L'inquinamento

Materie:Tesina
Categoria:Generale

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Testo

Tesina di 3° Media sull’Inquinamento
Nei termini assunti oggi dall’ecologia, (cioè la scienza che studia i rapporti tra esseri viventi e l’ambiente) la parola “inquinamento” non comprende tutti gli attacchi condotti contro il pianeta. Gli studiosi hanno allarmato l’umanità dicendo che l’ambiente ha subito gravi modificazioni e non riesce più a eliminare i materiali di rifiuto, rimanendone contaminato. Le foreste vengono distrutte dagli incendi o disboscamenti selvaggi. I campi sono contaminati da concimi chimici e velenosi, da diserbanti, da antiparassitari, da insetticidi e da piogge acide. Il paesaggio è contaminato da rifiuti di plastica, da cartacce, da scatolette, da bottiglie di bibite lasciate nei prati e nei boschi dai turisti. Diverse specie della fauna sono in via d’estinzione per la caccia indiscriminata e per l’uso di sostanze dannose in agricoltura. Tutti questi elementi, hanno continuato a svilupparsi sempre più, perché non sono stati presi provvedimenti concreti. Solamente negli Stati Uniti hanno cercato di diminuire le emissioni di anidride carbonica e in 5anni sono riusciti ad eliminarne 1/5.
Ormai il tempo che abbiamo a disposizione per intervenire è molto breve, circa quarant’anni. In questo arco di tempo i governi dovranno prendere delle decisioni concrete per adottare un sistema di sviluppo economico sostenibile dal punto di vista ambientale, altrimenti il declino del nostro pianeta diverrà realtà. Capolavori artistici e monumenti storici subiscono gravi danni, a causa delle vibrazioni del traffico veicolare, per la corrosione dello smog e dell’inquinamento atmosferico in genere. Le grandi città hanno un’aria molto inquinata dagli scarichi di ossido di carbonio delle auto, dal fumo delle ciminiere, dall’anidride solforosa emessa dagli impianti di riscaldamento.
Inquinamento termico
Ogni giorno nelle industrie bruciano i combustibili fossili, riscaldando continuamente la Terra. Nelle centrali termoelettriche e nucleari vengono usate le acque dei fiumi le quali, in alcuni casi, si riscaldano di alcuni gradi. Anche nelle grandi città si verificano aumenti di temperatura, a causa del calore sviluppato dagli impianti di riscaldamento delle case, dai macchinari delle fabbriche e dai motori delle automobili. Oggi giorno il calore prodotto dall’umanità equivale a una piccolissima parte del calore prodotto dal sole. Ma se in futuro i nostri consumi di energia dovessero aumentare, di conseguenza potrebbe aumentare il calore prodotto da noi. Un altro pericolo è l’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera che potrebbe contribuire a riscaldare la superficie terrestre con il processo chiamato EFFETTO SERRA.
Se la temperatura della Terra dovesse aumentare ci potrebbero essere dei danni molto gravi. Per prima cosa a causa del calore dello scioglimento delle calotte di ghiaccio il livello del mare aumenterebbe e le zone costiere come Napoli e New York rimarrebbero sommerse. La maggior parte delle radiazioni solari riflettono sui ghiaccia, ma come ho già detto prima, se questi si sciolgono, la Terra assorbirà tutte le radiazioni che riceve. Per prevenire tutto questo, in futuro si dovrebbero sostituire ai combustibili tradizionali, le fonti di energia rinnovabili. Infatti con queste la temperatura dell’ambiente non aumenta.
