Stage presso una scuola per l'infanzia

Materie:Tesina
Categoria:Pedagogia

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Testo

..:: RELAZIONE SULLO STAGE ::..

STUDENTE:
***** ********
STRUTTURA PRESSO CUI SI E’ SVOLTA L’ATTIVITÀ’:
Scuola comunale dell’infanzia “************” di ****.

°DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA°

SPAZI:

Nella scuola dell’infanzia presso cui ho effettuato lo stage sono presenti cinque aule, dotate ciascuna di un bagno per i bambini, la sala mensa, di fianco alla quale è situato uno spazio per il riposo pomeridiano dei più piccini, una piccola biblioteca, la sala insegnanti, nella quale vi è anche un ambulatorio, e, uscendo da essa, troviamo un lungo corridoio al termine del quale è situata una vasta sala contenente gli scaffali e gli armadietti per i bambini (ognuno ha, ovviamente, il proprio armadietto).
All’esterno della struttura, c’è un grande giardino dotato dei vari giochi per i bambini (come gli scivoli, le altalene, i castelli, ecc.).
Infine, poco più in là della scuola dell’infanzia, vi è la palestra, condivisa anche dagli alunni della scuola primaria.

STRUMENTI ED ATTREZZATURE:

Nella struttura non è presente alcun tipo di strumentazione informatica, tranne la televisione e i vari cartoni animati con i quali, a volte, vengono intrattenuti i bambini nel tardo pomeriggio.
Nella biblioteca sono presenti diversi libri, soprattutto di fiabe e favole, adatti alle varie età dei bimbi.
Vi è anche del materiale per attività psicomotoria, quale cerchi e coni di plastica, assi di equilibrio, trampoli, materassini e palle da gioco di diversa misura.
Per quanto riguarda i giochi, nella sala ricreazione ci sono due casette e un castello di plastica, oltre che numerosi materassini; nelle aule, invece, troviamo bambole, pupazzi, puzzle, trenini, giochi ad incastro, mini-cucine, casette di plastica e passeggini.
In ogni aula si possono notare numerosi cartelloni, o creati dai bambini stessi, o rappresentanti personaggi delle favole o dei cartoni animati.
In particolare, l’aula da me maggiormente osservata è abbastanza piccola; si apre sullo spazio giochi morbido, dove sono presenti, sui vari scaffali, i giochi, i fogli da disegno e i pennarelli dei bimbi.
Di fronte alla grande porta a vetro è posizionata la cattedra dell’insegnante e, di fianco ad essa, i banchi dei bambini; poco più in là c’è il bagno, piuttosto in disparte rispetto all’aula.
Vicino alla porta è presente un armadio contenente i vestiti di ricambio per i bambini; dalla parte opposta, invece, c’è un tavolino sul quale sono posizionati gli utensili da disegno e decoro per i bambini (pastelli a cera, tempere, spugnette, brillantini, colla, pennarelli comuni, ecc.).
Sulle pareti, infine, sono stati affissi dei poster di personaggi di cartoni animati e dei disegni raffiguranti i vari alunni della classe.

RISORSE UMANE:

In ogni aula è presente un’insegnante, per un totale di cinque maestre.
In una di queste aule, l’insegnante era aiutata da una tirocinante già abbastanza esperta.
Non erano presenti docenti di sostegno, in quanto non c’erano bambini che ne necessitavano.
Infine, vi era un’insegnante esterna la quale, ogni mercoledì mattina, intratteneva i vari gruppi di bambini con attività di musico-terapia.

°DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’°

TEMPI:

Una volta arrivata alla struttura verso le 9,00, per circa mezz’ora le maestre aspettavano i bimbi nella sala ricreazione; quindi, li raggruppavano per classi e ciascun gruppo si dirigeva nella propria aula, dove si svolgevano le varie attività, alternate a momenti di gioco, fino alle 12,00 circa, quando, tutti insieme, si andava alla sala mensa.
Terminato il pranzo, i bimbi più piccoli potevano riposarsi per un paio d’ore; gli altri, invece, dopo la ricreazione, tornavano nelle proprie aule per continuare i giochi o terminare l’attività mattutina.
Alle 15,30 arrivava il pullman, che portava alcuni bambini a casa; quindi, veniva servita la merenda ai bimbi.
Dalle 16,00 circa incominciavano ad arrivare i parenti e quindi, per molti bambini, la giornata alla scuola dell’infanzia si era conclusa; gli altri, invece, rimanevano a guardare un cartone animato o a giocare fino alle 17,00 / 17,30 circa, ora di chiusura.

