Le sue opere principali sono la raccolta in versi Resine (1911), giovanile opera di esordio; Pianissimo (1914), la raccolta poetica più nota, comprendente 29 testi disposti secondo una scansione riflessiva, più che narrativa, che disegna una sorta di autobiografia psicologica dell’autore; Rimanenze (1955), che include le poesie successive a Pianissimo.
Letteratura Italiana
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Un mondo alienato. L’esordio di Sbarbaro è legato a un volumetto poi sconfessato, Resine, uscito nel 1911; ma è solo qualche anno dopo, con la raccolta Pianissimo (1914), che il poeta rivela la natura nuova e personale della sua lirica, la quale nei suoi esiti più significativi appartiene pienamente all’espressionismo, sia pure con sfumature peculi
Le avanguardie sono caratterizzate da alcuni aspetti comuni: esse si pongono infatti, pur con peculiarità diverse, in opposizione tanto al Naturalismo e alla sua concezione dell’arte come riflesso oggettivo della realtà, quanto all’estetismo, con la sua aristocratica chiusura nella contemplazione dell’ “io” o nel vagheggiamento di una vita intesa come o
- in Toscana la poesia comico-parodica e allegorica
- nell’Umbria la poesia religiosa
- in Pianura Padana poesia religioso-didascalica
- a Bologna e in Toscana la produzione in prosa
La lirica prende le mosse dalla poesia cortese provenzale e a diffonderla nel Nord Italia furono i trobadores (trovatori); ben presto nacquero imitatori e
Nella terza edizione vengono modificati anche i contenuti: vengono inseriti nuovi episodi, con riferimenti anche alla storia contemporanea, e cioè alle guerre che le potenze straniere stavano combattendo sulla penisola italiana. Così facendo i canti diventarono da 40 a 46.
Gli inserimenti di questi nuovi contenuti rese anche il clima dell’opera più
Introno a san Francesco nascono anche molti aneddoti. L’opera più significativa in questo ambito furono i Fioretti, una raccolta di aneddoti sulla vita del santo.
In questa opera si manifestano lo spirito fanciullesco del francescanesimo, l’amore per le creature e l’ingenuità della cristianità.
Intorno a tutto questo però si può scorgere un prof
Una delle questioni che caratterizzano questo periodo è quella sul criterio dell’ imitazione,infatti,poiché in quest’epoca la letteratura si basa sul seguire i modelli classici già sperimentati e approvati,è stato necessario stabilire delle regole in modo che i prodotti della nuova letteratura non diventassero delle semplici imitazioni dei grandi classi
L’ambientazione e i personaggi delle palliatae sono di origine greca.
Anche i nomi dei personaggi sono greci, ma non necessariamente gli stessi usati nelle commedie attiche.
Importante distinzione da fare sta nella concezione che greci e romani hanno del verbo vertere: mentre per i primi significa prevalentemente tradurre, per i latini, oltre a
• La poetica: il verisimile, il giovamento e il diletto
Il verisimile
Tasso ha un idea di poema “eroico” più vicino ai valori precettistici del suo tempo e quindi un poema diverso da quello ariostesco, ritenuto troppo libero e irregolare. Partendo da Aristotele, Tasso afferma che al contrario della storiografia, che narra di fatti realmente
Accanto a questi aveva sempre con sé un libro, ovvero le Confessioni di Sant’Agostino.
Da ciò si può risalire alle tendenze fondamentali di Petrarca: il culto dei classici e a spiritualità cristiana.
La lingua che prediligeva era il latino, ma coltivava l’interesse anche per la poesia lirica in volgare.
Come i poeti d’amore, Petrarca rivolse