L’ambiente di Venere e l’effetto serra
Venere, rispetto alla Terra, è molto più vicina al sole e di conseguenza riceve molte più radiazioni solari. Prima che il pianeta venisse esplorato, gli astronomi avevano calcolato che la temperatura fosse intorno ai 50° C. Questa temperatura faceva apparire il pianeta come un luogo vivibile. Invece con studi più approfonditi si scoprì che sul pianeta Venere la temperatura raggiungeva circa 700° C. Ciò rendeva Venere invivibile, a causa del cosiddetto EFFETTO SERRA. Come sappiamo una serra è un ambiente con pareti di vetro, usato per coltivare alcuni tipi di piante. Il vetro viene attraversato dalla luce del sole e nello stesso tempo trattiene il calore, quindi la temperatura dentro la serra è molto elevata in confronto all’ambiente esterno. L’anidride carbonica ha delle caratteristiche molto simili a quelle del vetro. L’atmosfera di Venere è composta la maggior parte di anidride carbonica e di conseguenza la superficie del pianeta si surriscalda. La Terra contiene la medesima quantità di anidride carbonica contenuta su Venere, con la differenza che quella contenuta sulla Terra è in maggior parte fissata nelle rocce. Su Venere, invece, la temperatura è tanto elevata da non poter permettere all’anidride carbonica di combinarsi con altre sostanze presenti nelle rocce. Il nostro pianeta potrebbe (in futuro) diventare come Venere.
Materia: Italiano
Carlo Levi e il Neorealismo
Durante la fine della seconda guerra mondiale si stava sviluppando una corrente letteraria che rappresentava la realtà contemporanea della guerra, della Resistenza e del dopoguerra, per dare una testimonianza artistica di un’epoca che segnò tragicamente la vita di tutto il popolo italiano. Proprio il bisogno di rappresentare direttamente storie di vita vissuta in prima persona, sia dagli scrittori, sia dai lettori, comportò la scelta dell’adozione di un linguaggio tendenzialmente chiaro e comunicativo. Gli scrittori neorealisti guardavano piuttosto all’esperienza letteraria del verismo e in particolare all’Opera di Giovanni Verga, ma il Neorealismo si basa alla grande narrativa realista dell’Ottocento. Le opere di questa corrente letteraria, non erano opere di svago, ma libri che descrivevano la situazione contemporanea meditando sulla recente storia nazionale, che prevedeva la ricostruzione di un’Italia nuova, democratica e antifascista. Ecco, allora una serie di iniziative non strettamente letterarie, ma culturali. Gli autori più importanti furono Alberto Moravia, Cesare Pavese e Carlo Levi.
Carlo Levi nacque a Torino nel 1902. A soli ventidue anni si laureò in medicina e dopo aver praticato la professione di medico per qualche anno, si dedicò alla pittura con grande successo. Inoltre Levi partecipò ai primi gruppi di resistenza contro il fascismo. Abitò a Parigi nel 1942 e nel 1945-46 fu il direttore del quotidiano “L’Italia libera” del partito d’azione a Roma. Nel 1964 fu eletto senatore. La sua prima opera letteraria e anche la più importante fu “Cristo si è fermato ad Eboli”. Poi ne scrisse altre mtra le quali “L’orgoglio”, “Le parole sono pietre” e “La doppia notte dei tigli”. In “Cristo si è fermato ad Eboli” Carlo Levi parla della condizione italiana alla caduta del regime e il libro si presentò tra i più significativi.
Materia: Storia
Enrico Fermi e la fine della Seconda Guerra Mondiale
Come sappiamo gli Stati Uniti durante la fine della Seconda Guerra Mondiale utilizzarono un’arma rimasta fino ad allora segreta e anche molto potente: la bomba atomica. Il primo passo verso la scoperta della fisica nucleare, che consentì la costruzione della Bomba, fu la scoperta di una particella dentro il nucleo di un atomo: il neutrone. Grazie alla loro caratteristica di non avere carica elettrica, rendeva il neutrone come un proiettile che poteva colpire un nucleo atomico. Nel 1934 il Fisico italiano, Enrico Fermi, scoprì che la radioattività prodotta era molto elevata se i neutroni che scattavano dai proiettili venivano rallentati facendoli prima urtare contro atomi di carbonio, e si dedicò a studi di radioattività artificiale da poco scoperta. Per questi risultati importanti, nel 1938 ottenne il premio Nobel per la fisica. Fermi approfittò della Cerimonia di consegna del premio Nobel a Stoccolma per abbandonare l’Italia e trasferirsi con la famiglia negli Stati Uniti; le leggi raziali da poco messe in atto dal regime fascista, infatti minacciano la moglie di origini ebraiche. Nel 1941 Fermi aderì al progetto di ricerca diretto da Arthur Compton per la realizzazione di reazioni di fissione nucleare a catena controllate da neutroni. L’idea fu scaturita dalla scoperta da parte del fisico Otto Hahn della fissione nucleare. L’anno dopo, il 2dicembre 1942, Fermi riuscì ad ottenere la prima reazione di fissione nucleare controllata. Aveva così creato la prima pila atomica, il primo passo decisivo per la realizzazione della Bomba atomica. Nel 1944 si stavano svolgendo ricerche scientifiche per il Progetto Manhattan, supportato dal Presidente americano Roosvelt per la fabbricazione della Bomba prima dei Tedeschi. Quando fu pronta gli scienziati non erano molto convinti nel portare avanti questo progetto; infatti negli anni che seguirono, Fermi assunse una posizione pacifista, schierandosi contro la fabbricazione della Bomba idrogeno. Ma secondo la decisione del Presidente americano Harry Truman, succeduto da Roosvelt, ordinò di continuare il progetto. Così la prima bomba atomica fu sperimentata il 14 luglio del 1945 a Los Alamos. Erano state costruite altre 2bombe e si decise di usarle per costringere il Giappone alla resa. Le città colpite furono Hiroshima e Nagasaki il 6 e 9 agosto.
