''. Questa è la morale laica del santo senza Dio, è per questo che egli ad Orano lavora come volontario per aiutare la città contagiata. Questa scelta della non violenza , questo sacro rispetto della vita, questa tensione verso la pace è il messaggio di Camus ad una umanità che è appena uscita dalla II Guerra Mondiale.
Cottard
Cottard è ricercato dalla polizia e comincia a ''respirare'' quando il flagello si abbatte sulla città, in quanto nessuno si occupa più di lui. Egli si arrichisce sulla sofferenza degli altri è un vero e proprio ''kollaborateur'' . Egli ritornerà ad essere nervoso e preoccupato quando la peste incomincierà a decrescere fino a perdere completamente la testa quando la città sarà riaperta.

Paneloux
Padre Paneloux sale due volte sul pulpito , nella prima predica interpreta la peste come castigo per i peccati dell'umanità , perchè l'uomo vive lontano dalla luce di Dio. Il secondo sermone avviene dopo l'agonia e la morte del piccolo Othon al quale egli ha assistito vicino al Dott. Rieux. Resosi conto dell' innocenza del ragazzo il Padre cambia la sua visione della peste e rinuncia al desiderio di giustificare e spiegare la causa del male , cercando invece di convincere i cittadini che solo il cristiano sorretto dalla fede riuscirà a superare la prova ,
bisogna avere fede e rimettersi totalmente a Dio.
Perchè l' autore decide di farli morire?
Forse perchè questi personaggi hanno trovato nella peste la soluzione ai loro problemi, soluzione impossibile nella vita normale.
Tarrou non potrà mai avvicinarsi tanto alla santità senza Dio come, durante la peste quando rischiava la vita nelle squadre volontarie . Come potrebbe conservare questa purezza dopo?
Cottard è un personaggio negativo che aveva sfruttato il dolore dei suoi concittadini e aveva così raggiunto l'apice della sua negatività.
Paneloux ha capito che '' l' amore di Dio è un amore difficile e solo in cima la verità sorgerà dall'ingiustizia apparente''.
I personaggi che vivono
Rieux
Rieux è il medico che redige la cronaca della peste e che si preoccupa delle leggi e delle strutture per combattere il flagello. Egli è un uomo di scienza ed è convinto che bisogna lottare contro il dolore per la felicità, egli fa tutto quello che è in suo potere per salvare quante più vite è possibile. C' è in lui solo una contraddizione quando, di fronte a Rambert che vuole partire, non tenta di impedirglielo , ma anzi lo capisce, perchè egli , come lui, è alla ricerca della felicità.
Rambert
Rambert è un giornalista che si sente estraneo alla comunità di Orano e non accetta la separazione dalla donna amata anche se ,organizzata la fuga, rinuncia ad andarsene e si impegna nelle squadre volontarie al fianco di Tarraou. Egli prova vergogna ad essere felice da solo e si rende conto che, dopo quello che ha visto, il suo posto è lì , perchè quello che succede riguarda tutti.
Grand
Grand è un personaggio curioso , quasi ridicolo . Egli lavora nell'amministrazione cittadina e nel tempo libero si dedica alla stesura di un romanzo di cui però ha scritto e riscritto una sola frase.
Egli ha capito che l' amore è una cosa importante e arriverà a scrivere alla donna che lo ha lasciato di essere felice senza rimpianti e senza sentirsi in colpa.
Castel
Castel è il medico anziano che per primo ha osato pronunciare la parola peste e che lotta per trovare un vaccino valido contro di essa. Il vaccino di Castel verra provato senza risultati sul piccolo Othon, ma verso Natale incomincierà a dare i suoi risultati. L' avvento della peste permette alla coppia di capire quanto sia importante la loro unione.
Perchè li fa vivere?
Bisogna premettere che questi personaggi hanno tutti un rapporto di amore con una donna e questo contribuisce almeno in parte al loro continuo positivo cambiamento. Essi sono dei personaggi dinamici in grado di affrontare la complessità della vita umana.
