Uguaglianza tra uomo e donna

Materie:Appunti
Categoria:Ricerche
Download:1147
Data:21.11.2001
Numero di pagine:4
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
uguaglianza-uomo-donna_1.zip (Dimensione: 5.24 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_uguaglianza-tra-uomo-e-donna.doc     25.5 Kb


Testo

L’uguaglianza tra l’uomo e la donna è un problema di carattere mondiale.

La condizione della donna rispetto a quella dell’uomo è passata attraverso notevoli modificazione nel corso del tempo a seconda dell’evoluzione sociale di un popolo, della diversità dei fattori geografici, storici e religiosi. Ma su un piano generale la donna in tutti i paesi e in tutti i tempi è sempre stata sottoposta a un trattamento meno privilegiato di quello dell’uomo. L’inferiorità della donna sul piano economico ma soprattutto civile è mutata nel corso del tempo e la sua esclusione da una serie di diritti e attività è motivata da ragioni prive di fondamento quali l’inferiorità fisica o il ruolo predestinato di madre e domestica.
Nonostante una forte azione femminista contro la loro discriminazione le donne, ancora oggi, non hanno sempre pari diritti degli uomini. Questo lo si può riscontrare in molti campi.
Oggi si è certamente raggiunta la percentuale più alta di “donne in carriera” ma il numero delle lavoratrici è notevolmente minore a quello dei lavoratori. Questo probabilmente perché la società in cui viviamo e tutto ciò che ruota attorno ad essa condizionano in maniera eccessiva le nostre scelte. Infatti è da poco comparsa la figura della donna lavoratrice, indipendente sia dal punto di vista economico che sociale. Sta di fatto che fino a poco tempo fa eravamo abituati a vedere la donna solamente come la donna di casa, era inconcepibile poter pensare ad una donna finanziariamente indipendente in grado di mantenere la famiglia.
Nella società moderna vi è anche una netta divisione di responsabilità tra uomo e donna all’interno della famiglia. Sulla maggior parte degli uomini grava la responsabilità di mantenere economicamente la famiglia e spesso ad egli spetta di prendere le più importanti decisioni in campo principalmente finanziario. Viceversa in questo tipo di famiglie le donne si occupano delle faccende domestiche, cucinano, crescono i figli ecc. La soluzione a questo problema, in modo da permetter una maggiore libertà ad entrambi, sarebbe una più equilibrata divisione delle responsabilità e ciò gioverebbe anche alla situazione famigliare.
La donna ha da sempre avuto l’altissimo compito della procreazione. Nonostante ciò questo non è mai stato riconosciuto tale in una società che non le aiuta in nessun modo specialmente dal punto di vista economico. Spesso lo Stato non si preoccupa abbastanza di questa situazione. Infatti dovrebbe cercare di andare in contro alle neo-madri concedendo un periodo maggiore di astensione dal lavoro favorendo così anche una migliore crescita dei figli.
Anche dal punto di vista lavorativo a volte, in alcuni campi, gli uomini sono avvantaggiati. La tradizione culturale e sociale ha fatto sì che gli uomini siano privilegiati in certi lavori più che le donne solo perché ad esse non è mai stato permesso di svolgere un certo tipo di attività. Fortunatamente queste credenze oggi si stanno lentamente perdendo e la donna sta riacquistando tutti i propri diritti.
Chiaramente in una società come la nostra è inaccettabile che persista una situazione del genere. È assurdo pensare alla superiorità di un essere rispetto ad un altro.
Le principali cause dell’ineguaglianza tra uomo è donna sono principalmente da ricercare nel passato durante il quale l’insieme i caratteri civili, culturali e religiosi di un popolo hanno portato alla creazione di ideali non sempre basati sui principi di equità.
La storia dell’umanità è infatti sempre stata un susseguirsi di torti da parte degli uomini verso il mondo femminile.
Da sempre l’uomo ha rappresentato il simbolo della forza e del potere e di conseguenza la donna ha sempre rivestito un ruolo inferiore. Questa situazione è stata superata ormai completamente solo in alcuni paesi. In molti altri infatti la donna è tutt’ora considerata “inutile”, un peso economico che può essere solamente riscattato con un matrimonio e la nascita di un figlio maschio. Infatti in Paesi come l’India la nascita di una figlia è accolta in lacrime.
Queste credenze che variano per i vari Stati sono conseguenze dirette di forti credenze religiose. In questi Paesi neppure la forse modernizzazione occidentale è stata in grado di far crollare un regime patriarcale e indubbiamente maschilista.
Certe culture, come quella islamica, negano alla donna ogni tipo di libertà e ancora oggi la reputano inferiore, sottomessa alla volontà dell’uomo. C’è però da considerare anche il fatto che questo varia da paese a paese. Come in certi stati la donna ha ottenuto molti diritti che la rendono quasi pari all’uomo, in molti altri essa è sottomessa, “sepolta” in un abito che non lascia nemmeno intravedere gli occhi. Inoltre la religione islamica permette la poligamia cioè la possibilità di un uomo di sposarsi con più mogli evidenziando un’elevatissima superiorità maschile.
L’islam è basato su un antico sistema patriarcale, le donne devono quindi cercare di farlo crollare per ottenere la libertà. Per prima cosa occorre una diversa educazione: spesso sono infatti le madri che educano le loro stesse figlie alla subordinazione e che viceversa abituano i figli maschi a essere sempre serviti.
Anche in Italia il processo che ha portato alla vittoria delle donne contro la discriminazione con l’affermazione concreta della loro parità con il sesso maschile in ogni ambito della vita sociale, economico, culturale e politico è stato lungo e difficile. Partendo dagli inizi del 900 la donna ha gradualmente ottenuto potere: partendo dall’acquisizione degli stessi diritti ereditari dell’uomo è arrivata alla parità in campo lavorativo, con la possibilità di esercitare qualsiasi professione e di coprire impieghi pubblici. Ma secondo me la storia dell’emancipazione femminile dovrà aspettare ancora un po’ di tempo prima di potersi riconoscere come definitivamente affermata, anche se oggi la libertà femminile ha raggiunto il culmine storico e le donne hanno assunto un proprio ruolo e la propria identità.
Credo che l’ acquisizione di poteri e responsabilità da parte delle donne e il miglioramento delle condizioni sociali, economiche e politiche sia essenziale per il raggiungimento di un governo veramente democratico, per favorire lo sviluppo in tutti i campi della vita. Gli ostacoli di ordine culturale, ma anche politico ed economico che impediscono alle donne di realizzarsi al pari degli uomini debbono essere rimossi se vogliamo che la società si evolva in ogni ambito della vita pubblica e privata.
Raggiungere l’obiettivo di una uguale partecipazione delle donne e degli uomini ai processi decisionali consentirà, secondo me, di creare un equilibrio fra i due sessi e la crescita di uomini e donne liberi e consapevoli dei propri diritti/doveri come presupposto fondamentale per vivere in una società democratica e libera da pregiudizi. Senza una attiva partecipazione delle donne e la loro integrazione in ogni decisione io non credo che si possano raggiungere obiettivi della uguaglianza.

Esempio