Materia: Scienze
Energia Nucleare
Le scorie prodotte dall’energia nucleare sono un’altra possibile conseguenza negativa dell’inquinamento dell’aria.In Italia abbiamo delle centrali nucleari in disuso, in seguito al referendum popolare sull’impiego dell’energia nucleare svoltasi nel 1987. L’Italia preferisce acquistare l’energia dalla Francia che possiede 59 centrali nucleari, che soddisfano in gran parte il fabbisogno nazionale. Anche se i nostri impianti nucleari sono inattivi, siamo ugualmente in pericolo, perché se dovesse succedere qualche incidente in Francia le conseguenze ci potrebbero raggiungere, come ad esempio le scorie radioattive. Per scorie radioattive si intende tutto il complesso dei materiali entrati nel processo di produzione dell’energia nucleare.
L’energia nucleare è quella forma di energia che si sviluppa con la modificazione del nucleo di un atomo di uranio 235. Ci sono due processi dive4rsi per ottenere questa energia: la fusione e la fissione. La fusione libera molta energia sottoforma di calore e per questo viene anche chiamata “reazione termonucleare”. Questa viene usata nelle opere d’ingegneria e anche nella fabbricazione della bomba all’idrogeno (Bomba H). L’energia che si sviluppa ad una reazione nucleare si calcola con la formula fornita da Albert Einstein:
E=mXc2
La E equivale alla quantità di energia che si ottiene distruggendo la massa degli elementi coinvolti nella reazione cioè M e C la velocità con cui si propaga la luce al quadrato.
Invece, la fissione, è un processo che si svolge a catena: un neutrone urta contro un nucleo di uranio, scindendolo in due nuclei più leggeri e in alcuni neutroni. Questi a loro volta, vanno a urtare altri nuclei di uranio, scindendoli e producendo altri neutroni e così via. Si ha così una reazione a catena. La reazione è controllata dal reattore nucleare nel quale troviamo degli elementi moderatori che assorbono i neutroni.
Materia: Inglese
Global warming
In recent years, scientists have discovered that the Earth’s temperature is incresing. We call this phenomenom “Global warming”. Gases like carbon dioxide (CO2) and cloroflorocarbons (CFC2) build up in the atmosphere. Some scientists predict the average temperature of the Earth will increase by aroud 3% by the year 2070. Many countries will became hot and dry. There won’t be enough rain.Forests will die and we will change the way we grow food. The polar ice will melt and sea levels will rise by a metre.
Riscaldamento del globo. (Traduzione)
Negli anni recenti, gli scienziati predicono che la temperatura della Terra è in crescita. Noi chiamiamo questo fenomeno “riscaldamento del globo”. Gas come ossido di carbonio (CO2) e clorofluorocarburi (CFC2) si sollevano nell’atmosfera. Alcuni scienziati predicono che la temperatura media della Terra sarà cresciuta di circa il 3% fino al 2070. Molti Paesi diventeranno caldi e aridi. Non ci sarà abbastanza pioggia. Le foreste moriranno e cambieremo il modo di coltivare. Le calotte polari si scioglieranno e il livello del mare aumenterà di circa un metro.