Il rapporto di amore tra Rieux e la moglie è appena accennato e visto nel momento in cui la separazione rende più pesante e più carico di significati il sentimanto dell' unione. Essi si rendono conto che hanno ancora molte cose da dirsi, ma la morte renderà ciò impossibile.
Tra Rambert e la moglie avviene una involontaria separazione che, dopo la primitiva decisione di fuggire , lo porterà ad una presa di coscienza e ad un rinnovamento interiore. Contrariamente a Rieux egli trova il tempo, pur lavorando nelle squadre sanitarie, di mantenere una vera corrispondenza con la donna che ama e ciò gli consentirà poi di rivederla e di riprendere con più fervore il rapporto interrotto .
Grand riesce a sopportare un carico di lavoro sempre più pesante , man mano che i dipendenti comunali si ammalano e a mantenere un piccolo spazio di tempo libero per continuare la sua opera letteraria. Durante questo periodo egli è sorretto dal ricordo dell' amore di Jeanne .
Il vecchio Dottor Castel e la moglie sono personaggi estremamente positivi: essi si sono resi conto che non possono vivere lontani l' uno dall' altro e si riuniscono per lottare insieme e salvare la loro unione e la loro città.
Castel sorretto dall' amore della moglie riuscirà a trovare un nuovo vaccino che fermerà la peste.
Per tutti questi personaggi la peste è un ''fatto positivo'' perchè li porta ad una presa di coscienza e ad un rinnovamento interiore.
Commento
L' elaborazione di quest' opera costò a Camus un lungo periodo di fatica e una continua rielaborazione. Aveva chiamato all'inizio quest' opera '' romanzo'' , ma dal 1948 aveva sostituito questo termine con quello di '' cronaca '' e aveva tolto ogni elemento romanzesco.
L' autore vuole render così la sua opera una cronaca dei fatti avvenuti ad Orano , e far in modo che il lettore creda che ciò è accaduto veramente e che il narratore era presente e quindi può raccontare in prima persona i fatti.
Il libro pubblicato alla fine della seconda guerra mondiale vuole essere la
metafora di questa tragedia, ma anche invito all' uomo contro tutte le forme di oppressione . La Peste è una condanna globale di tutte le tirannie, la peste è ovunque l'uomo viene offeso nella sua dignità e nella sua persona. Il libro può essere letto anche in modo meno politico come una meditazione sulla condizione dell' uomo e della sua fatica di vivere nella continua lotta tra bene e male ; l'opera vuole essere così un appello all' uomo affinche si impegni, nonostante l'angoscia e la sofferenza, a unirsi agli altri per combattere il dolore e la morte evitando di aggiungerne . E' una posizione laica in quanto non riconosce alcuna presenza divina nel mondo . Il male e la morte non possono essere spiegati , ma l'uomo deve lottare contro di essi e prendere consapevolezza della propria esistenza .
Temi
I temi fondamentali della cronaca sono tre: il tema dell' esilio, della solitudine e quello della natura.
Tema dell' esilio e della solitudine
L' esilio e la solitudine sono per Camus due tematiche strettamente unite, rappresentano quello che per il cristiano è il peccato originale, componente contro la quale bisogna costantemente battersi.
Si può capire come queste due tematiche siano molto affini alla personalità di Camus che le ha vissute in prima persona, quando a vent'anni lasciò l'Algeria e quando durante la guerra, egli , come molti francesi, provò l' impossibilità di comunicare con chi amava in quanto la nazione era divisa in due parti
dall' invasione tedesca.
Tema della natura
Altro tema di rilevanza all'interno dell' opera è quello della natura.
Il rapporto tra lo scrittore e l' ambiente naturale è sempre stato molto forte , egli vissuto nella povertà di Algeri, trovava nella luce del sole , nella quiete del mare quel senso di compiutezza che gli rendeva accettabile la vita , fino a fargliela amare.
Anche Rieux trova nel bagno notturno in mare la forza per continuare a combattere contro la peste . Questo bagno nell' acqua ricorda il battesimo cristiano e la sua funzione purificatrice . Egli recupera la sua dimensione umana e riprova una gioia che aveva dimenticato.
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Esempio