In particolare, ho assistito all’attività “i messaggi le forme e i media”, dei bambini di cinque anni.
Il primo obiettivo di questa attività è stato l’osservazione e la descrizione dettagliata di disegni o pitture altrui.
Per l’analisi di un dipinto, inizialmente vengono registrate dalla maestra le osservazioni spontanee dei bambini, stimolandone poi altre con domande mirate; inoltre, vanno utilizzati termini appropriati, per stimolare i bimbi e renderli consapevoli che esistono parole specifiche per la pittura.
Infine, è importante anche cercare di far emergere emozioni e sensazioni dei bambini di fronte alle opere d’arte.
Un’altra attività importante è quella che ha come obiettivo la copiatura: l’insegnante invita il bambino a individuare di volta in volta gli elementi illustrati in un dato dipinto, a osservare le proporzioni tra le parti, i primi piani e gli sfondi, i colori, le caratteristiche dei segni utilizzati (spessore, continuità, forma, ecc.); vengono quindi messi a sua disposizione diversi esempi di illustrazioni disegni lineari che possono soddisfare il suo desiderio d’imitare. Oltre a potenziare le abilità grafiche, saranno utili sussidi per confrontare, analizzare ed essenzializzare oggetti e figure.
Dopo questa prima esperienza, la maestra potrà proporre una vera e propria copiatura d’autore, offrendo al bambino disegni semplici, soggettivi o astratti.
A favore dello sviluppo creativo, un’altra attività utile, individuale,consiste nel proporre al bambino un semplice disegno (ad esempio una linea ondulata, un quadrato, ecc.) al centro del foglio; è dunque importante che il bambino arricchisca il segno iniziale con altri segni, in modo da ottenere la figura immaginata.
Compito della maestra è quello di non far copiare l’attività svolta a nessun altro bimbo, cosicché alla fine si potranno mettere a confronto i diversi risultati ottenuti.
Altro obiettivo importante di questa attività è la consapevolezza delle proprie capacità e, quindi, l’autostima.
Un’ulteriore attività svolta è stata la conoscenza dei media tramite materiale audiovisivo e canzoncine; infatti, per aiutare i bambini a familiarizzare con le lingue straniere, è molto utile insegnare loro semplici canzoni o filastrocche, come ad esempio “Fra Martino” o “Tanti Auguri A Te”.
Per i bimbi, conoscendone già il significato in italiano, il gioco risulterà più semplice e divertente; le maestre potranno anche procedere a confronti con canzoni nella versione italiana: quali suoni o parole si assomigliano? Quali sono del tutto differenti? E domande simili.
Sono state svolte anche attività maggiormente manuali, come eseguire disegni in rilievo e utilizzare materiali plastici per realizzare un prodotto.
Per quanto riguarda esse, è stata data a ciascun bimbo una certa quantità di creta ed è stata fatta lavorare loro con le mani, in modo da eliminare eventuali bolle d’aria; quindi, l’hanno spianata con un piccolo matterello, fino allo spessore di circa un centimetro.
Su questa superficie è stato fatto loro disegnare, graffiando la creta con un grosso chiodo (è molto importante, qui, la presenza di una maestra), la forma di un animale, scelto a piacere dai bimbi.
Infine sono stati invitati a preparare delle lunghe striscioline di creta e quindi a posizionarle sul graffito; l’attività è terminata con la decorazione finale della creta, colorandola.
La maestra ha poi insegnato ai bambini che, con questo metodo, si possono realizzare numerosi oggetti o idee regalo.

°DESCRIZIONE DEGLI UTENTI°

La scuola dell’infanzia presso cui ho svolto lo stage comprende bambini dai tre ai sei anni; essi tuttavia non sono raggruppati nelle aule in base agli anni: difatti, ogni classe comprende bambini delle varie età.
La classe da me prevalentemente osservata era composta da sedici bimbi, di cui la maggioranza erano femmine; in essa non ho riscontrato situazioni problematiche; al contrario, erano tutti bimbi abbastanza calmi e tranquilli.
Era inoltre presente un bambino straniero, latinoamericano, anch’egli molto quieto e ben integrato al resto della classe.

Esempio



  


  1. linda

    mi dispiace ma non posso esserti utile

  2. anna

    didattica sul linguaggio