Materia: Geografia
Il Giappone
TERRITORIO
Il Giappone è un arcipelago composto da circa 3000 isole ed è situato a est dell’Oceano Pacifico. Il Giappone è bagnato a nord dal mare di Ohotsk, a est dall’Oceano Pacifico, a sud dall’Oceano Pacifico e dal Mar Cinese orientale, a ovest dallo Stretto di Corea e dal Mar di Giappone. Tokyo è la capitale e la maggiore città. Le isole principali sono quattro: Hokkaido, Honshu, Shikoku e kyushu. In tutto il territorio possiamo trovare una catena di rilievi, c’è una piccolissima presenza di pianure lungo le coste e i fiumi hanno percorsi brevi. Le isole che formano il Giappone costituiscono la parte emessa di una grande catena montuosa, in origine appartenente al continente asiatico, dalla quale si staccarono di recente. Per questo motivo possiamo trovare numerosi vulcani, tra cui il più importante è il Fuji Yama inattivo da circa 2secoli (Honshu). ¼ delle montagne giapponesi, sono di natura vulcanica, che fanno parte della cosiddetta “cintura vulcanica” del Pacifico. Gli abitanti giapponesi, ormai, sono abituati alle attività sismiche e vulcaniche, infatti all’anno ci sono circa 1500 terremoti e numerosi maremoti. La pianura più estesa è quella del Kanto lungo la costa di Honshu. Per la mancanza di ampie valli e per la presenza di molti rilievi, i fiumi si presentano brevi a carattere torrentizio e poco navigabili, ma questi sono molto importanti per l’irrigazione e la produzione di energia elettrica. I fiumi più importanti si trovano a Honshu perché è l’isola più vasta e sono il Tone, il Kitakami e lo Shinano. Grazie alla temperatura calda e umida dell’estate, il Giappone ha flora una varia e rigogliosa che conta più di 4500 specie di piante. Fra le piante fiorite va ricordato innanzitutto il ciliegio, che fiorisce a inizio primavera, mentre in novembre uno dei più famosi festival floreali giapponesi celebra il crisantemo, fiore che rappresenta l’emblema della famiglia imperiale. Tra gli altri fiori si ricordano la campanula, il gladiolo e diverse varietà di gigli. Tra gli alberi predominano le conifere; diffuso è il cedro giapponese, detto sugi, che può raggiungere i 46m di altezza, il larice e diverse varietà di abete. In Giappone è praticata una forma unica di giardinaggio decorativo, con la riproduzione stilizzata e in scala ridotta di paesaggi culturali. Vengono inoltre coltivati alberi, nani, bonsai che non superano i 30cm d’altezza. In rapporto a una flora tanto rigogliosa, la fauna può apparire scarsa; nel paese abitano tuttavia diverse specie di uccelli e una vasta varietà di rettili anfibi (fra cui è particolare la salamandra gigante del Giappone) e pesci.
ECONOMIA
Come ho già detto prima le pianure sono molto scarse e per questo motivo la superficie coltivabile è il 15% del territorio. La maggior parte delle materie prime devono essere importate da altri Paesi, perché il Giappone non riesce a soddisfare il proprio fabbisogno alimentare. Il riso è la maggiore coltura e a questa si aggiungono grano, orzo, legumi e ortaggi. Poi ci sono anche le coltivazioni di tè, alberi da frutto, gelsi e le colture industriali che sono il tabacco, la canna da zucchero e la barbabietola da zucchero. Un importante settore della produzione alimentare è la pesca che aiuta a rimpiazzare ciò che non si può ricavare dalla terra e oggi i prodotti ittici costituiscono il 50% delle proteine animali consumate. Il Giappone è un Paese con poche risorse minerarie ed energetiche, infatti il settore energetico è costretto s dipendere dall’estero e ad acquistare l’80% dell’energia che bisogna sottoforma di gas e soprattutto di petrolio. Come sappiamo il petrolio è molto costoso e così il governo ha deciso di rimettere in funzione le centrali nucleari che coprirebbero il 40% del fabbisogno interno. Acquistando le materie prime dall’estero, il Giappone riesce ad avere un’economia alla base dell’industria. Le sue industrie leggere producono di tutto: elettrodomestici, video registratori, macchine utensili, motociclette, computer, impianti stereofonici, pianoforti, orologi e altri strumenti musicali. Tutti questi prodotti sono conosciuti in tutto il mondo.
POPOLAZIONE E SOCIETA
La popolazione è distribuita sul territorio in modo non uniforme, infatti è concentrata nelle aree lungo le coste. Questo perché le montagne impediscono l’insediamento, ma soprattutto negli anni ’50 per la forte industrializzazione, molti contadini si spostarono verso le città per lavorare nelle fabbriche. Il governo sta cercando di risolvere questo problema invitando le famiglie a ritornare nelle zone rurali offrendo loro appezzamenti di terreno a costi bassissimi. Le città più importanti sono Tokyo, Osaka, Kyoto e Kobe che per lo spazio limitato confinano l’una con l’atra ottenendo la “megapoli lineare”. In Giappone ci sono condizioni di vita insopportabili. Ad esempio “costruzioni alveare” che consistono in edifici dormitorio nei quali ci sono dei piccolissimi appartamenti. Per risolvere il problema del ridotto spazio abitativo sono state costruite due isole artificiali a Kobe ed un’altra isola è in fase di realizzazione che fa parte del “Progetto Kurokawa” che potrà ospitare 5milioni di abitanti.
LINGUA E RELIGIONE
La lingua ufficiale del Giappone è il giapponese, ma abbastanza diffuso tra la popolazione è l’inglese. Le principali religioni sono: lo Scintoismo, che si fonda sul culto degli antenati e della natura, e il Buddismo. Il Cristianesimo, rappresentato da protestanti, cattolici e greco-ortodossi, è professato da meno del 4% della popolazione.
ORDINAMENTO DELLO STATO
Il Giappone è una monarchia costituzionale ereditaria; la successione avviene secondo la linea maschile della famiglia imperiale. L’imperatore è oggi privo di poteri politici;egli rappresenta l’unità nazionale e svolge funzioni puramente cerimoniali
Materia: Storia dell’Arte
Arte del dopoguerra o Arte informale
L’arte informale si sviluppa nel secondo dopoguerra in Europa. Non è possibile definire l’arte informale come una corrente artistica precisa, ma piuttosto come un clima culturale, che comprende differenti movimenti di arte astratta o espressionista. Le migliori opere dell’arte informale le possiamo incontrare nel decennio 1950-1960 sia in Europa sia negli Stati Uniti, distinguendosi in tre principali indirizzi: materico, gestuale e segnico.
La pittura informale espresse il disaggio profondo che seguì alla seconda guerra mondiale, attraverso una perdita di fiducia nella razionalità, nella possibilità della comunicazione, nella conoscenza. Dipingere significa agire, tendere a una libera e incontrollata espressione di sé, al di là delle categorie figurative convenzionali. Vennero quindi eliminati la forma, la prospettiva, i contorni e le figure geometriche; lo stesso supporto del dipinto divenne materia modificabile e trasformabile dal pittore.
PITTURA MATERICA
La pittura materica consisteva nel disporre sul supporto spessi strati sovrapposti di colore, oppure prevedeva la combinazione di materiali di varia natura. A partire dai primi anni Cinquanta Alberto Burri realizzò una serie di dipinti astratti con scacchi di juta, pezzi di legno parzialmente bruciati, tela ricoperta di spessi strati alla malta; altri applicavano con la spatola colori densi strato su strato, fino a coprire la superficie della tela.
PITTURA GESTUALE
La pittura gestuale, praticata soprattutto dagli artisti Nordamericani dell’Action Painting, era così detta perché doveva lasciare chiara la traccia nell’opera del gesto compiuto dall’artista nel dipingere. La tecnica più usata consisteva nel far gocciolare il colore sulla tela appoggiata per terra e si otteneva la totale casualità compositiva. Acquistava così importanza il gesto automatico e irripetibile dell’artista. Uno dei maggiori esponenti dell’arte gestuale fu Jackson Pollock e tra gli italiani va ricordato soprattutto Emilio Vedova, autore di composizioni di grandi dimensioni, nelle quali il colore è versato con violenza.
PITTURA SEGNICA
I pittori della corrente segnica tracciavano un proprio segno distintivo sulla tela, fino a coprirne parzialmente o interamente la superficie. La pittura segnica è certamente la più elaborata di quella gestuale e di quella materica. A volte il segno si identifica con la semplice traccia di un gesto compiuto casualmente; altre volte costituisce una vera e propria scrittura distintiva dell’artista.
Materia: Educazione Fisica

Il Doping
Il termine Doping indica l’uso di farmaci non giustificato da uno stato di malattia assunti per migliorare le prestazioni agonistiche. Poiché il Doping migliora i risultati ottenuti con l’allenamento, è una pratica illecita quindi contro il corretto sport. La causa principale, della diffusione del Doping e l’esasperazione della competizione, causata anche da interessi economici e politici. Esso va combattuto per il bene dei giovani che si avviano allo sport.
La pratica del Doping è un atto sportivo illecito per i seguenti motivi:
1) Esso costituisce un vantaggio acquisito slealmente: infatti nello sport ci sono dei divieti come la partenza anticipata o un equipaggiamento non regolamentare, l’infrazione delle regole viene punita con la squalifica o con la sospensione della gara.
2) L’uso di farmaci provoca rilevanti danni all’organismo: a volte dopo anni trascorsi dall’uso del farmaco può anche sopraggiungere la morte.
È necessario comprendere che i farmaci devono essere usati solo per malattie e non per affermare una mentalità a favore del Doping tra atleti, allenatori e sostenitori. I giovani sportivi devono sapere che il confronto è tra atleti e non tra farmaci.
Un’atleta viene considerato un vero campione quando non oltrepassa il confine della legalità, cerca di migliorare le proprie prestazioni senza supporti farmacologici.
LE SOSTANZE VIETATE
CATEGORIA A: STIMOLANTI
Comparvero nel dopoguerra, ma si diffusero negli anni ’60si distinguono in:
a) Stimolanti forti come l’anfetamina e i loro derivati, la cocaina.
b) Stimolanti blandi come la caffeina e i Beta antagonisti.
Le anfetamine favoriscono l’irrolazione sanguigna dei muscoli scheletrici, fanno aumentare la concentrazione, l’aggressività, e riducono la sensazione di stanchezza. Di tutto ciò risente il sistema nervoso: disturbi del sonno, stato depressivo, inappetenza.
CATEGORIA B: NARCOTICI E ANALGESICI
Fanno parte di questa categoria morfina, eroina e metadone sono sostanze che in medicina hanno un’azione antidolorifica, calmante e rilassante. Per i lottatori e per i pugili riducono sensazioni di dolori e danno un temporaneo stato di euforia. L’effetto più grave di queste sostanze è la tossico dipendenza.
CATEGORIA C: STEROIDI E ANABORIZANTI
I più noti sono nandrolone, assandrolona, che incrementano la massa muscolare e la forza.
CATEGORIA D: DIEUREPOCI
Sono farmaci che favoriscono l’eliminazione dei liquidi e in particolare nei pugili e negli atleti con categorie di peso queste sostanze permettono di rientrare velocemente nei limiti imposti.
Materia: Musica
Il Rock
Questo è un genere musicale di origine afroamericana formato da differenti stili popolari e nasce negli Stati Uniti a partire dagli anni ’50.
Il rock era un genere di musica che faceva scatenare i giovani: era una musica dal punto di vista strumentale prevalente era l’uso delle chitarre amplificate e delle tastiere elettriche; dal punto di vista dei contenuti, i testi erano scritti nello stesso linguaggio rozzo e gergale parlato dalla nuova generazione. Il rock è nato dal blues e partì con il rock ’n’ roll. Vedendo il successo di questo genere musicale, l’industria discografica se ne impadronì mettendo così in moto la macchina commerciale che cambiò lo stile di musica, in modo da piacere anche agli adulti. I testi non avevano più quell’aggressività e avevano acquistato versioni più ammorbidite.
Con questo cambiamento alcuni gruppi come i Beatles, i Rolling Stones e gli Who invasero il mercato americano. Il successo del rock declinò negli anni ’70 a causa di altri nuovi generi musicali. Ma negli anni ’80 si riprese con la famosa canzone “Yesterday” dei Beatles.

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